ARS SEGNALA - 28/08/2013
E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 197 del 23 agosto scorso il decreto
Disposizioni volte a stabilire i criteri metodologici utili per la redazione del rapporto di valutazione del danno sanitario (VDS).
Qual è la finalità del rapporto di valutazione del danno sanitario (VDS)?
- informare i decisori ed il pubblico sui cambiamenti dello stato di salute connesso ai rischi derivati dall'attività degli stabilimenti in esame
- fornire ulteriori elementi di valutazione per il riesame dell'autorizzazione integrata ambientale per indirizzarla a soluzioni tecniche più efficaci nel ridurre i potenziali esiti sanitari indesiderati
- valutare l'efficacia in ambito sanitario delle prescrizioni
Cosa si intende per danno sanitario?
Lo European Center for Health Policy dell’Organizzazione mondiale della sanità definisce un
esito sanitario (
health outcome) il cambiamento dello
stato di salute attuale o futuro di un individuo o di una comunità, attribuito ad azioni o scelte pregresse.
Il
danno sanitario è parte dell'esito sanitario e in particolare riguarda il cambiamento dell'attuale o futura prevalenza/incidenza di effetti sanitari indesiderati connessi all'esercizio di un impianto, intesi come i soli effetti che possono compromettere il benessere psicofisico degli individui, di indurre patologie disabilitanti o di provocare decessi prematuri.
Cosa stabilisce il decreto?L’importanza del decreto è nello stabilire criteri per la
redazione del rapporto di valutazione del danno sanitario, sulla base di riferimenti a precise indicazioni fornite dalla
letteratura scientifica internazionale, limitando così la discrezionalità e fornendo una dettagliata sequenza delle
azioni che debbono essere intraprese.
Per approfondireLeggi il decreto 24 aprile 2013 "
Disposizioni volte a stabilire i criteri metodologici utili per la redazione del rapporto di valutazione del danno sanitario (VDS) in attuazione dell'articolo 1-bis, comma 2, del decreto-legge 3 dicembre 2012, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 dicembre 2012, n. 231"