L'adeguata gestione delle cronicità è fondamentale per contenere l’impatto dell’attuale epidemia di CoViD-19, che colpisce soprattutto i malati cronici. D'altro canto, il gravoso impegno di tutto il sistema sanitario per la gestione dei malati di CoViD-19 rischia invece di diminuire l’attenzione verso i malati cronici.
Per seguire in modo puntuale l’andamento dell’epidemia da Covid-19 in Toscana, l’Agenzia regionale di sanità ha costruito la piattaforma web grafica COVID-19 Toscana che raccoglie e mostra, con l'ausilio di grafici e mappe, i numeri utili ad una più approfondita comprensione del fenomeno.
Siamo quasi arrivati alla fine della seconda settimana della cosiddetta fase 2: ci stiamo avvicinando al momento, probabilmente a partire dal 19 maggio, in cui cominceremo a valutare se la riapertura di alcuni settori economici e produttivi e la maggiore circolazione della popolazione entro il territorio regionale avranno o meno determinato un impatto sull’andamento dell’epidemia.
La modalità che scegliamo per descrivere e raccontare la pandemia da Covid-19 costituisce uno degli strumenti che possediamo per affrontare la sua diffusione, le sue conseguenze e per poterne limitare gli effetti negativi. La metafora bellica è stata quella maggiormente utilizzata per raccontare la fase 1 della pandemia, come racconteremo la fase 2?
A partire dall'11 settembre 2019, sul sito ARS Toscana il monitoraggio sulla presenza del batterio NDM - New Delhi nei pazienti degli ospedali toscani, monitoraggio già avviato dal maggio scorso. Questo è l'aggiornamento del 10 maggio 2020.
I bambini vivono le stesse esperienze delle loro famiglie: hanno sperimentato la scomparsa di persone care - per lo più i nonni; hanno genitori che lavorano “in prima linea” contro il virus, o hanno smesso di lavorare, o hanno perso il lavoro o lavorano da casa. Possiamo quindi aspettarci che queste esperienze impattino o impatteranno sulla loro salute, soprattutto mentale.
In seguito all’epidemia da Covid-19 il Sistema sanitario nazionale ha dovuto affrontare un aumento delle richieste di servizi in emergenza e terapia intensiva tale da tale da far presupporre il superamento delle proprie capacità. Quali sono stati gli effetti Covid-19 sul Pronto soccorso?
L’epidemia da Covid-19 in corso può essere l’occasione per aprire a una visione delle cure palliative come risorsa integrativa per i pazienti affetti da gravi patologie croniche, oncologiche e non, Covid-19 positivi o meno e per non restringere il campo delle cure palliative alla sola terminalità.
Fra le molte cose ancora poco note del virus SARS-CoV-2, una riguarda proprio la risposta anticorpale nei pazienti con COVID-19. Su questo tema il 29 aprile 2020 la rivista Nature Medicine ha pubblicato i risultati di uno studio sulla risposta anticorpale a SARS-CoV-2 condotto su 285 pazienti con COVID-19 in 3 ospedali cinesi.
Lo scopo di questo studio caso-controllo è di esplorare l'associazione tra malattie croniche ed il rischio di sviluppare CoViD-19 sintomatica in Toscana.
Quali conseguenze avrà il Covid-19 sulla natalità futura?
La pressione dell’ondata pandemica sui ricoveri sembra attenuarsi. Dall'inizio di aprile il numero di pazienti in ospedale si sta gradualmente riducendo, nelle terapie intensive e nei reparti di area medica e malattie infettive.
Tutti gli articoli inclusi nella revisione si riferiscono a casi cinesi, tranne uno che si riferisce ad un caso clinico di Singapore.