14/3/2012
CORRIERE DI SIENA 14 marzo 2012 pag. 17
Geotermia. Certe patologie non possono essere ricollegate agli stili di vita delle persone
AMIATA - Alla numerosa letteratura scientifica e agli interventi di studiosi e medici sul tema
geotermia e salute, alla conferenza di Medicina democratica del febbraio scorso si è aggiunto l'intervento dell'epidemiologo
Valerio Gennaro dell'Istituto Tumori di Genova "che ha presentato - si legge nel comunicato inviato di
Sos geotermia - Coordinamento dei Movimenti Amiatini - una relazione che conferma la realtà preoccupante segnalata dallo studio sulla salute delle popolazioni residenti nei comuni geotermici dell'Amiata. Chi sente parlare di geotermia associa questo tipo di energia a qualcosa di ecologico, rinnovabile e pulito. In Toscana si assiste invece a emissioni di arsenico, acido solfidrico, antimonio, boro, mercurio, ecc. con conseguenze negative per l'economia, l'ambiente e la salute umana".
Medicina democratica contesta le conclusioni dello studio dell'
Agenzia Regionale Salute della regione Toscana (Ars) del 2010 secondo cui la maggiore
incidenza dei tumori sull' Amiata, che lo stesso studio è costretto ad ammettere come significativa, è dovuta agli stili di vita. Dice infatti: "La letteratura scientifica internazionale dimostra che lo stile di
vita influenza in modo chiaro la mortalità e l'incidenza delle patologie cardiovascolari, patologie che invece nella zona geotermica sud sono in netto calo". Le cause dell'aumento dei
tumori, 14 casi di decessi più della media all'anno, sono allora dovute ad 'altro. L'arsenico è certamente un cancerogeno accertato e l'attuale limite di 10 microgrammi/litro è ritenuto un compromesso anche dall'Organizzazione mondiale della sanità che ritiene che la soglia debba tendere allo zero. In Amiata, fino al recente stop alle deroghe dell'Europa all'Italia, abbiamo consumato acque potabili con valori anche superiori a 10".
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Ambiente e salute