7/11/2024
Il 14 ottobre scorso ISTAT ha pubblicato l’
aggiornamento 2023 della serie storica degli incidenti stradali in Italia, certificando, a fronte di una ripresa ormai consolidata della mobilità dopo le limitazioni dovute alla pandemia da Covid-19, la diminuzione dei decessi e l’aumento contenuto del numero di incidenti e feriti.
Il
dato toscano nell’ultimo anno è
in controtendenza con la media nazionale: sono stati 14.933, infatti, gli incidenti stradali con lesioni a persone, in leggera diminuzione rispetto ai 15.111 dell’anno precedente: -1,2%, mentre in Italia si registra un +0,4% (166.525 incidenti nel 2023, +636 rispetto ai 165.889 del 2022). Il trend mostra una continua riduzione degli incidenti nella nostra regione negli ultimi 20 anni e in particolare, senza considerare il primo biennio pandemico, una costante diminuzione che va avanti dal 2017 (
Figura 1). Anche gli incidenti mortali (eventi con almeno un deceduto) in Toscana scendono a 192, dai 215 osservati nel 2022, segnando una riduzione del -10,7%, ben al di sopra del -4,3% osservato in Italia. In Toscana gli incidenti mortali rappresentano l’1,3% del totale dei sinistri osservati, mentre in Italia la percentuale è pari all’1,7%.
Figura 1. Incidenti stradali con lesioni a persone, totali e mortali - Valori in migliaia - Toscana, periodo 1991-2023 - Fonte: ISTATDal 1991 al 2023 in Toscana tendono a verificarsi più incidenti stradali rispetto alla media nazionale (se rapportati alla popolazione residente), ma la percentuale di sinistri mortali si mantiene sempre al di sotto del valore italiano (
Figura 2).
Dal 2003 si osserva una
progressiva diminuzione degli incidenti,
accompagnata da una riduzione della percentuale di eventi mortali, che tende a stabilizzarsi a partire dal 2010. Diversamente dal numero totale, la percentuale di eventi mortali non ha subito variazioni durante la pandemia, segno che la riduzione ha riguardato il fenomeno nel suo complesso, mantenendo stabile la gravità relativa.
Le
differenze tra Toscana e Italia possono dipendere in parte dalla
minore severità degli incidenti che si verificano sul nostro territorio (anche grazie ai dispositivi di prevenzione, alle condizioni generali di strade ed autostrade e al rispetto dei limiti di velocità), in parte dall’
efficacia del servizio sanitario regionale di emergenza e urgenza nel ridurre la letalità degli stessi. Andrebbe inoltre considerato, potendo disporre di dati che invece al momento non abbiamo, anche il numero di persone effettivamente esposte al rischio (presenti in auto al momento dell’incidente), o, più in generale, il corretto denominatore dei veicoli e dei guidatori attualmente circolanti nel Paese.
Figura 2. Incidenti stradali con lesioni a persone, totali e mortali – Tasso di incidenti stradali ogni 1.000 abitanti e incidenti mortali ogni 100 incidenti stradali – Toscana e Italia, periodo 1991-2023 - Fonte: Elaborazioni ARS su dati ISTAT
I morti in Toscana, considerato che in un incidente mortale possono essersi verificati più decessi, sono stati 202 nel 2023, 23 in meno rispetto ai 225 del 2022 (-10,2% vs -3,8% in Italia). I feriti sono stati 19.099, anche questi in riduzione rispetto ai 19.307 del 2022 (-1,1% vs +0,5% in Italia), per un indice di lesività (numero di feriti ogni 100 incidenti stradali) nella nostra regione pari a 127,9, minore del 134,9 rilevato in Italia, a conferma del fatto che mediamente questi siano meno severi rispetto alla media nazionale. Quando rapportati alla popolazione residente però, a causa del maggior numero di incidenti che osserviamo nella nostra regione, il
tasso di incidenza di feriti toscano è superiore alla media nazionale: 5,2 vs 3,8 ogni 1.000 abitanti nel 2023 (
Figura 3). Il trend segue un andamento simile a quello osservato per il totale degli incidenti stradali, segnale del fatto che l’indice di lesività negli anni ha seguito lo stesso andamento in Toscana come in Italia.
Figura 3. Feriti in incidenti stradali – Tasso di feriti in incidenti stradali ogni 1.000 abitanti – Toscana e Italia, periodo 1991-2023 - Fonte: Elaborazioni ARS su dati ISTATI dati dei flussi sanitari relativi agli accessi al Pronto soccorso della Toscana a seguito di un incidente stradale confermano la diminuzione certificata dai dati ISTAT: nel 2023 sono stati 58.600, 6.500 in meno rispetto ai 65.100 del 2022 (-10%). Contestualmente sono diminuiti anche i ricoveri, scesi a 2.104 dai 2.439 del 2022 (-13,7%).
Le province e le strade a maggior rischioAll’interno del territorio regionale le province con i tassi di sinistrosità più elevati, se rapportiamo il numero di incidenti alla popolazione residente, sono quelle di Livorno e Firenze, che di conseguenza guidano anche la graduatoria del tasso di feriti, mentre sono Grosseto, Pisa e Arezzo le province con i tassi di mortalità più alti (
Tabella 1). Proprio la provincia di Arezzo, pur chiudendo la graduatoria per tasso di incidenti stradali, con un’incidenza circa la metà di quella osservata a Livorno, è la provincia con il tasso di mortalità più alto, segno di una maggiore gravità media degli incidenti che si verificano sul proprio territorio. In generale, con l’eccezione di Firenze, per la quale possiamo spiegare il valore con l’alta densità veicolare che caratterizza il territorio per il pendolarismo lavorativo, i valori più elevati in regione si rilevano sulla costa toscana, in particolare nelle province di Livorno, Lucca e Massa Carrara, sulle quali può incidere il traffico legato al turismo estivo, proveniente non solo dall’interno della regione. Quest’ultima è un’ipotesi verificabile con i dati aggiornati al 2022, che mostrano come queste province in effetti siano caratterizzate da picchi di incidenti proprio durante il trimestre estivo (
Figura 4).
Tabella 1. Incidenti stradali con lesioni a persone, morti e feriti, per provincia – Tasso di incidenti stradali, morti e feriti ogni 1.000 abitanti – Toscana, anno 2023 - Fonte: ISTAT
Figura 4. Incidenti stradali con lesioni a persone, per trimestre e provincia – Tasso di incidenti stradali ogni 1.000 abitanti – Toscana, anno 2022 - Fonte: Elaborazioni ARS su dati ISTAT
Il
78% degli incidenti toscani è avvenuto
su strade urbane (73% in Italia), l’8% su strade provinciali (9% in Italia), mentre
strade statali e autostrade rappresentano entrambe il
4%. La gravità di questi eventi però, in termini di feriti e morti, non è la stessa. Rapportando il numero di feriti e morti agli incidenti avvenuti in ogni tipologia di strada otteniamo valori molto diversi tra loro (
Tabella 2).
Dalle strade urbane alle autostrade aumenta, come atteso, l’
indice di lesività degli eventi, plausibilmente in primis per la velocità alla quale si verificano. Il tasso di lesività toscano per tipologia di strada è uguale o leggermente inferiore a quello osservato in Italia (rapporto uguale o vicino a 1). Le differenze aumentano nel caso dei morti, con un rischio notevolmente inferiore osservato per autostrade, strade statali e regionali (tra il 30% e il 60% minore rispetto alla media nazionale), ma un rischio pari al 50% in più per gli incidenti che si verificano su strade comunali extraurbane, le quali quindi potrebbero rappresentare il target prioritario per misure di prevenzione del rischio. La
velocità è sicuramente
uno dei principali fattori di rischio, considerato che 1 incidente su 2 sulle strade extraurbane si verifica in rettilineo (53,2%), 1 su 4 in curva (25,3%).
Tabella 2. Feriti e morti per tipologia di strada – Valori ogni 100 incidenti stradali e rapporto tra Toscana e Italia – Toscana e Italia, anno 2023 – Fonte: Elaborazioni ARS su dati ISTAT
Giovani under 30 la popolazione più a rischioIn Toscana si contano 1,1 deceduti per 100 feriti, mentre in Italia il dato è pari a 1,4. A seconda della tipologia di utente però il rapporto varia leggermente, evidenziando come i
pedoni siano sempre i
soggetti più vulnerabili in termini di conseguenze di un eventuale coinvolgimento in incidente stradale. Tra questi ultimi, infatti, si sale a 1,9 per 100 feriti nella nostra regione e a 2,5 in Italia.
In generale i pedoni nel 2023 rappresentano il 16% dei deceduti e il 9% dei feriti, sia in Toscana che in Italia. I conducenti di veicoli rappresentano ovviamente la categoria prevalente, il 75% dei deceduti e dei feriti. Tra i conducenti deceduti gli uomini rappresentano l’89% (tra i feriti il 69%), anche per la maggior esposizione al rischio, considerato che i patentati ed i conducenti abituali sono più frequenti tra gli uomini, rispetto alle donne. Gli uomini, in generale, tendono comunque ad avere anche comportamenti a maggior rischio alla guida, specialmente nelle fasce d’età più giovani. Pur consapevoli che si tratta di un target particolare, quello dei 14-19enni, l’analisi dei dati provenienti dalla sorveglianza EDIT (Epidemiologia dell’infortunistica stradale in Toscana) condotta da ARS, confermano il fatto che i guidatori abituali, cioè chi dichiara di guidare un mezzo di trasporto almeno qualche giorno durante la settimana, sono più frequenti tra i maschi (44,5% vs 25,4% tra le femmine) e che, tra questi, circa 1 su 3 ha già avuto almeno un incidente stradale nella vita (38% tra i maschi vs 28% tra le femmine). Contestualmente, i ragazzi dichiarano di adottare più spesso comportamenti a rischio alla guida, in particolare quando si tratta di guida dopo aver assunto alcol o sostanze psicotrope (
Figura 5).
Figura 5. Fattori di rischio (almeno una volta nell’ultimo anno) tra gli adolescenti che guidano abitualmente, per genere – Valori ogni 100 guidatori abituali d’età 14-19 anni – Toscana, anno 2022 – Fonte: Sorveglianza EDIT, ARS
Terminando l’analisi dei dati ISTAT rapportati alla popolazione residente, il
rischio di morire alla guida di un veicolo raggiunge il
valore massimo (0,6 per 10mila abitanti)
tra le persone tra i 45 e i 54 anni d’età, mantenendosi comunque su valori compresi tra lo 0,4 e lo 0,5 per 10mila dai 21 anni in poi. La probabilità di ferirsi, sempre tra i conducenti, raggiunge invece il proprio picco tra i 18 e i 20 anni, per poi diminuire gradualmente con l’aumentare dell’età, sia in Toscana che in Italia, in particolare dopo i 30 anni (
Figura 6). Gli uomini under 30 dovrebbero quindi rappresentare il target principale per interventi di prevenzione del rischio alla guida.
Figura 6. Conducenti feriti in incidenti stradali, per età – Tasso di conducenti feriti in incidenti stradali ogni 1.000 abitanti – Toscana e Italia, anno 2023 - Fonte: Elaborazioni ARS su dati ISTAT
ConclusioniI dati ISTAT aggiornati sugli incidenti stradali
in Toscana per il
2023 mostrano un
trend positivo di riduzione degli incidenti, dei decessi e dei feriti, rispetto agli anni precedenti (senza considerare il periodo pandemico), contrariamente alla tendenza nazionale. Sebbene la regione registri un
numero maggiore di sinistri rispetto alla media italiana, la
minore severità degli incidenti, attribuibile a fattori come infrastrutture migliori e un sistema sanitario efficiente, risulta in una lesività e letalità inferiore. Tuttavia, il
rischio rimane elevato per alcuni gruppi specifici, in particolare i
giovani under 30 e i
conducenti su strade extraurbane comunali, dove la gravità degli incidenti è accentuata. Questi risultati suggeriscono l'importanza di proseguire con
interventi mirati alla sicurezza stradale, soprattutto per i giovani conducenti, e di
rafforzare le misure preventive sulle strade più rischiose.
A cura di:Francesco Profili, Fabio Voller - Agenzia regionale di sanità della Toscana