Qualità, equità e sicurezza in RSA - Un Progetto regionale in Toscana

Collana dei Documenti ARS, n. 51


immagine Collana dei Documenti ARS, n. 51Il mutato quadro normativo regionale, con riferimento alla Legge (LR 66/2008) istitutiva del fondo per la non autosufficienza e alla Legge (LR 82/2009) che disciplina l’Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del Sistema sociale integrato, spinge l’intero sistema dei servizi a ridefinire orientamenti, finalità e obiettivi delle politiche di salute verso le persone anziane.
Nel quadro delle nuove tipologie dei servizi per la persona anziana non autosufficiente indicate nell’Art. 7 della LR 66/2008 l’assistenza residenziale, così articolata e diffusa sul territorio, acquisterà rilievo strategico nella riorganizzazione dei servizi assistenziali e dovrà essere interessata da un processo necessario di sviluppo della qualità.
Il possesso dei requisiti di qualità indicati nel Regolamento di attuazione della LR 88/2009 non è sufficiente per avviare un processo di definizione di azioni, buone prassi, modalità di intervento, che possano influire sulla corretta e appropriata “cura” della persona ricoverata in RSA.
Il mutamento profondo del “profilo” della persona assistita in RSA le cui condizioni di bisogno assistenziale si sono modificate radicalmente in questi ultimi anni, rende indispensabile arricchire i contenuti clinici e di assistenza alla persona, tipici della residenza socio-sanitaria.
Lo sforzo compiuto dall’ARS, con il pieno sostegno degli Uffici regionali, dei gestori pubblici e privati delle RSA, degli stessi operatori, va in questa direzione, alla ricerca di evidenze scientifiche e di indicatori di qualità che permettano di misurare gli effetti positivi o negativi delle “cure” sulla persona ricoverata.
Gli esiti del lavoro sono pregevoli: siamo sicuri che sia possibile un impegno ulteriore per allargare la platea delle strutture coinvolte e la mappa degli indicatori di qualità da esplorare.
Gli strumenti e le modalità di intervento suggeriti dal Progetto/ricerca permetteranno infine di poter sostenere e guidare il coordinamento regionale della prima fase di Accreditamento delle strutture socio-sanitarie che dovrà concludersi nel prossimo anno.




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