Collana dei Documenti ARS, n. 63Lo scopo di questo Documento ARS è di riunire le principali informazioni riguardanti la salute mentale in Toscana, al fine di fornire un quadro d’insieme non solo sulle principali patologie presenti sul nostro territorio, ma anche sui trattamenti e sulle prestazioni erogate ai cittadini.

A tal fine sono analizzati gli accessi ai servizi dei Dipartimenti di salute mentale (DSM) fornendo una caratterizzazione degli utenti e delle principali modalità di presa in carico attraverso l’elaborazione dei dati (2010) del Sistema informativo regionale sulla salute mentale (SIRSM).

È inoltre affrontato il tema dei ricoveri ospedalieri grazie all’elaborazione dei dati forniti dalle Schede di dimissione ospedaliera (SDO) relative al 2010.

È trattato il tema dell’utilizzo dei farmaci antidepressivi. Come è noto, la Toscana detiene, a livello nazionale, il primato di maggior utilizzatrice, con un consumo di farmaci antidepressivi (espressi in Dosi definite giornaliere/1.000 ab.), per l’anno 2010.

Nella pubblicazione è inoltre affrontato il tema specifico del suicidio (2010), per il quale in Toscana abbiamo assistito ad una progressiva diminuzione rimanendo, tuttavia, su valori lievemente superiori rispetto al dato nazionale (6,3 vs. 7,0).

Il Documento riporta anche i risultati aggiornati al 2011 del livello di distress psicologico vissuto dai giovani toscani di età compresa fra i 14 e i 19 anni. Tali informazioni sono tratte dallo studio dell’ARS “Epidemiologia dei determinanti dell’infortunistica stradale in Toscana – EDIT”.

Viene infine presentata una panoramica sul personale impiegato nei Servizi di salute mentale della Toscana e della spesa dedicata a questo tema.

Immagine copertina Collana dei Documenti ARS, n. 62Nel 2006, con la deliberazione n. 207 del 27 marzo, veniva approvato il Protocollo per la sperimentazione del modello toscano di assistenza della persona con demenza che, recependo le direttive del Piano sanitario regionale 1999-2001, si poneva come obiettivo il miglioramento della qualità di vita e di assistenza delle persone con demenza e delle loro famiglie.

Gli obiettivi specifici del progetto includevano la valutazione di varie forme di interventi, con particolare riferimento a quelli di Assistenza domiciliare integrata e Centri diurni dedicati. Nell’ambito di questa sperimentazione veniva affidato all’Agenzia regionale di sanità della Toscana il compito di costituire un osservatorio epidemiologico regionale delle demenze i cui obiettivi principali riguardavano:
  • la produzione di una stima del numero di persone residenti in Toscana affette da demenza, per tipologia di demenza, livello di gravità e di disabilità;
  • definizione di ampie liste nominative di persone residenti in Toscana affette da demenza, utilizzabili per studi di epidemiologia classica e dei servizi;
  • valutazione del livello di utilizzazione dei servizi diagnostico-terapeutici (attività specialistiche, servizi ambulatoriali e ospedalieri);
  • valutazione consumo farmaceutico, con particolare riferimento agli anticolinesterasici ed agli antipsicotici atipici;
  • valutazione livello di copertura del bisogno assistenziale da parte dei servizi sociosanitari e socioassistenziali (domiciliare, semiresidenziale e residenziale,
  • assistenza indiretta);
  • valutazione quantitativa e qualitativa del ricorso all’assistenza informale (badanti);
  • studio dei determinanti del ricorso alle diverse modalità di assistenza;
  • sviluppo e ampliamento della coorte di persone affette da demenza già studiata nel progetto sperimentale utilizzabile per studi di epidemiologia classica e dei servizi.
In questa pubblicazione sono sintetizzate in modo sistematico tutte le informazioni sull’epidemiologia della demenza e dell’assistenza ai pazienti con demenza che l’ARS ha raccolto e/o prodotto nel corso dell’attività dell’osservatorio regionale, mettendo in evidenza punti di forza e criticità riscontrate nel monitoraggio di questo particolare ambito di sanità pubblica.
Immagine copertina Collana dei Documenti ARS, n. 61La fase pilota del progetto per l’assistenza continua alla persona non autosufficiente, avviata con la deliberazione di Giunta regionale n. 1023/2007, ha permesso di sperimentare sul territorio della Regione Toscana un nuovo percorso distrettuale per la presa in carico della persona non autosufficiente – dalla segnalazione del bisogno alla
prima lettura del bisogno, alla valutazione multidimensionale del “bisogno complesso”, alla progettazione dell’assistenza anche sulla base dell’indice di gravità del bisogno – definitivamente approvato con la deliberazione di Giunta regionale n. 370/2010.

L’obiettivo di questa pubblicazione è descrivere il percorso di presa in carico effettuato dagli anziani che hanno segnalato un bisogno socio-sanitario e che sono stati valutati dalle Unità di valutazione multidisciplinari nel periodo tra l’avvio della fase pilota e la definitiva approvazione del progetto.

A tal fine, sono stati utilizzati i dati valutativi e progettuali degli anziani che hanno segnalato un bisogno assistenziale nel periodo tra gennaio 2008 e dicembre 2009. I dati sono stati registrati dalle Zone-distretto della Regione su di un applicativo web messo a disposizione dall’Agenzia regionale di sanità della Toscana.
Immagine copertina Collana dei Documenti ARS, n. 60Trauma, lipotimia, dolore addominale e annegamento sono le principali cause di incidente balneare in Toscana, mentre l’arresto cardio-circolatorio e l’annegamento sono quelle che causano le conseguenze peggiori. Sono alcuni dei dati presentati in questo rapporto, con il quale l’ARS presenta un set di dati innovativo nel panorama nazionale e indaga un ambito ancora poco esplorato e dibattuto.


La mancanza di una fonte ufficiale di raccolta dati per l'infortunistica balneare è stata colmata dal sistema di monitoraggio, attivato alcuni anni fa dalla Regione Toscana,che raccoglie i dati delle Centrali operative del 118 delle cinque ASL costiere (Viareggio, Grosseto, Massa e Carrara, Livorno e Pisa), e dai dati relativi al flusso di Pronto soccorso attivo in Toscana dal 2009, in collegamento con i dati delle Schede di dimissione ospedaliera e del Registro di mortalità regionale.