L’esperienza è descritta attraverso obiettivi specifici in ordine cronologico, fino ad arrivare alla valutazione di impatto e ad una riflessione sulle buone pratiche implementate e sui punti critici.
L'ARS Toscana ha organizzato una giornata formativa, ripetuta in 3 date e in 3 sedi diverse - il 3 maggio a Firenze, l'8 maggio a Pontedera ed il 9 maggio a Poggibonsi - rivolta ai medici di comunità delle aziende sanitarie toscane.
Anche quest’anno l’Agenzia regionale di sanità pubblica il report con i dati di consumo degli antibiotici in ospedale e nel territorio e, tramite la rete di sorveglianza microbiologica e dell’antibiotico-resistenza in Toscana (SMART ), quelli di prevalenza delle antibiotico-resistenze in Toscana, tutti aggiornati al 2015.
l progetto «Una rete sociale per l'Alzheimer» è stato presentato il 12 dicembre scorso in una conferenza stampa presso la sede fiorentina di Cesvot. Interessa tre comuni toscani, Empoli, Lucca e Arezzo, dove saranno organizzati incontri rivolti ad associazioni del terzo settore, familiari di malati e più in generale a tutta la cittadinanza.
La gestione del farmaco è un processo complesso che richiede grande attenzione in tutti i setting assistenziali: nelle Residenze sanitarie assistenziali (RSA) i rischi possono essere considerati potenzialmente superiori.
In Italia sono oltre 3 milioni e mezzo le persone con diabete di tipo 1 oppure di tipo 2: si tratta di oltre il 5% della popolazione.
L'ARS ed il Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa effettueranno valutazioni di impatto in termini di qualità delle cure, costi sostenuti ed esiti di salute.
Dal 2006 al 2015 sono 52 le Case della salute (CDS) aperte in Toscana, mentre altre stanno aprendo nel corso del 2016.
A discutere dei modelli di presa in carico del paziente complesso le diverse unità operative che hanno dato vita a un confronto proficuo e stimolante tra realtà regionali ben diverse tra loro: Toscana, Veneto, Emilia-Romagna e Sardegna.
L'ARS presenta una sintesi dei risultati degli studi condotti sull'impatto dell'attuale modello di sanità d'iniziativa.
A supporto del pesante ruolo di caregiving, la Cooperativa NOMOS e la società di servizi Residenze Le Magnolie, in accordo con la Società della salute, hanno ideato un progetto innovativo di presa in carico sia del paziente anziano non autosufficiente che del caregiver che lo accudisce.
Per guadagnare in salute anche in età più avanzata, fondamentale risulta la prevenzione primaria.
Il 16 aprile alla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa si è svolto il convegno “Le nuove prospettive del sistema sanitario toscano e lo sviluppo della rete territoriale”, giornata conclusiva del corso di formazione rivolto ai medici di comunità della Regione Toscana.
Il workshop Assistenza continua agli anziani non autosufficienti: cosa valutare per agire, che l'ARS ha organizzato il 21 aprile a Firenze, ha costituito un momento di studio e riflessione sull’importanza dell’utilizzo dei dati disponibili e sull’utilità di una loro lettura ai diversi livelli di gestione.
Il mal di schiena è un problema di salute comune legato a fattori che possono interessare la sfera fisica, psicologica o anche sociale. Circa 15 milioni di persone ne soffrono in Italia in maniera sporadica. Di queste, oltre 2 milioni ne soffrono in maniera cronica.
Il riordino del Sistema sanitario regionale della Toscana prevede anche lo sviluppo delle cure intermedie. Il presidio di cure intermedie è una struttura extraospedaliera residenziale temporanea.
Per sanità d’iniziativa si intende un modello assistenziale di gestione delle malattie croniche che non aspetta il cittadino in ospedale (sanità di attesa), ma gli “va incontro” prima che le patologie insorgano o si aggravino.
La normativa aggiornata sull'assistenza nelle Residenze sanitarie assistenziali toscane e italiane è consultabile sul sito web www.valoreinrsa.it