Osteoporosi, in Toscana quasi 14 mila fratture nel 2011


1/6/2012
immagine press releaseSe ne parla al convegno dell’ARS Toscana del 4 giugno

FIRENZE - In Toscana nel 2011 si sono registrati 13.784 ricoveri per fratture riconducibili verosimilmente ad osteoporosi, con una stima approssimativa di incidenza pari a 4 su 1.000 residenti. L’osteoporosi, caratterizzata da una riduzione della densità minerale ossea responsabile di una maggiore fragilità e quindi una maggiore suscettibilità alle fratture, colpisce di più le donne e in generale gli anziani. E’ una malattia molto diffusa: ne sono affetti il 23% delle donne ultra 40enni ed il 14% degli uomini ultra 60enni in Italia.

Per discutere sulle strategie di prevenzione, la sicurezza dei farmaci ed il costo sociale ed economico dell’osteoporosi e delle sue complicanze, l’Agenzia regionale di sanità organizzerà a Firenze il 4 giugno, presso l’auditorium di S. Apollonia, il convegnoLa gestione del paziente osteoporotico: dai risultati dello studio AIFA-BEST alla pratica clinica”.Prendendo spunto dallo studio BEST, progetto finanziato dall’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) per valutare il profilo beneficio-rischio dei bifosfonati (una classe di farmaci per l’osteoporosi), il convegno dell’ARS vuole essere, in particolare, un momento
di discussione sull’appropriatezza, l’efficacia e la sicurezza dei trattamenti farmacologici per l’osteoporosi oltre che sulle problematiche di gestione clinica dei pazienti ad alto rischio di fratture.

Anche a livello italiano i dati sulle fratture da fragilità non sono confortanti: il 50% delle donne ed il 12,5% degli uomini di età maggiore di 50 anni riporta almeno una frattura da fragilità nel corso della propria vita. In meno di 10 anni (2000-2008), si sono verificate in Italia oltre mezzo milione di fratture femorali negli anziani, responsabili di circa 800 mila
ricoveri e con costi diretti totali per il Sistema sanitario nazionale pari a circa 8,5 miliardi di euro. Nel quadro dell’invecchiamento generalizzato della popolazione si può inoltre stimare che nel 2020 le donne italiane affette da osteoporosi saranno circa 4,7 milioni. Pertanto, l’orientamento – anche a livello internazionale - è quello di cercare di trattare l’osteoporosi in tempo per ridurre il rischio di frattura, piuttosto che dover poi curare e riabilitare le fratture stesse.

In questo contesto, il convegno dell’ARS Toscana approfondirà alcuni aspetti strategici quali le strategie più efficienti per identificare i pazienti a rischio di frattura, il management clinico dei pazienti a rischio di frattura e l’importanza delle banche dati per monitorare in modo efficace i pazienti affetti da osteoporosi.

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