ARS SEGNALA - 16/12/2013
È stato da poco pubblicato il IV rapporto “
L’assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia”, a cura del
Network Non Autosufficienza, presentato in occasione della V edizione del
Forum Non Autosufficienza, tenutosi a Bologna il 20-21 novembre scorso.
Il contesto nel quale si inserisce il rapporto è quello del progressivo
invecchiamento della popolazione italiana. Nel 2012 gli ultra64enni in
Italia erano più di 12 milioni pari al 21% della popolazione e le previsioni Istat stimano che nel 2020 supereranno i 14 milioni (22,5% della popolazione).
In
Toscana nel 2012 risiedevano circa 875 mila anziani (23,9% della popolazione), che si prevede supereranno i 950 mila nel 2020 (24,6% della popolazione). Il graduale invecchiamento della popolazione, che comporta da un lato l’aumento di malattie croniche e patologie legate a demenza e non autosufficienza, genera anche
nuovi bisogni assistenziali.
L’assistenza domiciliareL’
assistenza domiciliare integrata (Adi) per anziani nel periodo 2005-2011 è cresciuta leggermente in Toscana (+0,3%) a fronte di un +1,2% a livello nazionale. Nel 2011 nella nostra regione l’Adi copriva il 2,4% della popolazione anziana residente, contro il 4,1% in Italia. Nel rapporto si evidenzia la stabilizzazione della copertura a livello nazionale tra il 2010 e il 2011, contrariamente ai trend di crescita continua a cui abbiamo assistito negli anni precedenti.
In termini di ore annuali di assistenza la Toscana fornisce 20 ore annuali per utente (media nazionale di 20 ore): “è evidente”, si legge nel rapporto, “che si tratta di un’intensità del servizio molto bassa se confrontata con gli altri Paesi europei”.
I servizi residenzialiIl quadro dell’offerta di
assistenza residenziale in Italia conferma quanto rilevato negli anni precedenti. La dotazione di posti letto per abitanti in Italia è pari al 2,5%, in Toscana al 2%. Per quanto riguarda l’accesso ai presidi assistenziali e sociosanitari da parte di anziani non autosufficienti, negli ultimi anni il tasso degli utenti ultra64enni di queste strutture è salito in modo significativo. Nel 2010 la media italiana è stata pari all’1,8%, in Toscana all’1,4%.
Le risorse, i contributi economici ed il ricorso al sostegno privatoIl nostro welfare territoriale si basa su un mix di risorse comunali e regionali e sul sostegno dei fondi statali destinati al settore. Il
Fondo nazionale per le politiche sociali è stato fortemente ridimensionato fino al 2012, ciò ha significato per gli enti locali la scomparsa di una fonte di finanziamento che copriva il 12,1% della spesa sociale.
Il
Fondo per la non autosufficienza introdotto nel 2007 non è stato finanziato ulteriormente e nel 2012 i fondi sociali erano sostanzialmente azzerati. Con la legge di stabilità 2013 sono stati parzialmente rifinanziati i fondi in questione, “ma nonostante questi reintegri”, si sottolinea nel rapporto, “i fondi statali per il 2013 restano nettamente inferiori rispetto al finanziamento di qualche anno fa (60% in meno rispetto al 2008)”. La
Toscana dispone di un proprio fondo per la non autosufficienza, stanziato tramite legge regionale nel 2008 (L.R. 66/2008).
Il sistema italiano "ha compensato tradizionalmente le carenze dell’offerta di servizi diretti con meccanismi di trasferimento monetario”, si legge ancora. Il costo delle
indennità di accompagnamento si è accresciuto nel corso degli ultimi anni, in parte riflettendo l’effettiva evoluzione del bisogno della popolazione, ma in parte, secondo gli autori del rapporto, in virtù di altri fattori culturali ed organizzativi. Non sempre si è potuta osservare una relazione tra tassi di disabilità e tassi di fruizione di questa misura di sostegno. Secondo i dati, comunque, per la prima volta negli ultimi 8 anni si è verificata una sostanziale frenata della spesa per indennità di accompagnamento che nel 2011 si è attestata attorno ai 12,7 miliardi di euro (-0,2% rispetto al 2010), di cui circa 9,6 miliardi per anziani disabili. L’utenza complessiva dell’indennità nel 2010 ammontava a più di 1,5 milioni di anziani (12,5% della popolazione anziana), in Toscana a 97.443 (11,2%, +0,8% rispetto al 2005).
La crisi ha toccato anche il settore dell’aiuto privato, ovvero il ricorso a
badanti, aumentando il sommerso e in parte ridimensionando il fenomeno. Fino al 2009 il numero di lavoratori domestici registrati infatti era sempre salito, sfiorando quota 1 milione. Tra il 2009 e il 2011 si è registrato un calo di oltre 80 mila unità. “Sono i segnali di crisi del mercato”, spiega il rapporto, osservando che comunque il lavoro privato di cura rimane essenziale nell’assistenza agli anziani non autosufficienti nel nostro paese. Evidentemente le difficoltà economiche comportano una riduzione della “esternalizzazione” del carico di cura alle assistenti familiari e a una maggiore assunzione di tali oneri in famiglia.
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