L'indagine, che verrà condotta in ottobre fra gli operatori delle RSA toscane che aderiranno all'iniziativa, viene presentata il 14 settembre: compila la scheda di iscrizione per partecipare all'evento di presentazione
La Rete dei centri europei per la farmacoepidemiologia e farmacovigilanza (ENCePP) ha aggiornato il Codice di condotta per gli studi di farmacoepidemiologia. L’ARS fa parte della Rete e ha contribuito all'aggiornamento del Codice.
La Sezione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive del Comitato Tecnico Sanitario (SVD) ha pubblicato il Report attività di controllo antidoping per l’anno 2017.
Il PrOsE dell’ARS ha raggiunto i 5 anni di attività. Dopo il PreValE del Lazio, avviato nel 2008, quello toscano si presenta come il programma regionale di valutazione degli esiti più longevo in Italia.
Un’analisi che parte dalle narrazioni dei familiari per mettere in luce i nodi critici su cui intervenire e le risorse da potenziare per combattere l’isolamento sociale e lo stigma della malattia e migliorare la qualità della vita dell’intera famiglia.
Questo report è il risultato di un’analisi qualitativa delle esperienze di cura e di assistenza narrate dai familiari di pazienti con Alzheimer e raccolte in tre città toscane: Arezzo, Lucca e Empoli.
Il tetano è una malattia infettiva acuta non contagiosa causata dal batterio Clostridium tetani. In Toscana negli ultimi 10 anni i casi notificati sono sporadici: colpisce soprattutto gli anziani e l'unico modo per prevenirlo è la vaccinazione.
Il consumo di droga in Europa interessa un numero sempre più vasto di sostanze. Fra i consumatori di stupefacenti è maggiormente diffusa la poliassunzione. La cannabis è ancora la sostanza più consumata.
Nel 2018, a dieci anni dalla riforma della sanità penitenziaria, la Toscana è alla sua IV rilevazione presso tutti gli istituti detentivi della regione: una delle poche regioni italiane in grado di tracciare il profilo sanitario di questi cittadini.
C’è anche un po' di ARS ne L’anticorruzione possibile. Un Decalogo per la Sanità italiana, il documento a cura di Ispe-Sanità (Istituto per la promozione dell'etica in Sanità) e @Spazioetico, presentato il 6 giugno a Roma al convegno "L'etica e l'arte della manutenzione del Ssn. L'Anticorruzione possibile: entriamo nel merito".
Per la prima volta in un unico nuovo rapporto, e raccolti assieme in un unico cofanetto, nella mattinata del 5 luglio verranno presentati i risultati ed i contenuti, opportunamente miscelati, della precedente Relazione sanitaria regionale, del Profilo sociale regionale e del Sistema di valutazione della performance della sanità toscana.
Il rapporto analizza i dati raccolti dallo studio HALT-3 in Toscana. HALT-3 è uno studio europeo di prevalenza puntuale della frequenza di Infezioni correlate all’assistenza e uso di antibiotici nelle strutture socio-sanitarie per anziani.
Tra le iniziative di contrasto al fenomeno della resistenza agli antibiotici, l'ARS ha sviluppato un intervento nudge, sulla scia di quanto avvenuto in Gran Bretagna.
L’obiettivo della giornata dell'8 giugno, organizzata a Palazzo Bastogi (Salone delle Feste), è favorire un dibattito istituzionale sul ruolo della microbiologia clinica ed – in particolare – il potenziamento dei servizi diagnostici di microbiologia attraverso innovazione tecnologica e l’alta automazione, così come il disegno e l’implementazione dei percorsi di diagnosi e terapia.
On line tutti i materiali delle due giornate di studio ARS: presentazioni, rapporti, video. Consulta la pagina e scarica la documentazione.
Il rapporto analizza i dati raccolti con lo studio HALT-3 in Toscana. Hanno partecipato allo studio 35 RSA appartenenti a 17 zone distretto diverse (18 pubbliche, 9 private), 1.586 le persone residenti incluse nell'indagine.
Con la pubblicazione di questo report, ormai alla sua quarta edizione, ARS con la Rete SMART vuole dare un contributo all’attuazione del PNCAR regionale fornendo dati utili ai professionisti.
La sepsi è una delle malattie più comuni, ma meno riconosciute sia nei paesi ad alto reddito che in quelli a basso e medio reddito.
Ogni anno nel mondo, dai 20 ai 30 milioni di pazienti sono colpiti da sepsi.