Lo stato di salute dei detenuti degli istituti penitenziari di 6 regioni italiane: un modello sperimentale di monitoraggio dello stato di salute e di prevenzione dei tentativi suicidari


18/6/2013
immagine Lo stato di salute dei detenuti degli istituti penitenziari di 6 regioni italianeObiettivi del progetto
Il progetto intende attivare un sistema epidemiologico di rilevazionedelle condizioni di salute (e del trattamento farmacologico ad esse associato) della popolazione detenuta favorendo il processo di adeguamento previsto dal decreto del Presidente del consiglio dei ministri entrato in vigore nell’aprile 2008. Si propone, inoltre, di svolgere un’attenta valutazione del rischio suicidario, sperimentando azioni preventive in alcuni istituti penitenziari delle regioni partecipanti.

Contesto
Nonostante la popolazione detenuta abbia un’età media più bassa, si rileva una prevalenza nettamente superiore di patologie croniche, psichiatriche e infettive rispetto alla popolazione generale. In Italia, oltre il 21,5% dei detenuti risulta tossicodipendente (2,1% popolazione generale), il 9,9% è affetto da depressione (3,0% della popolazione ne ha sofferto nell’ultimo anno), il 6,6% ha una patologia infettiva, escluso l’HIV (1,1% popolazione generale), mentre il 2,8% è HIV positivo rispetto allo 0,2% riscontrato nella popolazione generale. Che il disturbo psichiatrico rappresenti un tema centrale lo conferma anche l’elevato numero di suicidi che costituiscono una delle principali cause di morte in questa popolazione (8,5 per 10.000 detenuti vs. 0,7 rilevato in Italia). A questo si aggiungono gli atti di autolesionismo (10,6% detenuti) e i tentati suicidi (1,9% detenuti)

Ente finanziatore
Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) – Ministero della salute.

Istituzione leader
Agenzia regionale di sanità della Toscana

Partecipanti
Regione Toscana, Regione Lazio, Regione Umbria, Regione Veneto, Regione Liguria, Az. Usl Salerno

Ruolo dell'ARS
L'ARS ha il compito di:
  • identificare i campi clinici da inserire all’interno dello strumento informatico previsto per la rilevazione
  • formare, presso tutte le Regioni aderenti, il personale individuato per la rilevazione
  • seguire la rilevazione in Toscana
  • aggiornare la letteratura scientifica sul tema della prevenzione del suicidio nelle persone detenute con particolare riferimento all’identificazione di strumenti per lo screening di primo ingresso
  • effettuare l’analisi dei dati

Responsabile scientifico per l'ARS
Fabio Voller

Durata
2 anni

Stato del progetto
Avviato nell’ottobre 2012:
  • sono stati individuati i campi da inserire nella scheda di rilevazione che in questo momento è in fase di costruzione
  • ha avuto inizio il coinvolgimento del personale sanitario presente nelle strutture detentive delle diverse regioni coinvolte
  • sono al vaglio dei professionisti alcuni strumenti di screening specifici per l’individuazione precoce del rischio suicidario

Bibliografia