La trasparenza è servita


15/12/2014
SOLE 24 ORE SANITA' TOSCANA 9-15 dicembre 2014
Obiettivo: diffondere una cultura professionale contro la corruzione
Un patto per l’integrità tra Regione Toscana e Ordine dei medici

La tutela della salute deve essere preservata da ogni forma di opacità e illegalità. Secondo Eurobarometer (2013) la media europea di percezione d’illegalità “diffusa” da parte dei cittadini è del 75%e sale in Italia al 97%. La percezione sulla diffusione della corruzione a livello internazionale, e in particolare in ambito sanitario, può trovare un riscontro nelle stime dei costi che produce. Per quanto la corruzione sia un fenomeno tendenzialmente invisibile, il peso dell’illegalità nel settore della tutela della salute, oscillerebbe fra il 5% e il 10% della spesa sostenuta dai programmi Medicare e Medicaid negli Usa e costituirebbe in Europa il 5,6% del budget per la sanità (www.ehfcn.org).

In Italia, la legge 190/2012 offre l’opportunità anche alle Aziende sanitarie di costruire strumenti efficaci per la legalità e la prevenzione della corruzione. La sfida vincente è non limitarsi al mero adempimento burocraticoma diffondere la cultura dell’integrità, monitorare i rischi d’illegalità, valorizzare chi quotidianamente lavora per offrire servizi di qualità. La cultura professionale di chi opera in sanità incorpora la competenza che, a sua volta, incorpora l’etica professionale. L’etica non è un freno per le competenze ma uno strumento potente per indirizzarne l’uso e metterle al servizio della collettività, per vivere e convivere in modo compiuto la propria utilità.

È necessario e urgente che le istituzioni collaborino e costruiscano alleanze affinché, nell’adempiere ai doveri imposti dalla legge, siano diffusi e condivisi indirizzi in grado di orientare i comportamenti professionali verso le buone pratiche e la trasparenza dei rapporti, vigilando su eventuali infrazioni delle norme giuridiche e deontologiche e disincentivando le prassi che più espongono a rischi di conflitti d’interesse, per la tutela del bene del paziente e della collettività.
Con questa visione e per questi scopi Regione Toscana e Federazione regionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri sono prossimi a firmare un “patto per l’integrità” che ha per fine la “promozione di azioni comuni di responsabilizzazione nei confronti del conflitto d’interesse in sanità e di contrasto ai comportamenti scorretti”.

Il reciproco impegno consiste nel diffondere e promuovere l’adesione ai principi del Patto, per improntare a essi i comportamenti quotidiani individuali e d’azienda, le relazioni con e tra i medici dipendenti, ospedalieri e universitari, le altre professioni coinvolte nell’assistenza e nella filiera della selezione e dell’acquisto di beni e servizi, le relazioni con le associazioni, gli enti, le aziende e le società, sia pubbliche sia private, e ciascun cittadino che entri in contatto con il servizio sanitario.

Consapevoli che i professionisti sanitari operano in un mondo nel quale gli interessi economici sono di enorme portata e che ciò può costituire un rischio di comportamenti eticamente riprovevoli quando non di reati penali, Regione Toscana e Federazione Toscana degli Ordini dei medici sosterranno la crescita di una rete strutturata di aziende sanitarie, istituzioni locali, ordini e collegi professionali, per avere strumenti, metodologie e soluzioni indispensabili a disegnare politiche efficaci di prevenzione della corruzione.

La reputazione del sistema sanitario e delle persone che ci lavorano è un bene collettivo e un potente fattore di coesione sociale, uno strumento non secondario per contrastare il tendenziale aumento delle disuguaglianze in atto nella nostra società; minarlo è un grande pericolo, essere capaci di difenderlo, con un approccio tenace, un taglio positivo e un perimetro ampio di costruzione di reti sociali, un dovere.

Valtere Giovannini, Andrea Vannucci