11/5/2013
CORRIERE MAREMMA 11 maggio 2013 pag. 13
GROSSETO "La firma del Protocollo con Enel non rappresenta una scelta discrezionale, ma una necessità, direi quasi un vincolo, derivante dagli obiettivi di burden-scharing dell'Unione Europa e del governo italiano che hanno indicato, per la Toscana, l'obiettivo di produrre, entro il 2020, ben il 16,5% dell'elettricità con fonti rinnovabili (siano appena al 9,5%). Pertanto, nei sette anni che ci restano, dobbiamo fare ancora molta strada per arrivare in tempo utile al traguardo, evitando così multe e sanzioni".
E' questo uno dei passaggi iniziali della lettera che, alla vigilia della manifestazione prevista per oggi ad Arcidosso, il presidente della Regione Enrico Rossi ha inviato al Comitato Ambiente Amiata, in risposta a un recente messaggio del Comitato stesso.
"Il protocollo con Enel - prosegue il presidente - non prevede nuovi impianti per la produzione elettrica da energia geotermica ad alta entalpia, ma ne limita l'uso a quelli già autorizzati. L'obiettivo che ci proponiamo è invece di impiegare il calore geotermico e l'elettricità che lo stesso genera per attrarre nuove imprese. Zone come quelle dell'Amiata e di Larderello, grazie proprio alla geotermia, presentano interessanti potenzialità per imprese e investitori.
Lo scopo del protocollo è proprio quello di impegnare Enel nella valorizzazione di queste potenzialità per trasformarle in progetti e iniziative di sviluppo sostenibile, capaci di attrarre nuovi investimenti. In modo da creare nuova occupazione ed evitare il ri schio di una progressiva marginalizzazione e abbandono dei territori". Dunque nessuna "svendita" dell'Amiata, ma neanche nessun immobilismo a tutela delle rendite esistenti. "Pensiamo a centrali più piccole e funzionanti con il ciclo binario e pensiamo anche all'impiego della bassa entalpia ed ai teleriscaldamenti, per favorire un uso intelligente ed efficace del calore della terra".
Scarica il
pdf dell'articolo