HIV e AIDS: i numeri in Italia, in Europa e nel mondo

In Italia: infezioni da HIV pressoché stabili, in flessione il numero dei decessi per AIDS.


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In Italia: infezioni da HIV pressoché stabili, in flessione il numero dei decessi per AIDS

Il Notiziario dell’Istituto superiore di sanità appena pubblicato, riporta i dati aggiornati al 2012 sulle nuove diagnosi di infezione da HIV e sui casi di AIDS registrati in Italia.
In tutte le regioni italiane è stata attivata la sorveglianza delle nuove diagnosi di infezione da HIV. Sono state 3.853 nel 2012, con un tasso di incidenza di 6,5 ogni 100 mila residenti, senza variazioni significative rispetto agli anni precedenti. Lombardia, Provincia Autonoma di Trento e Lazio, le regioni con l’incidenza più alta.
 
Il 79,0% dei sieropositivi è uomo, con età media alla diagnosi di 38 anni (36 anni per le femmine).
Il 26% delle persone diagnosticate come HIV positive è di nazionalità straniera: l’incidenza per 100.000 è di 5,0 nuovi casi tra gli italiani residenti e di 22,3 nuovi casi tra gli stranieri residenti.
La maggioranza delle nuove diagnosi di infezione da HIV è attribuibile a rapporti sessuali non protetti, che costituiscono l’80,7% di tutte le segnalazioni (rapporti eterosessuali 42,7% e omosessuali, maschi che fanno sesso con maschi 38,0%).

Il 37,5% delle persone con una nuova diagnosi di infezione da HIV presenta un quadro immunologico compromesso (numero di linfociti CD4 inferiore a 200 cell/μL) e il 55,8% un numero inferiore a 350 cell/μL.
Poco meno di un quarto delle persone con una nuova diagnosi di infezione da HIV ha eseguito il test HIV per la presenza di sintomi HIV-correlati, il 16,5% in seguito a un comportamento a rischio non specificato e il 15,0% in seguito a rapporti sessuali non protetti.

Dall’inizio dell’epidemia, nel 1982, a oggi sono stati segnalati quasi 65 mila casi di AIDS, di cui circa 42 mila deceduti.
Nel 2012, l’incidenza di AIDS è stata 1,7 per 100 mila residenti. L’incidenza e il numero di decessi per anno continuano però a diminuire, principalmente per effetto delle terapie antiretrovirali combinate (introdotte nel nostro Paese nel 1996).
Si è ridotta nel tempo la proporzione di persone che alla diagnosi di AIDS presentano un’infezione fungina, mentre è aumentata la quota di pazienti con un’infezione virale.

Nel 2012, poco più di un quarto delle persone diagnosticate con AIDS ha eseguito una terapia antiretrovirale prima della diagnosi, perché consapevole della propria sieropositività. Tra il 2006 e il 2012 è aumentata infatti la proporzione delle persone che arrivano allo stadio di AIDS conclamato ignorando la propria sieropositività. Nel 2012 si osserva un 67,9% di pazienti con diagnosi di sieropositività vicina (meno di 6 mesi) alla diagnosi di AIDS.

In Europa: Ucraina ed Estonia presentano i tassi più elevati di diagnosi di HIV
Dal rapporto ECDC emerge che il numero di persone che vivono con HIV in Europa è in aumento: nel 2012 sono state segnalate 131.202 diagnosi nella Regione europea dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), 10 mila in più (8%) rispetto al 2011. Di queste nuove infezioni 29 mila riguardano i paesi dell’Unione europea (UE) e dello Spazio economico europeo (SEE). I dati di sorveglianza indicano un tasso complessivo di 7,8 diagnosi per 100 mila abitanti per la Regione europea dell'OMS e 5,8 per 100 mila nei paesi UE/SEE. I tassi più elevati si sono registrati in Ucraina (37,0) ed Estonia (23,5).

La modalità di trasmissione del virus varia per area geografica: la modalità di trasmissione eterosessuale è quella principale in tutta la regione europea dell’OMS, quella omosessuale tra gli uomini è la più frequente nella UE/SEE, mentre la trasmissione attraverso iniezione di droga rimane consistente nella parte orientale della Regione.
In diminuzione il numero di nuovi casi di AIDS in Europa: erano 12.940 (1,9 per 100.000 abitanti) nel 2004, sono 4.313 (0,8 per 100.000 abitanti) nel 2012.

Nel mondo: drastica riduzione delle infezioni nei bambini
Dal rapporto dell’Unaids, l'agenzia Onu per la lotta contro la malattia, emerge che circa 35 milioni di persone vivono con HIV nel mondo nel 2012: in aumento rispetto agli anni precedenti. Un numero sempre maggiore di persone vivono infatti più a lungo grazie alla terapia antiretrovirale: sono circa 9,7 milioni coloro che hanno ricevuto terapia antiretrovirale nei paesi a basso e medio reddito nel 2012.

In calo le nuove infezioni: ci sono stati 2,3 milioni di nuove infezioni da HIV a livello globale, con una diminuzione del 33% rispetto al 2001 quando le nuove infezioni erano circa 3,4 milioni. Una riduzione che nei bambini è stata drastica fino ad arrivare a 260 mila infezioni: -53% in undici anni.
Allo stesso tempo, i decessi collegati all'AIDS nel 2012 sono stati 1,6 milioni, con un calo del 30% rispetto al picco del 2005.