La Regione Toscana ha inviato oggi una richiesta di parere al Garante per la protezione dei dati personali, in merito all'accordo siglato dalle tre Asl toscane, dall'Uffico scolastico regionale e dall'Anci Toscana, per semplificare alle famiglie e alle istituzioni l'applicazione della legge sull'obbligo vaccinale, già a partire dall'anno scolastico 2017/2018.

L'accordo era già stato inviato al Garante subito dopo la firma, il 24 agosto scorso. Successivamente (1 settembre), il Garante aveva emanato un provvedimento urgente su privacy e vaccini, nel quale autorizzava la trasmissione degli elenchi degli iscritti dalle scuole alle Asl (i punti 1 e 2 dell'accordo siglato in Toscana). Il provvedimento del Garante non si esprimeva invece in alcun senso sulla comunicazione da parte delle Asl alle scuole e agli uffici comunali dei nominativi degli iscritti non in regola con gli obblighi vaccinali (punto 3 dell'accordo). Ed è proprio su questo punto che la Regione ha chiesto un ulteriore parere al Garante.

Nella richiesta, si specifica che la comunicazione dalle Asl alle scuole avverrebbe in modo tale da trasmettere solo i nominativi degli iscritti e la condizione di eventuale irregolarità rispetto agli adempimenti di legge, senza inviarere invece alcun dato sensibile inerente alle singole vaccinazioni, le eventuali patologie o le condizioni particolari di esenzione. E si sottolinea che l'accordo stipulato in Toscana tende a garantire procedure di massima efficienza, cercando di semplificare al massimo le procedure, sia per i cittadini che per scuole e Comuni.

Per questo la Regione chiede il parere del Garante in merito alla possibilità di dare piena attuazione all'accordo, in particolare in riferimento al punto 3, tenendo conto della delicatezza, del rilevante interesse pubblico e dei tempi strettissimi (10 settembre) entro cui dovranno essere garantiti gli adempimenti.

 

 

copertina documento ARS n. 69La ricerca rappresenta il tentativo di applicare l’approccio delle capability di Amartya Sen al tema delle gravi cerebrolesioni acquisite sia da un punto di vista teorico che operativo. In primo luogo, infatti, proponiamo, a partire da una revisione della letteratura del settore, una riflessione sul contributo che questo approccio delle capability può offrire all’analisi del benessere delle persone con gravi cerebrolesioni acquisite (GCA) e dei loro familiari.

A questo proposito osserviamo che, un intervento che riesca ad accrescere il benessere delle persone con GCA deve focalizzarsi sulle loro opportunità e potenzialità individuali. Tuttavia, queste ultime non coincidono con l’insieme delle capability della persona in quanto tale ma, soprattutto quando questo approccio viene applicato a persone “vulnerabili”, esse includono anche le capability esterne della persona, ossia quelle che le derivano dalla relazione di cura che instaura con i suoi caregiver. In secondo luogo, sulla base di queste riflessioni di carattere teorico e di un’analisi critica dei percorsi assistenziali per le persone con GCA e di alcune delle buone prassi esistenti in Toscana, il rapporto presenta alcune misure utili al consolidamento e allo sviluppo di questi ultimi. Il progetto di vita, il lavoro svolto dalla figura del case-manager e la consulenza alla pari appaiono come strumenti particolarmente adatti ad espandere le capability delle persone con GCA e dei loro familiari. 
Immagine copertina Collana dei Documenti ARS, n. 68
Questo Documento, in continuità con quello già costruito nel 2011, intende riunire in unico lavoro le principali informazioni sulla salute mentale in Toscana e fornire un quadro d’insieme sulle principali patologie presenti sul nostro territorio, sui trattamenti e sulle prestazioni erogate ai cittadini.
Nei nove capitoli di cui è composto il Documento sono analizzati i seguenti argomenti:
  • gli accessi ai servizi dei Dipartimenti di salute mentale, la tipologia di utenza e le principali modalità di presa in carico
  • i ricoveri ospedalieri
  • le varie tipologie di psicoterapie erogate
  • il ricorso ai servizi territoriali di salute mentale da parte dei cittadini stranieri
  • il monitoraggio per la cura dei disturbi del comportamento alimentare della Regione Toscana
  • il suicidio
  • l’utilizzo dei farmaci antidepressivi e degli antipsicotici
  • l’offerta residenziale e, più in generale, la tipologia di strutture
  • il personale impiegato nei servizi di salute mentale della Toscana e la spesa dedicata a questo tema
Immagine copertina Collana dei Documenti ARS, n. 67In Toscana gli ultra65enni sono oltre 870.000 (23% della popolazione) e oltre il 30% di questi hanno più di 80 anni.
Nei prossimi 10 anni il numero di anziani è destinato ad aumentare raggiungendo i circa 970.000 soggetti nel 2021 (24% della popolazione), con una percentuale di ultra80enni di oltre il 34%.

Il notevole aumento della speranza di vita verificatosi nell’ultimo secolo (circa 43 anni per uomini e donne nei primi del ’900 - 79 anni nei maschi e 84 nelle femmine nel 2010), come risultato del miglioramento della qualità della vita e dei progressi in campo medico, comporta, oltre all’aumento degli anziani in buona salute, anche l’aumento del numero di anziani che sopravvivono in condizioni di salute tali da richiedere cure e/o assistenza.

Questo documento costituisce una sintesi delle informazioni ad oggi disponibili sugli anziani in Toscana, fornendo, dove possibile, la contestualizzazione nel panorama nazionale.
Gli argomenti trattati riguardano, oltre al quadro demografico, temi come la prevenzione (stili di vita, copertura vaccinale, infortunistica stradale e domestica, salute mentale), l’epidemiologia di condizioni patologiche e assistenziali rilevanti (malattie croniche, demenza e non autosufficienza), l’uso dell’ospedale e la mortalità.
Molti dei dati riportati nel documento sono disponibili nella sezione Banche dati del sito web ARS.