Il profilo della salute e dei servizi sanitari della Toscana - Relazione sanitaria regionale 2003-2005


immagine copertina Relazione sanitaria regionale 2003-2005La Relazione sanitaria continua un percorso, iniziato con il precedente Profilo di salute, finalizzato alla conoscenza delle relazioni più significative degli elementi di rilievo sanitario con quelli del sistema economico produttivo toscano, elaborati dall’Irpet, nonché con le condizioni del nostro ambiente di vita, fornite dall’Arpat.

D’altra parte, in tema di promozione della salute, il modello dinamico è oramai un riferimento condiviso: le cure sanitarie rappresentano solo uno dei fattori capaci di influenzare lo stato di salute. Non è sufficiente investire solo sulla crescita dei servizi sanitari: è necessario intervenire sull’ambiente, sulle condizioni sociali ed economiche,
sugli stili di vita.

Si muore di meno e sempre più in tarda età: la Toscana registra dati di mortalità evitabile, sia nel primo anno di vita sia in età adulta, che la collocano al primo posto in Italia; merito, certo, di una qualità generale della vita che si attesta su valori medio-alti, ma anche di una sensibilità e una attenzione alle politiche di prevenzione, alla qualità delle cure, alla tensione riabilitativa dei servizi del sistema sanitario toscano.
La natalità, dopo la forte diminuzione degli anni ‘90, mostra, sia pure in modo meno evidente, una significativa ripresa; il saldo naturale, differenza tra nascite e decessi, risulta ancora negativo; la popolazione residente in Toscana continua, comunque, ad aumentare per il contributo positivo del movimento migratorio che, pur con differenze interne anche significative, si attesta sul 5,4% del totale della popolazione residente.
Per questi motivi la nostra popolazione continua ad invecchiare; l’indice di vecchiaia ha ormai raggiunto valori tra i più elevati al mondo: negli ultimi anni, per ogni 100 giovani di età inferiore ai quindici anni, vivono in Toscana circa 192 ultrasessantacinquenni; ancorché rappresentino un costo significativo del bilancio sociale, tuttavia gli anziani esprimono un investimento nella speranza del nostro futuro.

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