Per rispondere agli indirizzi ricevuti, il
programma di attività 2019-2021 dell'ARS dovrà continuare a svilupparsi, così come già stabilito nel 2018, secondo due direttrici:
- la prima Area denominata Monitoraggio e valutazione dello stato di salute della popolazione toscana, dei determinanti sanitari e degli esiti delle cure
- la seconda Area denominata Monitoraggio e valutazione dei modelli innovativi introdotti con la riforma del SSR o comunque di rilevanti linee d’innovazione in ambito socio-sanitario toscano
Il Piano di Attività 2019, con proiezione 2020-2021, elenca per ciascuna Area le varie attività previste e, per ogni attività, le singole azioni che ne costituiscono il livello operativo. Per ogni azione è riportato il tema che s’intende trattare, nonché il soggetto proponente e gli eventuali soggetti coinvolti.
Da segnalare alcuni nuovi e rilevanti argomenti, quali:
- le diseguaglianze di salute, con la titolarità della gestione dello Studio longitudinale toscano e studio di prevalenza del disturbo di salute mentale in Toscana
- l’innovazione nella valutazione dell'assistenza ai malati cronici e delle reti cliniche integrate territorio–ospedale, integrando i dati amministrativi con quelli clinici, ad iniziare dai dati di laboratorio, con il calcolo di whole systems measures, e l’utilizzo di tecniche di machine learning
- il completamento della raccolta di indicatori di struttura ed elementi organizzativi da poter mettere in relazione a monitoraggio di esito e soddisfacimento dei livelli essenziali di assistenza (NSG/LEA)
- l’approfondimento di nuove tematiche nell’ambito delle minacce di natura infettivologica (antimicrobico-resistenza, infezioni correlate all’assistenza e percorso della sepsi)
Quest’anno introduciamo inoltre una
novità nel Piano: la presenza di una
terza e di una
quarta Area, che non derivano da indirizzi specificamente ricevuti, ma che illustrano importanti attività dell’Agenzia.
La
terza Area è quella definiamo
Area della gestione, sviluppo ed innovazione degli strumenti tecnologici e di comunicazione e dell'organizzazione dei processi aziendali: in quest’area sono riportate le attività che l'ARS mette in atto per la gestione dell’infrastruttura e l’innovazione dei processi di supporto alle attività di ricerca. Molte delle azioni elencate rappresentano, a loro volta e nel loro specifico ambito, impegni di ricerca e sviluppo per l’Agenzia per mettere a punto gli strumenti necessari per la produzione di quanto riportato nelle aree 1 e 2.
La
quarta Area denominata
Area della partecipazione dell'ARS a progetti di ricerca in ambito regionale nasce da una contingenza significativa che si è presentata nel secondo semestre 2018 quando, con il Bando Ricerca e Salute della Regione Toscana (Decreto n. 15397 del 26/09/2018) per progetti di ricerca e sviluppo mirati al sostegno ai processi di innovazione clinica e organizzativa del Servizio Sanitario Regionale, la Regione ha deciso di rafforzare e valorizzare la ricerca, incoraggiando la collaborazione scientifica fra enti di ricerca toscani e il Servizio sanitario e promuovendo anche la collaborazione con gruppi di ricerca nazionali e internazionali con il fine di garantire una risposta di qualità ai bisogni dei cittadini, sia in termini di risultati di salute che di sostenibilità per il sistema. L'ARS, come previsto dal Bando, ha svolto attività di consulenza scientifica, quando richiesta, ai ricercatori che intendevano proporre loro progetti. Per molti di essi ha inoltre messo a disposizione il proprio patrimonio di competenze, utili per una migliore realizzazione delle attività progettuali e dei risultati attesi. Tali progetti riguardano tre ambiti di ricerca:
- medicina di precisione e personalizzata
- nuovi modelli organizzativi e/o gestionali per il miglioramento dell'assistenza, diagnosi e cura, riabilitazione nel SSR
- ricerca in ambito oncologico
In quest’Area sono elencati i
progetti cui ARS parteciperà, se selezionati dalla commissione giudicante, in quanto considerati coerenti con i fini istituzionali dell’Agenzia e compatibili con le risorse disponibili e soprattutto nella convinzione che per essere consulenti all’altezza della complessità e delle dinamicità dei fenomeni che siamo chiamati ad osservare occorre partecipare al mondo della ricerca e lavorare con coloro che in quell’ambito operano.