Mortalità in Italia e Toscana nel triennio 2020-2022


29/3/2023
Istat, nella sua attività di costante monitoraggio iniziata subito dopo la diffusione dei contagi nella prima fase pandemica, ha recentemente reso disponibili i dati di mortalità generale per il 2022, relativi ai decessi totali giornalieri (per qualsiasi causa), stratificati per genere e classe d’età, per tutti i comuni italiani. Con questo ultimo aggiornamento è possibile, quindi, fare alcune valutazioni sull’andamento della mortalità in Italia e in Toscana nel triennio 2020-2022.

Anche nel 2022 si conferma una mortalità più alta rispetto alla media del quinquennio pre-COVID 2015-2019. Nel 2020 in Italia si sono registrati oltre 100mila decessi in più rispetto alla media dei cinque anni precedenti, pari ad un eccesso del +15,6%, il dato il più alto mai registrato nel nostro Paese dal secondo dopoguerra. Nel 2021 l’eccesso di mortalità è stato più contenuto, circa 59mila decessi in più pari al +9,2%, nel 2022 si osserva un +10,5%%, con quasi 68mila decessi in più rispetto al periodo 2015-2019.

La Figura 1 mostra per gli anni 2020, 2021, 2022 e per il quinquennio 2015-2019 i tassi di mortalità generale per le regioni italiane standardizzati per età, dai quali cioè è rimosso l’effetto delle differenti strutture per età delle popolazioni a confronto (Figura 1).

Figura 1 - Tassi di mortalità generale standardizzati per età (standard Europa 2013)
fig1 mortalita 29mar2023

I dati regionali sono ordinati sulla base del livello di mortalità pre-Covid 2015-2019. Si nota, innanzitutto, l’atteso gradiente Nord-Sud, con livelli di mortalità decisamente più alti in Campania, Sicilia, Calabria. Nel ranking nazionale la Toscana presenta livelli di mortalità più bassi della media italiana e si posiziona al 6° posto dopo Trentino-Alto Adige, Marche, Umbria, Emilia-Romagna e Veneto.

Andando ad analizzare i tre anni di pandemia, ad eccezione di Valle d’Aosta e Lazio, in tutte le regioni d’Italia i tassi di mortalità dei tre anni sono più alti del tasso medio osservato nel quinquennio 2015-2019.
In evidenza i picchi di mortalità del 2020 nelle regioni del Nord, in particolare Lombardia, Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige ed in misura minore Emilia-Romagna e Veneto, ovviamente imputabili all’impatto di Covid-19. Nel 2020 la Toscana registra un eccesso di mortalità del +8,6%, pari a circa 3800 decessi in più rispetto al periodo di riferimento, un dato sostanzialmente in linea con la media delle regioni del Centro Italia.

Nel 2021 si osserva una maggiore omogeneità tra Nord, Centro e Sud Italia: i tassi di mortalità più alti si registrano in Campania, Sicilia, Molise e Calabria, mentre le regioni del Nord, più colpite nella prima fase epidemica, mostrano nel 2021 una netta flessione della mortalità.

Altro dato da segnalare è che nel 2022 si continuano ad osservare dei tassi di mortalità piuttosto consistenti ed in alcune regioni, tra cui la Toscana, più alti anche di quelli registrati nel 2021. Questo andamento, sia a livello regionale toscano che a livello nazionale, è ancora in parte attribuibile a Covid-19 che, seppur meno letale, ha visto per effetto della variante Omicron una diffusione massiva del contagio nella popolazione (19 milioni di contagiati nel 2022, contro i 4 milioni del 2021) che ha prodotto in termini assoluti circa 47mila morti nel 2022, a fronte dei 63mila nel 2021 (secondo i dati del bollettino ufficiale della protezione Civile). Un contributo molto rilevante è poi imputabile all’impatto delle ondate di calore che nel 2022 hanno interessato in maniera importante il periodo dalla metà di giugno fino ai primi giorni di agosto. L’andamento dei decessi totali mensili in Toscana mostra, infatti, in maniera netta il picco di mortalità registrato nel mese di luglio 2022 (Figura 2): in Toscana nel solo mese di luglio 2022 si sono registrati oltre 1000 decessi in più (+30%) rispetto allo stesso mese del quinquennio 2015-2019. Il 2022 è stato a livello europeo il secondo anno più caldo dal 1950, dopo il record registrato nel 2020. In alcuni Paesi, tra cui Italia, Spagna, Portogallo, Francia, è stato l’anno più caldo dall’inizio della rilevazione dei dati. A livello nazionale l’incremento della temperatura media è stato di +1.15° e ancora più consistente quello registrato in Toscana, ovvero +1.3° rispetto al periodo 1991-2020 e +2.2° rispetto al 1961-1990. Le anomalie più significative sono state registrate nel mese di giugno (+3.2°) e luglio (+2.8°). Un andamento mensile del tutto simile è osservato anche a livello nazionale. Sempre nel 2022 da rilevare anche i livelli di mortalità decisamente più alti rispetto agli anni precedenti nei mesi di ottobre-novembre, causati dall’anticipo della stagione influenzale. In Figura 2 in evidenza ancora i picchi di mortalità di marzo-aprile e ottobre-novembre 2020.

Figura 2 - Andamento mensile dei decessi totali nel 2022, 2021 2020 e media del quinquennio 2015-2019
fig2 mortalita 29mar2023

Differenziando per genere e classe d’età (Figura 3), anche nel 2022 in Toscana si conferma la minore mortalità, in termini di variazioni percentuali del totale dei decessi, osservata nella classe d’età 0-49 anni, rispetto al quinquennio 2015-2019, dato osservato anche nel 2021 e 2020. Il dato nazionale riporta andamenti del tutto analoghi a quelli regionali. Particolarmente rilevante è il dato delle donne più giovani che nel 2022 mostrano un -21%, poco più di 100 decessi in meno rispetto al periodo 2015-2019. Inoltre, dalla Figura 3 emerge che nel 2020-2021 l’impatto della pandemia sulla mortalità è stato più consistente tra i più anziani (+75 anni) e nella classe d’età 50-74 anni, con eccessi in entrambi i generi ma con livelli decisamente più alti negli uomini. Oltre agli anziani, infatti, in letteratura scientifica è robusta l’evidenza di un maggior rischio per gli uomini, rispetto alle donne. Molti studi hanno messo in evidenza le differenze in termini di letalità e mortalità, riconducibili alla risposta immunitaria al contagio (le donne hanno una risposta più efficace, come in precedenti pandemie da Coronavirus, e un rischio minore di sviluppare una risposta infiammatoria generalizzata, la cosiddetta tempesta citochinica) e alle condizioni di salute pregresse, mediamente più compromesse tra gli uomini rispetto alle donne, a parità d’età. Nel 2022, invece, l’eccesso di mortalità si è concentrato quasi interamente nella classe 75+, con livelli pressoché omogenei nei due generi.

Figura 3 - Variazioni percentuali dei decessi totali nel 2020, 2021 e 2022, rispetto al quinquennio 2015-2019, per genere e classe d’età, Toscana
fig3 mortalita 29mar2023

Solo quando si avranno a disposizione i dati sulle cause di morte sarà possibile effettuare delle valutazioni più approfondite per provare a spiegare alcuni degli andamenti descritti, come ad esempio la riduzione della mortalità nelle donne 0-49 anni osservata nel 2022. Oltre al contributo di Covid-19 e all’impatto delle ondate di calore estive e dell’epidemie influenzali invernali sarà altrettanto interessante valutare il possibile ruolo dei ritardi diagnostici e di accesso alle cure (rallentamento di terapie oncologiche, ematologiche, cardiologiche) accumulati durante questi anni di pandemia e di crisi dei servizi sanitari, tra cui la sospensione dell’offerta dei programmi di screening organizzati, che potrebbe avere un impatto importante sull’incidenza oncologica.


A cura di:
Daniela Nuvolone, Francesco Profili, Fabio Voller - Agenzia regionale di sanità della Toscana