OKKIO alla salute: ancora troppo basse le porzioni giornaliere di frutta e verdura consumate dai bambini toscani

Ma i bambini italiani consumano più frutta e verdura fresca dei coetanei europei


Si sottolinea l’uscita dell’articolo A Snapshot of European Children’s Eating Habits: Results from the Fourth Round of the WHO European Childhood Obesity Surveillance Initiative (COSI)  Lo studio riporta i dati della Childhood Obesity Surveillance Initiative (COSI) 2021 condotta su una coorte di bambini che avevano tra i 6 e i 9 anni negli anni tra il 2015 ed il 2017 e appartenenti a 23 paesi, tra cui l’Italia.

In totale sono stati studiati 132.489 bambini di cui un numero cospicuo (43.696) in Italia.

Il 29% dei ragazzi e il 27% delle ragazze di età compresa tra sette e nove anni sono in sovrappeso e vi è una prevalenza di obesità del 12% nei ragazzi e il 9% nelle ragazze.

I dati sulle abitudini alimentari giornaliere evidenziano che:
  • il 78,8% fa la colazione
  • il 42,5% consuma frutta fresca
  • il 22,6% consuma verdura
  • il 10,3% mangia snack dolci
  • il 5,2% mangia snack salati
  • il 9,4% beve bevande zuccherate, i cosiddetti soft drinks.
L’Italia si colloca tra i paesi in cui c’è maggior consumo di frutta e verdura: 72,6% e 53,9% rispettivamente.  

Il consumo di snack quali pop-corn e patatine è significativamente diverso tra paesi europei; nel Nord-Europa la percentuale dei bambini che mangia snack tutti i giorni è intorno all’1% mentre nei paesi del Sud-Europa è intorno al 10%. Il dato non è disponibile per l’Italia.

Lo studio presenta tuttavia alcune limitazioni, quali il fatto che nel questionario non fossero presenti le porzioni dei cibi  che sono invece state chieste  nel sistema di sorveglianza OKkIO alla SALUTE  (che fa parte di COSI), coordinato dal Centro Nazionale per la Prevenzione delle Malattie e la Promozione della Salute dell’Istituto Superiore di Sanità e condotto in Toscana   dall’Università degli Studi di Siena sotto l’egida della Regione.  La popolazione in studio è quella dei bambini dagli 8 ai 9 anni, iscritti alla terza elementare. Nel 2019 nella Regione Toscana hanno partecipato all’indagine 86 plessi scolastici distribuiti in tutta la RegioneIL 19,2% dei bambini è risultato sovrappeso e il 5,5% obeso, valori lievemente inferiori alla media nazionale del 20,4 e del 9,4% rispettivamente.

Per quanti riguardo il dettaglio delle abitudini alimentari:
  • il 5,6% assume bevande zuccherate confezionate contenenti zucchero quasi tutti i giorni
  • lo 0,3% consuma snack salati più volte al giorno, tutti i giorni
  • il 4,3% consuma snack dolci più volte al giorno, tutti i giorni
  • 13,4% consuma verdura 2- 3 volte al giorno
  • il 17,2% consuma verdura una sola volta al giorno
  • il 13,6% consuma verdura meno di una volta a settimana o mai
  • il 42,2% non consuma mai legumi o li consuma meno di una volta a settimana.
Un minor consumo di verdura ed il maggior consumo di snack salati o dolci è associato ad un minore livello di istruzione  della madre, confermando quanto già rilevato da COSI.

Anche a livello regionale le abitudini alimentari dei bambini vanno migliorate al fine di avere uno stile di vita più sano e di prevenire l’aumento di peso. I fattori socio-economici e culturali della famiglia hanno una grande rilevanza: una dieta ricca in frutta e verdura è in generale più costosa dei così detti cibi-spazzatura.

Sono disponibili grazie allo studio Epidemiologia dei determinanti dell’infortunistica stradale in Toscana (EDIT), ideato e realizzato dall’Agenzia Regionale di Sanità, anche i dati Toscani sulle abitudini alimentari degli adolescenti. Dalla più recente indagine del 2018, che ha coinvolto circa 6.800 studenti di età compresa tra i 14 ed i 18 anni frequentanti oltre 80 istituti scolastici toscani, è emerso che la percentuale di ragazzi che consuma almeno 3 porzioni di frutta e verdura al giorno è pari solo al 23,7%:per maschi e femmine rispettivamente al 19,7% e 28,5%.