SOLE 24 ORE SANITA TOSCANA 5 dicembre 2013 pag. 2
Meno fumo, alcol e alimentazione più corretta, ma poco movimento
Le giovani hanno anche un'istruzione maggiore - I figli riducono l'occupazione
Le
diversità di genere sono evidenti fin dal profilo demografico toscano. Il genere rappresenta una variabile cruciale per comprendere gli aspetti legati a istruzione, lavoro e autonomia economica. Nel 2011, in Toscana, l'incidenza delle giovani donne con titolo di studio universitario ha raggiunto il 13%, contro il 6% degli uomini coetanei, mentre oltre i 30 anni di età le differenze si stemperano. Cicli biologici naturali, quali l'esperienza dell a maternità, e aspetti socioculturali delineano nella donna ruoli spesso mal conciliabili con la crescita professionale.
Nel 2011 il tasso di
occupazione delle toscane di 25-49 anni risulta più elevato nelle donne senza figli (79,3%) e decresce all'aumentare del numero di figli, anche se le laureate con figli tendono a uscire meno dal mercato del lavoro. Sulle dinamiche occupazionali influiscono le responsabilità legate alla cura della casa e della famiglia, ancora oggi una prerogativa femminile. Gli
stili di vita, scelte individuali ma fortemente condizionate dal contesto ambientale e sociale, sono i fattori principali a incidere sulla frequenza di malattia. Gli uomini hanno già sperimentato diffusamente l'abitudine al fumo nel passato e, negli anni, se ne stanno allontanando: in Toscana, dal 1980, la prevalenza di fumatori si è quasi dimezzata, dal 51,7% al 27,9% nel 2011. Il genere femminile, in linea con l'emancipazione sociale, si è avvicinato al consumo in tempi più recenti e ha raggiunto una prevalenza sostanzialmente stabile, il 19,5% nel 2011 in Toscana. Le donne rimangono comunque meno spesso fumatrici. Negli adolescenti, le differenze di genere sono minori, e l'abitudine al fumo è di poco superiore nelle ragazze (25,7%) rispetto ai ragazzi (22,6%). Bere alcolici fuori pasto è più tipico degli uomini, così come le "abbuffate" di alcol in un'unica occasione (binge drinking, 7,8% nei maschi e 3,1% nelle femmine). I bevitori a rischio per quantità quotidiana di alcol assunta non hanno differenze rilevanti nei due generi. La più alta sensibilità fisiologica all'alcol, la maggiore disapprovazione sociale, il rischio di aggressioni condizionano nella donna il consumo eccessivo della sostanza.
In Toscana, il
profilo alimentare nel genere femminile è orientato verso un maggior consumo di frutta, verdura e latte, mentre negli uomini più ricco di salumi e carne. Le donne tipicamente tendono a compiere scelte alimentari più sane, associandole al concetto di buona forma fisica e di controllo del peso. Non altrettanto attente risultano, tuttavia, al movimento fisico. Il genere femminile è più sedentario: nel 2011, in Toscana, non praticano alcuna attività fisica il 40,7% delle donne e il 32% degli uomini. Complessivamente, le donne assumono comportamenti più virtuosi per quanto riguarda il fumo, l'alcol e l'alimentazione, mentre sono meno inclini alla pratica dell'attività fisica. Dall' adolescenza iniziano a rendersi evidenti i tratti distintivi che caratterizzeranno il peso corporeo nell'età adulta: una maggiore diffusione del sovrappeso nei maschi e del sottopeso nelle femmine.
Fabio Voller, Nadia Olimpi - Agenzia regionale di Sanità della Toscana
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