La sorveglianza epidemiologica nell’ambito della malattie infettive è la raccolta sistematica, l’analisi e l’interpretazione di dati specifici da utilizzare nella pianificazione, implementazione e valutazione delle politiche di intervento sanitario. Un sistema di sorveglianza delle malattie trasmissibili dovrebbe assolvere a due funzioni chiave: l’allerta precoce di potenziali minacce per la salute pubblica ed il monitoraggio dei programmi di contrasto.
Lontani e recenti epidemie come la sindrome respiratoria acuta grave (SARS), l’influenza aviaria e le potenziali minacce da agenti biologici e chimici hanno dimostrato l’estrema importanza di efficaci sistemi nazionali di sorveglianza e di risposta.
Oltre all'ARS e all'Università di Firenze, anche l'ARPAT ha partecipato con i risultati preliminari delle campagne di monitoraggio della qualità dell’aria mediante mezzo mobile a Fornaci di Barga.
I dati aggiornati sulle interruzioni di gravidanza in Toscana nel nuovo Incifre ARS
Uno studio che fornisce una stima del rapporto di mortalità materna e identifica l’approccio migliore per la classificazione delle cause di morte in 10 Regioni italiane, tra cui Toscana.
L'indagine, che verrà condotta in ottobre fra gli operatori delle RSA toscane che aderiranno all'iniziativa, viene presentata il 14 settembre: compila la scheda di iscrizione per partecipare all'evento di presentazione
Il PrOsE dell’ARS ha raggiunto i 5 anni di attività. Dopo il PreValE del Lazio, avviato nel 2008, quello toscano si presenta come il programma regionale di valutazione degli esiti più longevo in Italia.
Un’analisi che parte dalle narrazioni dei familiari per mettere in luce i nodi critici su cui intervenire e le risorse da potenziare per combattere l’isolamento sociale e lo stigma della malattia e migliorare la qualità della vita dell’intera famiglia.
Questo report è il risultato di un’analisi qualitativa delle esperienze di cura e di assistenza narrate dai familiari di pazienti con Alzheimer e raccolte in tre città toscane: Arezzo, Lucca e Empoli.
Nel 2018, a dieci anni dalla riforma della sanità penitenziaria, la Toscana è alla sua IV rilevazione presso tutti gli istituti detentivi della regione: una delle poche regioni italiane in grado di tracciare il profilo sanitario di questi cittadini.
Per la prima volta in un unico nuovo rapporto, e raccolti assieme in un unico cofanetto, nella mattinata del 5 luglio verranno presentati i risultati ed i contenuti, opportunamente miscelati, della precedente Relazione sanitaria regionale, del Profilo sociale regionale e del Sistema di valutazione della performance della sanità toscana.
Il rapporto analizza i dati raccolti dallo studio HALT-3 in Toscana. HALT-3 è uno studio europeo di prevalenza puntuale della frequenza di Infezioni correlate all’assistenza e uso di antibiotici nelle strutture socio-sanitarie per anziani.
Secondo gli studi dell'Institute of Cancer Research di Londra, la malattia è più frequente nei bambini (portatori di un difetto genetico) allevati in un ambiente molto pulito, senza fratelli, senza allattamento al seno o contatti con altri bambini nel primo anno di età. [Dal sito Nbst]
Obiettivo della giornata è stato quello di fare il punto sullo stato di salute della popolazione detenuta in Toscana a 10 anni dall’entrata in vigore della riforma della sanità penitenziaria (DPCM 1 aprile 2008).
Allo stand della Regione Toscana la presentazione del nostro volume, che coniuga l’interesse mediatico sulle tradizioni alimentari toscane con l’attenzione crescente ai valori salutistici dei comportamenti alimentari.
L'ARS ha presentato il poster relativo al progetto “MEDINAL, applicazione della medicina basata sulla narrazione per la personalizzazione del percorso dei pazienti con Alzheimer”.