Si è appena celebrata la
giornata internazionale dell’infanzia e dell’adolescenza, istituita nel 1954 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di promuovere la solidarietà internazionale, la consapevolezza tra i bambini di tutto il mondo e il miglioramento del loro benessere.
Indice
Giornata internazionale dell’infanzia e dell’adolescenza
Salute dell’infanzia e disuguaglianze
OKkio alla Salute in Toscana
Meyer Center for Health and Happiness
Giornata internazionale dell’infanzia in Toscana
Fonti bibliografiche
Giornata internazionale dell'infanzia e dell'adolescenza
La giornata offre a ciascuno di noi un punto di partenza stimolante per sostenere, promuovere e celebrare i diritti dei bambini attraverso dialoghi e interventi al fine di costruire un mondo migliore per i bambini. L’UNICEF invita i governi a tutelare tutti i diritti dei bambini, incluso l’accesso all’assistenza sanitaria di base e a promuovere, sostenere e tutelare la salute mentale dei più piccoli. Si ribadisce la necessità di mettere la salute dei bambini e degli adolescenti al centro di tutte le scelte politiche, dalla tutela dell’ambiente urbano al diritto alle mense scolastiche, fino agli spazi per lo sport e il movimento, con una particolare attenzione al tema della salute mentale.
La Convenzione Internazionale sui diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza, all’articolo 24, riconosce il diritto del minore a godere del miglior stato di salute possibile e di beneficiare di servizi medici e di riabilitazione.
Numerosi comuni e organizzazioni, ma anche scuole e gruppi giovanili e altri attori, approfittano di questa giornata per attuare svariati progetti creativi e per organizzare eventi incentrati sui diritti dell’infanzia.
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Salute dell'infanzia e disuguaglianze
Ogni giorno nel mondo muoiono 14.000 bambini per malattie facili da prevenire o curare. Difendere la salute dei bambini significa innanzitutto combattere la povertà e le scarse conoscenze in tema di igiene, nutrizione e prevenzione delle malattie.
Secondo i dati resi noti dall’Organizzazione mondiale della sanità sono circa 20 milioni i bambini nella fascia d’età 0-1 anno che non hanno ricevuto la dose vaccinale trivalente contro difterite, tetano e pertosse. Sempre in riferimento ai bambini sotto l’anno di età, la copertura vaccinale contro il morbillo si è arrestata intorno all’86%, ben al di sotto del livello di sicurezza (95%) raccomandato dall’OMS. La maggior parte dei bambini non vaccinati vive nei paesi più poveri, più fragili rispetto ai cambiamenti climatici o colpiti da conflitti armati. Gravi disparità nell’accesso ai vaccini persistono fra i diversi stati e al loro interno, inclusi paesi che hanno complessivamente elevati tassi di copertura vaccinale, come ad esempio l’Italia.
Gli Stati Uniti sono in cima alla graduatoria dei paesi ad alto reddito per numero di bambini che non hanno ricevuto la prima dose di vaccino contro il morbillo. A seguire Francia e Regno Unito. L’Italia è al quinto posto con un tasso di copertura del 93% (dati OMS 2021).
Per quanto riguarda i dati italiani relativi all’anno 2022 (fonte: Ministero della salute), si osserva un miglioramento generale delle coperture di gran parte delle vaccinazioni raccomandate nei primi anni di età, rispetto ai dati rilevati nell’anno precedente. Le coperture per polio (usata come proxy per le vaccinazioni contenute nell’esavalente) e morbillo nella coorte 2020 sono rispettivamente al 95,1% e 94,4%.
Si osservano, purtroppo, differenze regionali. In particolare la copertura a 24 mesi contro la polio è superiore al 95% in 13 regioni (Lombardia, P.A. di Trento, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata e Calabria), con altre 4 regioni con valori tra il 93% e il 95% (Piemonte, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Puglia). Le altre regioni hanno coperture comprese tra il 90% e il 93%, ad eccezione della P.A. di Bolzano che registra coperture al 78,8%. Ulteriori importanti differenze si osservano anche sulle coperture vaccinali in età prescolare e negli adolescenti.
Le differenze regionali sono osservabili in molte altre aree e si ripercuotono lungo tutto l’arco della vita. Per esempio, oggi un bambino che nasce a Caltanisetta ha 3,7 anni in meno di aspettativa di vita di chi è nato a Firenze (fonte: Save the Children, 2021).
L’Indagine OKkio alla Salute permette di fotografare in tutte le regioni italiane gli stili di vita dei bambini italiani e di monitorare il loro stato ponderale. Dai dati nazionali dell’indagine 2023 emerge che nel nostro Paese i bambini in sovrappeso sono il 19% e gli obesi il 9,8%. I maschi registrano valori leggermente superiori alle femmine (maschi obesi 10,3% vs femmine obese 9,4%). Inoltre, si evidenzia un chiaro trend geografico che vede le Regioni del Sud avere valori più elevati di eccesso ponderale in entrambi i generi. Prevalenze di obesità più elevate si osservano anche in famiglie con condizione socioeconomica più svantaggiata.
Un altro degli aspetti indagato, legato al tema salute, riguarda le abitudini alimentari dei bambini. Emerge così che il 10,9% dei bambini italiani non consuma la prima colazione, mentre è diminuita l’assunzione giornaliera di bevande zuccherate e/o gassate (24,6%). Il consumo non quotidiano di frutta e/o verdura dei bambini rimane elevato (25,9%), anche se il 12,1% di loro consuma snack dolci e salati più di 3 giorni a settimana. Parlando di alimentazione, l’attenzione va anche alle mense scolastiche, che dovrebbe essere considerato un servizio essenziale per i bambini tra i 3 e i 10 anni: una delle azioni più concrete per azzerare la povertà alimentare. Attraverso il servizio della mensa si garantisce un pasto proteico e di qualità a tutti i bambini, una buona educazione alimentare e si garantiscono opportunità eguali di salute e di apprendimento.
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OKkio alla Salute in Toscana
Come anticipato, OKkio alla Salute indaga il sovrappeso e l’obesità, in quanto sono un fattore di rischio per l’insorgenza di patologie cronico-degenerative e una sfida prioritaria per la sanità pubblica.
Tra i bambini toscani l’1,3% risulta in condizioni di obesità grave, il 5,7% risulta obeso, il 17% sovrappeso, il 74,2% normopeso e l’1,8% sottopeso.
Figura 1. Stato ponderale dei bambini di 8 e 9 anni Toscana. Fonte: OKkio alla Salute 2023.
Dato positivo, rispetto alle precedenti rilevazioni in Toscana, si assiste ad una progressiva diminuzione della prevalenza di bambini in sovrappeso, mentre è stabili nei bambini obesi.
Figura 2. Trend regionale sovrappeso e obesità, Toscana. Fonte: OKkio alla Salute, 2023.
Per quanto riguarda le abitudini alimentari, i genitori riferiscono che solo il 22% dei bambini consuma la frutta 2-3 volte al giorno e il 23% una sola volta al giorno. Il 6,7% dei bambini mangia frutta meno di una volta a settimana o mai. Non sono emerse differenze di genere.
Figura 3. Consumo di frutta nell’arco della settimana (%). Fonte: OKkio alla Salute 2023.
L’attività fisica è un fattore determinante per mantenere o migliorare la salute dell’individuo poiché è in grado di ridurre il rischio di molte malattie cronico-degenerative.
Fare sport è anch’esso un diritto riconosciuto dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’Infanzia, ma anche in questo caso subentrano disuguaglianze. La creazione delle condizioni che permettono ai bambini di essere attivi fisicamente dipende dalla comprensione di tale necessità da parte della famiglia e ancora di più dalla società in generale, incluso la scuola. Dai dati di OKkio emerge che il 12% dei bambini toscani è risultato non attivo il giorno antecedente all’indagine; solo il 16,6% ha partecipato ad un’attività motoria curriculare a scuola nel giorno precedente e la percentuale maggiore di bambini non attivi vive in aree geografiche con >50.000 abitanti non metropolitane. Non si rilevano differenze di genere.
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Meyer Center for Health and Happiness
L’Ospedale pediatrico Meyer ha istituito il
Meyer Center for Health and Happiness con l’obiettivo di dare il proprio contributo per il benessere dei ragazzi nei loro contesti di vita, anche oltre le mura dell’ospedale.
Rimettendo al centro dell’attenzione il loro benessere, il Meyer propone degli interventi che si focalizzano contestualmente sullo
stare bene nel “qui e ora” e sul rafforzare le capacità dei ragazzi di vivere e agire con consapevolezza e spinta verso gli altri e la realtà circostante. Tra i principali punti caratterizzanti l’azione del centro ci sono il coinvolgimento attivo, il
potenziamento delle life skills e lo
sviluppo autonomo dei ragazzi.
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Giornata internazionale dell’infanzia in Toscana
La Regione Toscana in occasione della giornata ha organizzato il convegno
Conoscere e riconoscere l’infanzia. Dalla Toscana politiche e pratiche per creare un dialogo tra le politiche, i servizi educativi, le ricerche in ambito socio-educativo e le esperienze più significative dei territori toscani.
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A cura di:
» Simona Olivadoti, Fabio Voller - Agenzia regionale di sanità della Toscana