Le slide sono state presentate in occasione del convegno "Quanto la persona è al centro della sua cura?" - Firenze, 30 novembre 2012.
Alcuni obiettivi
- Ridurre l’impatto del disturbo mentale
- Potenziare il lavoro di rete del sistema di servizi territoriali ed ospedalieri e del non-profit (volontariato, cooperazione,auto-aiuto): reti integrate per la prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione dei disturbi psichici e di quelli neurologici e neuropsicologici in età evolutiva
- Prevenzione e trattamento sono complementari – le attività devono essere coordinate ed integrate. Sviluppare percorsi di Sanità d’iniziativa
- Maggior integrazione tra salute mentale e cure primarie – in particolare per il trattamento dei “disturbi comuni” quali i disturbi d’ansia e depressivi
- Assicurare percorsi basati
- Sul progetto terapeutico - riabilitativo personalizzato
- Sulla “ripresa” (recovery) non solo da punto di vista clinico, ma anche sociale
- Sul rafforzamento delle reti relazionali, affettive, sociali e lavorative all’interno dei percorsi di cura e nella comunità
- Delineare Linee guida per l’infanzia e adolescenza sui percorsi integrati (salute mentale - materno infantile – ospedale – dipendenze – servizi sociali – pediatri – giustizia minorile – educazione alla salute) per l’individuazione precoce dei disturbi e l’assistenza (presa in carico, continuità assistenziale)
- Ridurre la variabilità tra le Aziende sanitarie
- Valorizzare le Associazioni familiari ed utenti: partner e risorsa
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