Indicatori ISS: colori più omogenei ma ancora livelli differenziati di rischio tra regioni

Toscana, l’andamento di alcuni degli indicatori ISS


12/12/2020
Pubblicato il Report n. 30 del sistema dei 21 indicatori di ISS e Ministero della Salute per monitorare l’andamento della pandemia a livello nazionale e regionale. L’ultimo Report si riferisce alla settimana dal 30 novembre al 6 dicembre. 

Di seguito il quadro sintetico della classificazione del rischio per ogni Regione/PA.
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L’incidenza di nuovi casi a 14 giorni è in lenta diminuzione in tutte le Regioni, tranne in Veneto e PA Trento dove si registra un lieve aumento dell’incidenza. L’Rt in tutte le Regioni, tranne il Molise, è sotto l’1. In quasi tutte le Regioni l’impatto sugli ospedali resta a rischio alto (superamento delle soglie critiche di occupazione di posti letto in area medica e/o in terapia intensiva), tranne Liguria e Valle d’Aosta (rischio moderato), e Molise e Basilicata (rischio basso). Solo Emilia-Romagna e Sicilia presentano almeno 2 allerte rispetto alla resilienza dei servizi territoriali (aumento della % dei positivi su tamponi effettuati, esclusi i re-testing, e insufficiente capacità di tracciamento). 

In sintesi, una buona parte delle Regioni presenta una valutazione complessiva del rischio “moderata”, Basilicata e Molise rischio “basso”, mentre 5 Regioni (Veneto, Sardegna, Puglia, PA Trento e Emilia-Romagna) presentano un rischio “alto”. Inoltre, Puglia e Sardegna sono state classificate a rischio alto per 3 settimane consecutive, una condizione che "potrebbe prevedere specifiche misure da adottare a livello provinciale e regionale". Ed infatti si ricorda che la Puglia ha già adottato per diverse province e comuni misure da "zona arancione".

Pertanto, da domenica 13 dicembre la mappa dell’Italia cambia ancora colore: 
  • Basilicata, Calabria, Lombardia e Piemonte passano da zona arancione a zona gialla, l’Abruzzo da zona rossa a zona arancione
  • restano in zona arancione Toscana, Campania, Provincia Autonoma di Bolzano, Valle d’Aosta
  • restano in zona gialla Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Provincia autonoma di Trento, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria, Veneto 
Alla luce di questi dati, ISS e Ministero commentano che “l’elevata incidenza e l’attuale forte impatto sui servizi sanitari richiedono di attendere una riduzione significativa prima di considerare un rilassamento delle misure di mitigazione, ivi comprese quelle della mobilità, oltre alla necessità di mantenere elevata l’attenzione nei comportamenti”.

Per la Toscana si riporta in figura l’andamento di alcuni dei principali indicatori del sistema di monitoraggio.
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Anche in Toscana per la prima volta l’indice di contagio, l’Rt, scende sotto l’1 e si assesta su un valore di 0,76. L’incidenza di nuovi casi a 14 giorni è in diminuzione rispetto alla settimana precedente (310 x100.000 ab. rispetto ai 491 x100.000 ab). In diminuzione anche il numero di nuovi focolaiResta stabile rispetto alla settimana precedente la % di tamponi positivi (esclusi i re-testing) che è pari al 15%, rispetto ad una media nazionale del 21%.
Decresce lentamente la % di occupazione di posti letto in terapia intensiva al 42%, ancora sopra la soglia critica del 30% (media nazionale 36%), e quella dei posti letto in area medica (27% rispetto a un mese fa che era al 39% e rispetto ad una media nazionale del 44%).

Si specifica che il DPCM del 3 novembre prevede un tempo minimo di 14 giorni per il passaggio di colore da una zona con più restrizioni ad una con meno restrizioni, al fine di consentire un consolidamento dei trend in miglioramento. Per questo motivo, per la Toscana il passaggio da zona arancione a zona gialla sarà possibile solo da domenica 20 Dicembre, data alla quale tutte le Regioni/PA dovrebbero ritrovarsi in zona gialla, probabilmente ad eccezione dell’Abruzzo.

Link utili:

A cura di: Daniela Nuvolone, Agenzia regionale di sanità della Toscana



Per approfondire

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