21/3/2014
COMUNICATO STAMPA - 21/03/2014
Tra i più longevi d'Italia, gli ultra65enni in Toscana sono piuttosto soddisfatti della propria vita e della propria salute. Il 42% risulta in buone condizioni di salute (mentre il 23% è in buone condizioni ma a rischio) e oltre 1 anziano su 2 (55%) non ha problemi a svolgere le normali attività della vita quotidiana.Questi alcuni dati emersi dall'indagine 2012-2013 della sorveglianza
PASSI d'Argento, a cui la Toscana (Direzione generale salute e Agenzia regionale di sanità) ha partecipato con 8 Società della salute/Zone distretto (Apuane, Lunigiana, Pistoiese, Pratese, Valdinievole, Amiata grossetana, Colline dell'Albegna, Grossetana) e 3 Asl (7 di Siena, 8 di Arezzo, 11 di Empoli).
«Sono tanti e di diverso tipo i fattori che contribuiscono alla buone condizioni di salute dei anziani toscani - è il commento dell'assessore al diritto alla salute
Luigi Marroni - Ma sicuramente una buona parte del merito va alla nostra sanità. Penso per esempio alla medicina di iniziativa, alla capillarità dell'assistenza sul territorio, all'AFA, l'attività fisica adattata rivolta proprio agli anziani e a persone con patologie. Tutte azioni che contribuiscono ad allungare la vita e migliorare la salute dei nostri anziani».
«La buona salute degli anziani toscani è certamente un dato positivo – spiega la vicepresidente con delega al welfare Stefania Saccardi - ma è necessario concentrarsi su quel 23% in buone condizioni, ma a rischio, e costruire una rete di protezione che eviti che questa fetta della popolazione toscana anziana entri nella rete di protezione socio-sanitaria. Con l'allungamento della vita aumentano anche le problematiche relative alla non autosufficienza, con ricadute economiche rilevanti sul sistema socio-sanitario. Diventa perciò fondamentale - conclude - aumentare l'attenzione alla fase di prevenzione, combattere una delle malattie peggiori, la solitudine, e tutte le cause di rischio.»
PASSI (acronimo di Progressi delle Aziende sanitarie per la salute in Italia) d'Argento è un sistema di sorveglianza nazionale che fornisce, dal 2009, informazioni tempestive e confrontabili tra le regioni italiane sullo stato di salute e l'
invecchiamento attivo delle persone con 65 anni e più, anche per monitorare gli interventi messi in atto e promuovere azioni e strategie d'intervento efficaci all'interno della programmazione socio-sanitaria. I risultati dell'indagine 2012-2013 in Toscana, a cui hanno partecipato
oltre 3.000 anziani, sono adesso disponibili nel
report regionale. I dati toscani sono confrontati anche con quelli del pool nazionale di ASL che hanno partecipato all'indagine generale (116 ASL di 18 regioni e 1 provincia autonoma, per un totale di oltre 24mila interviste). Il report toscano, realizzato dall'ARS, indaga principalmente 4 aspetti:
Benessere e indipendenzaIn Toscana gli anziani sono piuttosto
soddisfatti della propria vita (78%)
e della propria salute (82%), ma il 56% di loro arriva a fine mese con difficoltà (45% con qualche difficoltà, 11% con molte difficoltà), soprattutto i più anziani e le donne. Chi dichiara di arrivare a fine mese molto/abbastanza facilmente (44%) ha in genere una scolarità più alta. Il 16% degli anziani non riesce a svolgere da solo almeno una delle
attività di base della vita quotidiana (lavarsi, andare in bagno, vestirsi, spostarsi in casa, alimentarsi, essere continente), mentre il 35% - pur autonomo nelle attività di base - ha bisogno di aiuto in almeno 2 delle
attività più complesse (usare il telefono, prendere le medicine, fare la spesa o delle compere, cucinare o riscaldare i pasti, prendersi cura della casa, fare il bucato, spostarsi fuori casa con mezzi pubblici o con la propria auto, pagare conti o bollette). A livello generale, i dati toscani sono in linea con quelli nazionali, anche se gli anziani in Toscana vivono meno da soli (17% vs 21%) e si dichiarano mediamente più soddisfatti della propria vita (molto o abbastanza soddisfatti: 78% vs 74%).
Fattori di rischio, condizioni di salute e cureQuanto agli
stili di vita, gli anziani toscani hanno un quadro simile al resto d'Italia: sono obesi o in sovrappeso 6 anziani su 10, quasi 2 su 10 consumano più di 1 bicchiere di alcolici al giorno (dose massima dopo i 65 anni per non essere considerati bevitori a rischio), ma meno di 1 su 10 fuma. Solo 1 anziano su 10 in Toscana consuma le 5 o più porzioni di frutta e verdura al giorno consigliate dall'OMS, ma rispetto al dato nazionale è più basso anche il numero di coloro che ne consumano meno di 3 porzioni.
Riguardo alle
malattie croniche, il 12% degli anziani (poco più di un anziano su 10) ne ha 3 o più. Le più diffuse sono le malattie respiratorie (23%), quelle del cuore (20%) e il diabete (20%).
Per quanto riguarda invece i
fattori di rischio (cioè le condizioni il cui mancato trattamento può facilitare il peggioramento delle condizioni di salute e/o funzionali), gli anziani in Toscana presentano una situazione migliore del resto d'Italia per problemi di masticazione (12% vs 15%), ipertensione (56% vs 60%) e cadute negli ultimi 30 giorni (9% vs 11%). Anche le limitazioni nella vista (che affliggono in Toscana il 12% degli anziani) e nell'udito (15%) sono lievemente inferiori al dato di pool nazionale.
E' peggiore invece la situazione quanto al rischio di
isolamento sociale e la
disponibilità di aiuto nella vita quotidiana: sono il 24% gli anziani in Toscana a rischio di isolamento (vs il 20% nel pool nazionale) e il 47% quelli che ricevono aiuto nelle attività quotidiane (vs il 51%).
Per quanto riguarda la
prevenzione e il
monitoraggio delle cure, gli anziani toscani che assumono 4 o più farmaci contemporaneamente sono il 35%, dato nettamente inferiore alla media nazionale del 45%. I toscani si dichiarano anche meglio informati su come difendersi dalle ondate di calore (74% in Toscana vs 67% nel pool nazionale). In linea invece i dati sulla vaccinazione antinfluenzale.
Partecipazione attiva degli anziani alla vita sociale: gli anziani come "risorsa"Per la prima volta, PASSI d'Argento "misura" il contributo che le persone con 65 anni e più offrono alla società, fornendo sostegno all'interno del proprio contesto familiare e della comunità. Rispetto all'Italia, in Toscana è tuttora più ridotta la
capacità degli anziani di essere risorsa per la famiglia e la comunità (26% vs 30%) e la
partecipazione degli anziani ad attività sociali (26% vs 29% frequentano circoli ricreativi, parrocchie, sedi di partiti politici e associazioni). Questo dato, in linea con quanto rilevato sul rischio di isolamento sociale e la disponibilità di aiuto nella vita quotidiana, è parzialmente bilanciato dal fatto che in Toscana oltre il 6% degli anziani
ha un lavoro retribuito (vs il 5% del pool nazionale), tenendo anche conto che la nostra popolazione è mediamente composta da una maggior proporzione di over-85 rispetto a molte delle altre realtà partecipanti all'indagine.
Ambiente di vitaI dati raccolti riflettono una situazione mediamente positiva: 7 anziani su 10 in Toscana dichiarano di accedere ai servizi principali (alimentari, Asl, comune, farmacia, medico, supermercati) molto o abbastanza facilmente, in maniera significativamente superiore a quanto rilevato nel pool nazionale. Solo 1 anziano su 10 ha percezioni negative sul senso di sicurezza nell'ambiente di vita, anche se su questi dati pesa la mancanza dei campioni di popolazione delle maggiori aree urbane della regione, come Firenze, Livorno e Pisa.
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rassegna stampa del comunicato Gli anziani in Toscana? Stanno bene, grazie. I risultati dell'indagine PASSI d'Argento
Lucia Zambelli, Agenzia Toscana Notizie
(ha collaborato Barbara Meoni, ufficio stampa Agenzia regionale di sanità)