L'antibiotico-resistenza in Toscana nell'anno della pandemia

A cura di: S. D'Arienzo, S. Forni, F. Gemmi, rete SMART


23/11/2020
Dall'inizio del 2020, la pandemia di nuovo Coronavirus (SARS-CoV2) ha provocato la morte di oltre 250.000 pazienti solo nell'Unione Europea e nel Regno Unito. Ma, al pari della Covid-19, anche le infezioni batteriche sostenute da germi con resistenza antimicrobica (AMR) sono ad oggi paragonabili ad una pandemia in corso, che in questo particolare momento può passare inosservata, ma che, come ogni anno, anche nel 2020, sarà responsabile della morte di oltre 30.000 persone.

Larry Kerr, co-presidente della Transatlantic Task Force on Antimicrobial Resistance, ha recentemente confrontato la pandemia di AMR con una moltitudine di piccoli incendi che sono molto meno visibili della singola enorme tempesta di fuoco che è invece la pandemia di Coronavirus.

Mentre alcuni esperti hanno prospettato un legame tra Covid-19 e AMR, studi recenti evidenziano prove contrastanti. In particolare Germania, Italia e Stati Uniti hanno riportato focolai o aumento delle infezioni con presenza di batteri multiresistenti durante la pandemia Covid-19. Studi francesi e spagnoli non hanno, invece, mostrato un aumento delle infezioni da batteri multiresistenti, e uno studio italiano sostiene addirittura una riduzione delle infezioni da Clostridium difficile nei pazienti ospedalizzati. In una rapida revisione, Fattorini et al. hanno scoperto che solo l'1,3% su 522 pazienti Covid-19 ricoverati in terapia intensiva, e apparentemente nessun paziente Covid-19 degente in altri reparti, ha sviluppato un’infezione correlata all’assistenza con batteri resistenti agli antimicrobici.
Queste diverse esperienze possono però essere solo la conseguenza di precedenti azioni legate alle buone pratiche di utilizzo degli antibiotici o di efficaci programmi di prevenzione e controllo delle infezioni, che hanno determinato una prevalenza di AMR di base variabile, in particolare nelle strutture sanitarie, in diversi paesi. Tuttavia questi scenari possono mutare molto durante la pandemia e l'AMR potrebbe aumentare o diminuire come risultato di questi cambiamenti.

Viene quindi spontanea la domanda: Che cosa sta succedendo in Toscana? La pandemia, ormai nel pieno della “seconda ondata", presenta un legame con le resistenze batteriche agli antibiotici?

L’Agenzia regionale di sanità, ogni anno, assieme al consueto convegno nel mese di giugno Antimicrobico-resistenza: cure e ambiente, pubblica il documento L’antibiotico-resistenza e l’uso di antibiotici in Toscana e da quest’anno mette anche a disposizione i dati nella pagina dedicata sul portale della rivista web Infezioni Obiettivo Zero.

Forse è ancora presto per vedere se ci sono correlazioni forti tra i due fenomeni, ma, comprendendo l’importanza dell’impatto che la pandemia potrebbe avere sulle infezioni da germi AMR, grazie alla preziosa collaborazione di ESTAR e dei componenti del gruppo SMART1 , con i quali vengono costantemente condivisi, ARS ha già messo a disposizione dei professionisti i dati delle resistenze rilevati in Regione Toscana per i primi otto mesi del 2020.

Come mostra la figura 1, nel periodo di tempo indicato, si nota un aumento dell’incidenza delle infezioni batteriemiche di tutte le specie oggetto della sorveglianza europea, ad eccezione degli pneumococchi, che al contrario dimezzano la propria frequenza passando da 16 a 8 per 100.000 giornate di degenza. Valori simili nei due anni si rilevano per Escherichia coli e Acinetobacter spp. Da sottolineare invece un sostanziale aumento dell’incidenza di enterococchi, Pseudomonas aeruginosa, e dei miceti, Candida spp; ciò denota un aumento di infezioni dovute a microrganismi con comportamenti opportunistici.  Da rilevare che, per confrontare l’incidenza dei singoli patogeni, sono stati inclusi nell’analisi solo i reparti medici e intensivi, in quanto le giornate di degenza dei soggetti ricoverati in reparti chirurgici non erano paragonabili nei due anni, con numero di ricoveri che è crollato nel 2020, come risultato delle scelte organizzative dovute all’emergenza sanitaria in corso.

Figura 1 - Emocolture, isolati per 100.000 giornate di degenza area medica o intensiva, Toscana 2019‐2020
fig 1

Riguardo ai principali meccanismi di resistenza monitorati dalla rete SMART e oggetto di studio a livello italiano ed europeo, mostrati in figura 2, le percentuali presentano, almeno fino ad agosto, valori in diminuzione nel 2020. Due eccezioni sono Escherichia coli resistente a cefalosporine di III generazione e Acinetobacter spp resistente a carbapenemi. Le uniche due combinazioni che, però, presentano valori in diminuzione nel 2020 con differenze statisticamente significative rispetto al 2019, sono quelli riferiti a Klebsiella pneumoniae, resistente a fluorochinoloni e carbapenemi.

Figura 2 - Principali profili di antimicrobico‐resisitenza nelle emocolture, Toscana 2019‐2020
fig 2

La pandemia Covid-19 ci ricorda che il rispetto delle misure di contrasto alle infezioni correlate all’assistenza (ICA) è fondamentale per garantire la sicurezza dei pazienti ospedalizzati. La maggior parte delle misure essenziali messe in atto per combattere il Coronavirus contribuisce anche a ridurre la diffusione di batteri resistenti agli antimicrobici; questo,quindi, assieme ai programmi di contrasto delle ICA, dovranno essere mantenuti e rafforzati. Nel bel mezzo della pandemia, non dobbiamo certo rinunciare agli sforzi fatti fino ad ora per controllare l'antimicrobico-resistenza: dobbiamo, uniti, mantenere tutte le attenzioni volte a preservare l'efficacia degli antibiotici.




Per approfondire

1. Il gruppo SMART - Sorveglianza Microbiologica e dell’Antibiotico-Resistenza in Toscana: GM Rossolini (AOU Careggi); MG Cusi (AOU Senese, SIM sezione Toscana) , S Cresti (AOU Senese); S Barnini M Pistello (AOU Pisana); E Parisio, D Salamone, P Petricci, C Vettori (AUSL Toscana Nord-Ovest); L Bianchi, T Brunelli, C Dodi (AUSL Toscana Centro); A Rebuffat, T Batignani, I Galanti, S Valentini (AUSL Toscana Sud-Est); S Forni, S D’Arienzo, F Gemmi (ARS Toscana); P Pecile (AMCLI sez. Toscana); B Covello (ESTAR)

Consulta e scarica il decreto del coordinatore dell'Osservatorio per la qualità ed equità ARS Toscana, n. 20, del 17 aprile 2020 "Integrazione della Rete di Sorveglianza Microbiologica e dell'Antibiotico Resistenza Toscana (SMART)"



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