Quasi tutti uomini le 14.416 persone che si sono rivolte ai Servizi nel 2011
Dal 1991 chi accede per abuso di cocaina è passato dall’1% al 14%
SOLE 24 ORE SANITA' TOSCANA 22 luglio 2014
Quali dati emergono e danno informazioni utili rispetto all’
utenza dei servizi per le
tossicodipendenze, cioè a quelle persone che entrano in carico presso un Sert? Anche qui l’Agenzia regionale della Sanità della Toscana dà un quadro completo esponendo nel rapporto le informazioni che si riferiscono all’ultimo anno di rilevazione (2011) e come trend relativamente al periodo 1991-2011.
Gli utenti in carico nel 2011 presso i
41 Sert della Toscana sono in tutto 14.416 (82,5% maschi e 17,5% femmine). Il 16,3% di questi sono nuovi utenti e, tra le aziende sanitarie locali che si collocano al di sopra di questa percentuale, ritroviamo quelle di Siena, con il 28,9%, Firenze, Empoli, Pisa e Pistoia, rispettivamente con il 20,5%, 20,9%, 18,7% e il 17,4%. Massa e Carrara, Viareggio e Livorno, rispettivamente con 7,3%, 10,5% e l’11,8% di nuovi ingressi, rappresentano le Asl con i più bassi valori di incidenza.
Si osserva inoltre, per la Regione Toscana, che il tasso grezzo di prevalenza è di 6 soggetti per 1.000 residenti, tasso che risulta nettamente superiore nei Servizi della azienda di Pisa, con 8 soggetti per 1.000 residenti, seguita da quella di Massa e Carrara, con 7,8 soggetti per 1.000 residenti.
Riportando però la proporzione di 13,1 su 1.000 soggetti eleggibili al trattamento descritta nella Relazione annuale al Parlamento sulle tossicodipendenze la stima del numero di persone con problemi legati all’abuso di droghe in Toscana risulta essere oltre il doppio del totale degli utenti a oggi in carico nei Sert (31.198).
Gli andamenti dei numeri assoluti dei soggetti in carico nei Sert toscani dal 1991 a oggi mostrano un tendenziale aumento dell’utenza totale che è determinato dalla prolungata ritenzione in trattamento nei Sert dei soggetti tossicodipendenti.
Infatti, i numeri relativi alla nuova utenza in 20 anni di rilevazione rimangono sostanzialmente stabili e passano da 2.397 a 2.353 soggetti.
Gli utenti già in carico risultano invece più che raddoppiati (da 4.273 utenti del 1991 a 12.063 del 2011). Nel 2011 risulta che il 72,3% degli utenti siano assuntori di eroina, il 14,1% di cocaina e il 9,7% di cannabis. Negli ultimi 10 anni, si osserva un’importante variazione rispetto alle sostanze d’abuso primario. L’eroina, infatti, dal 1991 a oggi passa dal 91% al 72% circa, mentre l’uso della cocaina e della cannabis aumenta, passando dall’1% al 14% nel primo caso e dal 6% circa al 10% nel secondo.
Per ciò che riguarda invece l’utenza in carico ai Servizi alcologici della Toscana le persone in trattamento per alcoldipendenza - dato del ministero della Salute - a fine 2012 erano 5.183. Tra le Asl che registrano la percentuale più alta di nuovi utenti, troviamo quelle di Empoli e Pistoia (rispettivamente 35,2% e 30,8%); mentre Lucca (16,6%), Arezzo e Firenze (rispettivamente con il 18,7% e 19,4%) rappresentano le Asl con le percentuali più basse.
Potenzialmente - sottolinea il rapporto - sarebbero circa 46.500 gli alcolisti che non stanno seguendo un programma di trattamento presso i Servizi di alcologia territoriali (Sat) toscani.
Gli andamenti temporali dal 1997 a oggi mostrano un aumento degli alcolisti in carico, sia dei nuovi utenti (da 846 a 1.181) sia, in particolar modo, di quelli già in carico (da 1.240 a 4.002). Questo aumento può ricondursi al miglioramento dell’offerta dei servizi di cura e a una loro maggiore visibilità sul territorio. Relativamente alla bevanda d’uso prevalente degli alcolisti, nel 2013, come per gli altri anni, la bevanda maggiormente consumata rimane il vino con una prevalenza del 53,1% (-3 punti percentuali rispetto al precedente anno), seguita dalla birra e dai superalcolici (rispettivamente 20,2% e 10,6%).
Altro dato che aiuta a comprendere il fenomeno e l’incidenza sul sistema sanitario sono gli accessi ai pronto soccorso toscani per cause droga-correlate. Il totale degli accessi per le cause droga-correlate rilevato per l’anno 2013 è pari a 1.308, dato in lieve calo rispetto ai precedenti anni (1.379 nel 2011 e 1.334 nel 2012). Gli accessi per queste cause rappresentano lo 0,13% sul totale degli accessi in tutti gli anni di rilevazione e il 15,3% è esitato in un ricovero ospedaliero.
Facendo una media di tre anni (2011-2013) c’è una maggiore concentrazione di accessi per psicosi da droghe (38,2%), abuso di droghe senza dipendenza (28,4%) e avvelenamento da sostanze psicotrope (18,2%).
La distribuzione per Asl degli accessi registra una maggior prevalenza in quella fiorentina (e peraltro in aumento) con, rispettivamente, il 16,5%, il 22,7% e 24,6% nei tre anni di rilevazione, seguita da quella livornese con rispettivamente 15%, 13% e 12,8%.
Massa e Carrara, Siena e Arezzo risultano invece le Asl con la minor percentuale di accessi droga-correlati, senza importanti variazioni eccetto che per quella di Massa e Carrara, in cui dal 2011 al 2013 si passa dallo 0,4% al 2,7% sul totale regionale.
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