Recentemente l'ISTAT ha presentato e reso disponibili i dati sulle cause di morte per l’intero anno 2020, per l’Italia e a livello regionale e provinciale, consentendo anche il confronto con le serie storiche degli anni precedenti la pandemia.
Il sistema di sorveglianza della mortalità materna raccoglie dati completi e affidabili sulla mortalità materna in 16 regioni e 2 province autonome.
Istat ha recentemente reso disponibili i dati di mortalità generale per il 2022, relativi ai decessi totali giornalieri (per qualsiasi causa), stratificati per genere e classe d’età, per tutti i comuni italiani.
Una elaborazione dei dati resi disponibili da ISTAT sulle cause di morte nel periodo gennaio-giugno 2020, distinti per sesso, fascia d’età, mese di evento, luogo del decesso e regione di evento.
Obiettivo: restituire e discutere con i professionisti sanitari le informazioni raccolte con il sistema di sorveglianza della mortalità materna ISS-Regioni e attraverso il progetto sui near miss emorragici, per migliorare la qualità dell’assistenza alla nascita e prevenire gli esiti sfavorevoli evitabili.
Uno studio che fornisce una stima del rapporto di mortalità materna e identifica l’approccio migliore per la classificazione delle cause di morte in 10 Regioni italiane, tra cui Toscana.
L'obiettivo del convegno tenutosi l'11 gennaio: discutere con i professionisti sanitari le informazioni raccolte mediante il sistema di sorveglianza della mortalità materna ed i progetti di ricerca-intervento coordinati dall’ISS in collaborazione con le Regioni.
I dati raccolti dall'ARS parlano di una regione in vetta nel mondo occidentale per i determinanti dello stato di salute: i cittadini che hanno in larga maggioranza stili di vita salutogenici, un sistema sanitario che mantiene in pieno la promessa e l’impegno espressi dai livelli essenziali di assistenza e ottiene esiti clinici tra i migliori in Italia. Tuttavia niente è scontato né è per sempre.
È stato recentemente pubblicato l’aggiornamento del rapporto MEV(i) - Mortalità EVitabile (con intelligenza), a cura di Nebo Ricerche PA, che misura l’impatto delle morti evitabili in Italia, singole regioni e province, sulla base dei dati di mortalità ISTAT 2012-2014.
Il Global Burden of Disease (GBD) raccoglie i più recenti dati epidemiologici di 195 paesi nel mondo per valutare qual è il peso sulla salute delle diverse malattie e fattori di rischio.
La nuova Relazione sanitaria annuale, redatta a cura dell’ARS, mostra un quadro attendibile della realtà sanitaria regionale, in termini sia di descrizione del fabbisogno di salute della popolazione che della risposta dei servizi sanitari, con riferimento anche agli esiti di salute.
I risultati, presentati per fascia di età, genere, regione e paese di appartenenza, mostrano le importanti variazioni avvenute nel corso degli anni.
L’ISPO ha recentemente pubblicato sulla rivista «Epidemiologia e Prevenzione» un articolo sulla mortalità per genere nei bambini e negli adolescenti in Toscana, in cui si rileva che i maschi, in tutto il periodo della crescita, sono soggetti ad un maggior numero di decessi.
Si terrà a Roma il prossimo 5 marzo il convegno di chiusura del progetto, finanziato dal Ministero della Salute, Sorveglianza della mortalità materna: progetto pilota in regioni del Nord, Centro e Sud Italia, a cui ha partecipato anche l’Agenzia regionale di sanità della Toscana negli ultimi due anni, insieme ad altre 5 regioni italiane.