Sostanze psicoattive, il progetto Neverland nel nuovo rapporto dell'ARS

Progetto condotto dal Dipartimento Dipendenze della ex-ASL 10 di Firenze


16/4/2018
È stato pubblicato il report di analisi dei dati raccolti con il progetto Neverland, realizzato con uno specifico finanziamento della Regione Toscana e condotto dal Dipartimento Dipendenze della ex-ASL 10 di Firenze, in collaborazione con l’Associazione Onlus Progetto Villa Lorenzi. Il progetto è iniziato a gennaio 2015 e ad oggi è in corso il quarto anno di attività.
I destinatari sono persone giunte ai Servizi per le dipendenze (SerD) della ex-ASL 10 di Firenze e diagnosticati come consumatori a fronte dell’esclusione di una diagnosi di abuso e/o dipendenza. Ad essi viene proposto di svolgere, presso la sede dell’Associazione Progetto Villa Lorenzi, un ciclo di incontri di informazione e riflessione sui rischi correlati all’uso di ogni sostanza psicoattiva legale o illegale, sia sul piano della salute psicofisica che sul piano legale e sociale. La stessa tipologia di percorso, ma in cicli d’incontro separati, viene proposta anche ai familiari (genitori, fratelli, partner ecc.).

I dati pervenuti dagli strumenti di rilevazione analizzati in questo report, seppur numericamente contenuti, hanno rappresentato una preziosa fonte di studio, fornendo un importante scorcio su di un target di persone spesso non osservabile con i consueti studi di popolazione. Gli spunti tratti dalle informazioni raccolte hanno infatti reso possibile osservare le principali caratteristiche socio-demografiche di questi consumatori di sostanze psicoattive, indagare le loro opinioni e percezioni e comprendere e valutare gli esiti del percorso proposto con il progetto Neverland.

I risultati raggiunti e gli esiti osservati durante il progetto Neverland attribuiscono a questo percorso un forte potenziale come strumento d’intervento innovativo per i consumatori di sostanze psicoattive e i loro familiari, soprattutto in termini di acquisizione di consapevolezza sul piano legale e dei rischi per la salute, nella capacità di utilizzare strumenti utili al superamento della problematica esistente (prevenzione secondaria) e di rivalutare l’importanza dei rapporti con gli altri e con le professionalità esistenti tra gli operatori del settore.



Per approfondire

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