Registro Regionale Toscano dell'Infarto Miocardico Acuto (Tosc-AMI) - Primo rapporto: incidenza e prognosi dal 1997 al 2002

Collana dei Documenti ARS, n. 19


Immagine copertina Collana dei Documenti ARS, n. 19Le malattie cardiovascolari, per elevatissima frequenza, conseguenze sullo stato di salute ed impegno di risorse sanitarie, rappresentano patologie di primaria importanza. In contrasto con ciò, in Italia, la disponibilità di dati su incidenza, prognosi e modalità di trattamento su base di popolazione è al momento abbastanza limitata, anche a confronto con quanto disponibile per altre patologie.
In ambito internazionale e nazionale, il progetto MONItoring of trends and determinants in CArdiovascular disease (MONICA) è stata la prima esperienza di registrazione sistematica su base di popolazione degli Eventi Coronarici e degli Accidenti Cerebrovascolari, con un protocollo e criteri diagnostici standardizzati, anche se la raccolta di informazioni dalle cartelle cliniche o dai parenti di deceduti ha limitato il numero dei centri (ad esempio, solo 3 in Italia) e l’età coinvolta (35-64 anni).In Italia, a partire da tale esperienza, è stato implementato il Registro Nazionale degli Eventi Coronarici e Cerebrovascolari, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, che ha coinvolto una fascia d’età tra i 35 e i 74 anni e numerosi centri nel Nord, Centro e Sud, cercando di coniugare la qualità e la confrontabilità diagnostica della rilevazione, caratteristiche del progetto MONICA, con la sua economicità, caratteristica dei sistemi basati sull’uso di dati informatizzati.
Registri di popolazione delle malattie cardiovascolari mediante record -linkage tra archivi informatizzati di ospedalizzazione e mortalità sono stati sviluppati, in particolare, in alcuni Paesi del Nord-Europa. Il basso costo di gestione ha consentito l’estensione della rilevazione a tutte le età e ad ampie aree geografiche, anche se con un minor grado di precisione diagnostica. Il progetto European Cardiovascular Indicators Surveillance Set (EUROCISS), svolto nel quadro dello Health Monitoring Programme dell’Unione Europea, ha proposto la implementazione di registri di popolazione basati su un’analoga metodologia.
Il Registro Regionale Toscano dell’Infarto Miocardico Acuto (Tosc-AMI), di cui vengono qui presentati i primi risultati, conferma che anche nella realtà italiana le fonti sanitarie correnti possono essere utilizzate per sviluppare sistemi di sorveglianza della patologia cardiovascolare, secondo quanto suggerito a livello internazionale dal progetto EUROCISS. Questi sistemi di monitoraggio sono in grado di fornire in maniera relativamente economica e tempestiva dati utili in una ottica di sanità pubblica e di far crescere le conoscenze epidemiologiche nel campo cardiovascolare.




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