Il programma di vaccinazione contro la varicella è stato valutato avendo particolare attenzione al bilancio economico. Infatti non esistono dubbi sul fatto che il vaccino sia capace di evitare la patologia virale. La valutazione si è giovata sia di studi di simulazione matematica, basati su dati epidemiologici, econometrici e clinici che proiettano nel futuro, talvolta anche lontano, costi e benefici del programma considerato, sia dei primi risultati di tipo epidemiologico provenienti dalle aree geografiche dove è stata adottata una politica di vaccinazione universale dei bambini contro la varicella.In sintesi il materiale raccolto pone in luce i seguenti punti:
• il vaccino è efficace nel contenere la diffusione della malattia e le sue complicazioni;
• i costi relativi a ricoveri per complicazioni, decessi (sia pur rari), trattamenti farmacologici della malattia decrescono visibilmente nei paesi che hanno adottato la vaccinazione universale;
• le assenze dal lavoro collegate alle cure parentali dedicate ai bambini colpiti dalla varicella, misurate negli studi con modelli matematici, mostrano un notevole guadagno nel medio-lungo periodo a vantaggio della “società” in senso lato. Nel breve termine, l’unico lavoro che ha stimato il momento in cui i vantaggi economici superano i costi del programma indica in dieci anni il tempo minimo richiesto;
• gli studi realizzati con modellistica matematica indicano con buona coerenza che, dal punto di vista del sistema sanitario, i costi superano i risparmi in termini economici. Inoltre nessuno studio tra quelli esaminati ha calcolato i costi per il servizio sanitario in maniera completa e direttamente applicabile alla situazione del nostro;
• nella scala delle priorità percepite tra i diretti interessati, in genere i genitori, la vaccinazione contro la varicella occupa uno dei posti più bassi in assoluto tra le vaccinazioni;
• nessuno studio ha considerato l’efficacia relativa del programma di vaccinazione contro la varicella rispetto all’impatto, in termini di salute guadagnata, di altri programmi sanitari adottabili di uguale onerosità;
• rimane aperto e senza una risposta certa il quesito relativo all’impatto del programma di vaccinazione sulla diffusione e gravità dell’herpes zoster.
I dati epidemiologici a disposizione non consentono ancora di escludere una facilitazione nella diffusione di questa malattia come conseguenza dell’adozione del programma vaccinale contro la varicella. A tal fine è in corso negli Stati Uniti l’adozione di uno specifico vaccino contro lo zoster destinato agli adulti a rischio.