Immagine copertina Collana dei Documenti ARS, n. 59La “Convenzione delle Nazioni unite per i diritti delle persone con disabilità” si prefigge di «promuovere, proteggere e garantire il pieno e uguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità» e all’articolo 1 apporta una profonda modifica al concetto di disabile parlandone come di «persone che presentano durature menomazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali che in interazione con barriere di diversa natura possono ostacolare la loro piena ed effettiva partecipazione nella società su base di uguaglianza con gli altri».

Sulla scorta di quanto sopra premesso, si rende necessario a livello nazionale e regionale procedere a riorganizzare il sistema dei servizi integrati al fine di sostenere e garantire le politiche assistenziali per la persona disabile minore, adolescente e adulta, stabilendo criteri e requisiti certi all’interno del processo assistenziale e in coerenza con un
welfare solidale.







Immagine copertina Collana dei Documenti ARS, n. 58Con una popolazione straniera, regolarmente iscritta nelle anagrafi dei Comuni, di oltre 300 mila persone, la proporzione di stranieri in Toscana è superiore alla media nazionale. Negli ultimi dieci anni il numero di parti tra le donne straniere è passato dal 17,7% del 2005 al 25,5% nel 2010. Le prime tre cause di ricovero in regime ordinario per la popolazione maschile proveniente dai Paesi a forte pressione migratoria sono traumatismi, avvelenamenti, malattie dell’apparato digerente e malattie dell’apparato respiratorio e, al primo posto tra le cause di decesso negli immigrati uomini vi sono le morti violente. Sono alcuni dei dati presenti nel rapporto “Immigrati e salute in Toscana”, Documento ARS n. 58, che analizza le condizioni di vita della popolazione straniera residente nella nostra regione.





Immagine copertina Collana dei Documenti ARS, n. 57Il documento sintetizza la metodologia e gli incoraggianti risultati della sperimentazione di un programma di screening  della fragilità nella popolazione anziana di due Società della salute toscane, finalizzato alla prevenzione della disabilità in soggetti ancora autonomi nelle attività di base della vita quotidiana.

La metodologia prevedeva uno screening di popolazione con questionario postale, sulla base dei cui risultati venivano individuate le persone più ad alto rischio di disabilità da sottoporre a valutazione multidimensionale a domicilio per l’identificazione dei fattori di rischio potenzialmente oggetto di interventi di prevenzione secondaria.





Immagine copertina Collana dei Documenti ARS, n. 56Questo volume presenta i risultati di un’indagine svolta nella popolazione generale toscana sulla conoscenza e diffusione delle medicine complementari e discipline del benessere e nasce dall’impegno particolare della Regione Toscana nell’ambito di queste discipline. La Regione ha avviato negli ultimi anni un processo di integrazione delle medicine complementari all’interno del Sistema sanitario regionale, il più importante nel panorama italiano.

Le discipline del benessere e bio-naturali riconosciute fino a questo momento sono: craniosacrale, naturopatia, pranopratica, riflessologia, shiatsu, esercizi di lunga vita taiji-qi gong, tuina, suoni musica e benessere, yoga, osteopatia, metodo Feldenkrais.

A seguito delle iniziative legislative degli ultimi anni si è reso necessario valutare l’impatto delle medicine complementari nella popolazione generale. Nel 2009, quindi, su invito della Commissione regionale di bioetica – Gruppo di studio medicine complementari – l’Agenzia regionale di sanità della Toscana (ARS) ha svolto un’indagine allo scopo di identificare i bisogni, le conoscenze, il grado di soddisfazione dei cittadini toscani (o di alcune particolari sottopopolazioni) in materia di medicine complementari, nonché a fare chiarezza sul “sommerso”, vale a dire le pratiche complementari già adottate e non ufficialmente dichiarate da cittadini e operatori.