Monitoraggio dell’attività del network ospedaliero del Servizio sanitario regionale nel 2023: quale normalità?

a cura di: S. Forni, L. Martorella, M. Falcone, G. Galletti, F. Ierardi, F. Gemmi


31/5/2024
Un anno fa, guardando all’ospedalizzazione in Toscana nel 2022, avevamo titolato il nostro rapporto “Il cammino verso la normalità” [1]. L’andamento dei ricoveri ospedalieri infatti appariva in ripresa rispetto alla brusca contrazione delle attività ospedaliere durante il periodo più intenso della pandemia. Se l’obiettivo era raggiungere i valori del 2019, il tracciato dei ricoveri sembrava puntare in quella direzione.


Oggi ci chiediamo come stia proseguendo quel percorso verso la “normalità”, se sia stata raggiunta o meno. Ci chiediamo, soprattutto, come possiamo ridefinire la stessa normalità. Infatti i cambiamenti a livello organizzativo, innescati dalla pandemia negli ospedali di tutto il mondo, richiedono di mantenere viva la prospettiva di nuovi adattamenti ad una situazione epidemiologica in continua evoluzione, sia per tendenze “naturali” che per esposizioni a rischi epidemici.

È anche per questa ragione che, per quanto la percezione attuale della rilevanza dei ricoveri legati al COVID tenda a degradarli a note a pié pagina, abbiamo ritenuto opportuno mantenere il riferimento in questo approfondimento a volumi e tipologie.

E insomma, questa normalità nel corso del 2023 l’abbiamo recuperata negli ospedali toscani? È chiaro che che per noi, almeno per ora, la normalità è rappresentata dai volumi del 2019, lo scostamento rispetto ai quali, per ogni voce di ricovero considerata, sarà indicato in percentuale. La differenza nel numero di ricoveri rispetto all’anno precedente, il 2022, sarà invece indicata, sempre in percentuale, a segnalare l’andamento nell’ultimo anno.
Indice 
- Sintesi
- I ricoveri ospedalieri in acuto
- I ricoveri per parto
Accessi in Pronto soccorso e ricoveri per patologie tempo-dipendenti
- I ricoveri dei pazienti SARS-CoV-2 positivi

- Note e riferimenti bibliografici


Sintesi
Anticipiamo ora in estrema sintesi quello che è possibile leggere nel dettaglio nei paragrafi che seguono e che è sufficiente per aiutarci a rispondere alle domande precedenti:

» I ricoveri ospedalieri nel 2023 sono in totale 506.155: tali volumi sono in superiori del 4,1% rispetto al 2022, in cui si registrano 486.138 ricoveri.
Rispetto al 2019, in cui il numero totale di ricoveri è stato 551.098, i numeri del 2023 risultano inferiori con una differenza del 8,2%.

» I ricoveri chirurgici programmati sono 192.615 nel 2023: rispetto al 2022, in cui sono stati 177.177, si registra un aumento dell'8,7%. I volumi sono tornati quasi ad eguagliare quelli del 2019 (195.371).

» Gli accessi in Pronto soccorso registrati nel 2023 sono 1.417.156: rispetto al 2022, in cui si registrano 1.335.613 accessi in PS, si evidenzia un aumento del 6,1%.
Rispetto al 2019 gli accessi in PS risultano ancora inferiori (1.537.363 vs 1.417.156). Gli accessi in PS che esitano in ricovero sono stati 229.555 nel 2023, comparabili con quelli registrati nel 2022 (229.072) e inferiori a quelli del 2019 del 15,7% (265.657).

» Nel 2023 i ricoveri di pazienti positivi ai test per il SARS-CoV-2 sono stati complessivamente 8.751, con 5.056 ricoveri effettuati proprio per COVID-19. Nel 2022 i ricoveri per COVID-19 registrati sono stati 12.719.


Non siamo tornati ai livelli pre-pandemia
Se guardiamo ai ricoveri totali erogati in Toscana ce ne mancano ancora 44.943, ovvero l’8% dei ricoveri del 2019. Analogamente nel 2023 si sono osservati 120.207 accessi in PS in meno rispetto al 2019, pari al 7,9%.

Ma stiamo andando verso quella direzione? In realtà sì.
Dal 2020 in poi la ripresa si vede nei numeri, e l’anno appena terminato mostra ancora un recupero positivo del 4% dei ricoveri e del 6% degli accessi al PS rispetto al 2022.

Verso quale normalità?
Nel 2023 alla ripresa decisa dell’attività chirurgica, in particolare quella programmata, corrisponde una sostanziale stabilità dal 2020 (anno in cui si è osservata la riduzione a causa della pandemia) nei ricoveri per DRG medici, nei ricoveri in setting riabilitativo e negli accessi in PS che esitano in ricovero. In particolare si nota un numero di ricoveri per infarto e ictus ischemico stabile attorno al valore osservato in pandemia e in riduzione rispetto al 2019.

Per chi a questo punto ritiene opportuno approfondire gli andamenti dei ricoveri più nello specifico, per patologia, seguono descrizioni, completati da un focus sulla situazione dei ricoveri COVID-19.

 vai all'indice 

I ricoveri ospedalieri in acuto
In Toscana si è registrato un volume totale di ricoveri per acuti pari a 496.704 nel 2023, in aumento rispetto ai 476.713 ricoveri del 2022.
Dall’osservazione dei dati emerge come, nel 2019, i volumi fossero maggiori (539.369) rispetto al 2020, primo anno di pandemia, in cui questi si erano contratti attestandosi a 439.486, per poi aumentare in modo contenuto negli anni successivi (469.376 nel 2021, 476.713 nel 2022), lungo un andamento in crescita che sembra confermato anche dai dati relativi al 2023.

Nella Tabella 1 sono indicati nel dettaglio i volumi relativi alle diverse tipologie di ricovero ospedaliero.

Tabella 1. Ricoveri medici, chirurgici programmati e in urgenza, setting riabilitativi in Toscana, 2019- 2023 (fonte dati: elaborazioni ARS da SDO)
tab1 finalOK approf 31mag2024
Emerge come, per tutte le tipologie di ricovero considerate, i volumi siano decisamente inferiori rispetto ai numeri registrati nel 2019, anno di riferimento per la situazione “pre pandemica”. Fanno eccezione i ricoveri chirurgici programmati per i quali si registrano numeri pressoché sovrapponibili con quelli dell’anno 2019 (195.371 vs 192.615).

Per quanto riguarda l’andamento rispetto all’anno precedente, si evidenziano aumenti marcati per i ricoveri chirurgici programmati mentre i restanti volumi sono pressoché sovrapponibili.
Per una visione dettagliata sui ricoveri per gli interventi chirurgici programmati e per la chirurgia oncologica si rimanda al nostro approfondimento L’attività chirurgica e i tempi di attesa per gli interventi programmati risentono ancora dell’effetto della pandemia? 

  vai all'indice 

I ricoveri per parto
Considerazione a sé stante è necessaria per i ricoveri per parto che vedono un trend in progressiva diminuzione negli anni 2019-2023, strettamente correlato alla riduzione della natalità registrata non solo nella nostra regione ma su tutto il territorio nazionale. Lo stesso andamento si evidenzia se si considerano i ricoveri per parto cesareo (Tabella 2). Infatti, le nascite in Toscana nel 2023 sono il 3,6% in meno di quelle del 2022, l’11,1% se paragonate al 2019, ultimo anno prima della pandemia [2].

Tabella 2. Ricoveri totali per parto e ricoveri per parto cesareo in Toscana, 2019-2023 (fonte dati: elaborazioni ARS da SDO)
tab2 approf 31mag2024

  vai all'indice 

Accessi in Pronto soccorso e ricoveri per patologie tempo-dipendenti
In Tabella 3 sono illustrati i volumi relativi agli accessi in Pronto soccorso, gli accessi in Pronto soccorso che esitano in ricovero e i ricoveri per le principali patologie tempo-dipendenti (infarto e ictus), relativi alla Toscana per gli anni 2019-2023.


Tabella 3. Accessi in Pronto soccorso (PS), accessi in Pronto soccorso che esitano in ricovero, ricoveri per patologie tempo-dipendenti in Toscana, 2019-2023 (fonte dati: elaborazioni ARS da SDO e Flusso PS)
tab3 approf 31mag2024
Gli accessi in Pronto soccorso in Toscana sono stati 1.417.156 per l’anno 2023. Si registra un aumento del 6,1% rispetto all’anno 2022. Si può inoltre evidenziare un andamento in aumento del numero di accessi in Pronto Soccorso nel periodo 2020-2023.

Per quanto riguarda gli accessi in Pronto soccorso che esitano in ricovero, nel 2023 sono stati 229.555 (il 16,2% del totale degli accessi in PS). Il numero è all’incirca sovrapponibile a quello dell’anno precedente.

Nel 2023 il numero di ricoveri per infarto del miocardio (IMA) con elevazione del tratto ST (STEMI) è stato 3.076 e quelli per infarto senza elevazione del tratto ST (NSTEMI) 3.678, con un trend in calo rispetto agli anni precedenti (Tabella 3).

Rispetto al 2022, in cui si registrano 3.177 ricoveri STEMI e 3.850 ricoveri NSTEMI, c’è stata una diminuzione del 3,2% e del 4,5% rispettivamente per le due tipologie di ricovero.
E’ da evidenziare che, durante gli anni della pandemia, l’andamento dei ricoveri per infarto ha visto sostanziali riduzioni rispetto ai numeri registrati nel 2019, sia nei ricoveri per STEMI sia per NSTEMI, a cui non è corrisposta una successiva ripresa.

Nel 2023 si sono registrati un totale di 8.762 ricoveri per ictus, 6.021 per ictus ischemico e 2.741 per ictus emorragico, con un aumento del 1,4% rispetto al 2022. Per quanto riguarda i ricoveri per ictus ischemico nel 2023 sono pressoché costanti rispetto all’anno 2022 mentre per l’ictus emorragico si registra nel 2023 un aumento del 4,9% (2.741 vs 2.612). Per quanto riguarda i volumi relativi ai ricoveri per ictus ischemico, si registrava una riduzione nell’anno 2020 rispetto all’anno precedente del 6,3%. Negli anni successivi i volumi mostrano un andamento in leggera diminuzione.

  vai all'indice 

I ricoveri dei pazienti SARS-CoV-2 positivi
Nel 2023 i ricoveri di pazienti positivi ai test per il SARS CoV-2 in Toscana sono stati complessivamente 8.751, con 3.695 di questi ricoveri dovuti a motivi diversi dalla COVID-19 (42,2%). La quota di ricoveri di positivi al SARS-CoV-2 ricoverati per motivi diversi da COVID-19 è rimasta al di sotto del 20% fino alla fine del 2021, per crescere dai primi mesi del 2022. Da allora questa quota oscilla tra il 40% e il 45%, come risulta ben evidente dall’andamento mostrato in figura (Figura 1).

Le definizioni e i criteri adottati per questa distinzione tra le due popolazioni di pazienti SARS CoV-2 positivi (distinti in base ai criteri di codifica introdotti con il decreto del Ministero della Salute del 28 ottobre 2020) sono illustrati nei nostri precedenti approfondimenti dedicati a questo tema [3,4].

Figura 1. Ricoveri per COVID-19, ricoveri di pazienti SARS-CoV-2 positivi e percentuale di ricoveri per causa diversa da COVID-19 in pazienti SARS-CoV-2 positivi. Toscana, anni 2020-2023 (semestri) (fonte dati: elaborazioni ARS da SDO)
fig1 approf 31mag2024
I pazienti ricoverati a causa di COVID-19 (esclusi quindi i SARS-CoV-2 positivi ricoverati per motivi diversi) sono stati un totale di 5.056, 2103 nel primo semestre e 2.953 nel secondo semestre del 2023. Nei pazienti ricoverati per COVID-19 si possono distinguere tre differenti traiettorie di ricovero, in base criteri già discussi nei precedenti approfondimenti [4] (Figura 2) .

Figura 2. Traiettorie dei ricoveri per COVID–19 in Toscana, 2023 (fonte dati: elaborazioni ARS da SDO)
fig2 approf 31mag2024

La composizione dei livelli di assistenza necessari si è modificata negli anni della pandemia, in particolare, i pazienti che hanno richiesto assistenza in terapia intensiva sono stati il 15% nel 2020, il 12,8% nel 2021, il 6,2% nel 2022, il 5,1% nel 2023.

Il 94,9% dei ricoverati per COVID-19 nel 2023 non ha effettuato un passaggio in rianimazione. La percentuale era stata l'85,0% nel 2020, l'87,2% nel 2021 e il 93,8% nel 2022. La Figura 3 mostra l’andamento durante il periodo considerato, esaminato per semestri.

Figura 3. Percentuale dei ricoveri per COVID–19 per traiettoria. Toscana, anni 2020-2023 (fonte dati: elaborazioni ARS da SDO)
fig3 approf 31mag2024
La tabella seguente rappresenta le principali caratteristiche dei pazienti ricoverati nelle diverse fasi dell’epidemia, in base alla traiettoria di ricovero (Tabella 4).

Tabella 4. Indicatori dei ricoveri per COVID-19, per semestri e traiettoria di ricovero. Toscana, anni 2020-2023 (fonte dati: elaborazioni ARS da SDO)
tab4 approf 31mag2024
La degenza media dei pazienti non passati dalla terapia intensiva (traiettoria A) è diminuita progressivamente dal 2020 (13,2 giorni nel primo semestre e 11,2 giorni nel secondo semestre), al 2023 in cui si attesta a 10,3 giorni nel primo semestre e 9,4 nel secondo semestre.

Per i pazienti della traiettoria B (passati dalla terapia intensiva e dimessi da reparti di area medica) la degenza media ha durata molto maggiore, e si rileva un trend in diminuzione nello stesso periodo considerato (da 30,8 giorni nel primo semestre del 2020 a 18,2 giorni nel secondo semestre del 2023).

Infine, per i pazienti della traiettoria C (dimessi direttamente dalla terapia intensiva) la durata della degenza media non mostra un andamento specifico tra il 2020 ed il primo semestre del 2022, dove varia da valori di 20,4 giorni a 19,8 giorni, prima aumentando poi diminuendo, mentre mostra un trend in diminuzione netta a partire dal 2022, passando a 16,9 giorni nel secondo semestre a 12 giorni nel secondo semestre del 2023.

L’età media dei pazienti ricoverati mostra un trend in diminuzione durante le fasi pandemiche per tutte le traiettorie fino a tutto il 2021. L’età media dei pazienti ricoverati con traiettoria A mostra un aumento nell’anno 2022 per poi tornare a diminuire progressivamente nel 2023. Per la traiettoria B e C si evidenzia invece un’età media che mostra un trend in aumento progressivo dal 2022. La traiettoria B è quella che mostra età inferiore. Nel corso del 2023 sono stati ricoverati per COVID-19 pazienti più anziani, in particolare quelli che sono passati per la terapia intensiva (traiettorie B e C).
L’età media dei pazienti ricoverati che non sono passati per la rianimazione (traiettoria A) è stata di 77 anni nel 2023.

La mortalità intraospedaliera, come atteso, varia notevolmente tra le diverse traiettorie. Per la traiettoria A si registra un trend in diminuzione dal 2020 (20,2%) alla fine del 2023 (10,2% nel secondo semestre), ma nel primo semestre del 2022 mostra un notevole aumento dei decessi, che torna a valori del 17,9%, per poi scendere al 16,8% nel secondo semestre del 2022, e continuare a scendere nel 2023 (12,8% nel primo semestre; 10,5% nel secondo). La mortalità dei pazienti della terapia intensiva che vengono trasferiti in area medica prima della dimissione (traiettoria B) è la più bassa, in tutto il periodo considerato. Non si rileva un particolare trend, ma oscilla tra valori da 3,8 a 6,8% per il 2020 e 2021, mentre risulta più alto nel primo semestre del 2022 (10,1%) per poi decrescere nel secondo semestre del 2022 (6,7%) e crescere nuovamente nel primo semestre del 2023 (11,6%) e tornare a scendere nel secondo semestre (8,5%). Infine, e anche questo è un dato atteso, la dimissione diretta da TI avviene prevalentemente per il decesso del paziente (mortalità da 63,3% a 78,7%) (traiettoria C).

Figura 4. Mortalità intraospedaliera pazienti ricoverati per COVID-19, per semestre. Toscana, anni 2020-2023 (fonte dati: elaborazioni ARS da SDO)
fig4 approf 31mag2024
Le caratteristiche dei pazienti positivi, ricoverati per motivi diversi da COVID-19, sono riassunte nella Tabella 5.

Si tratta di una casistica molto varia, all’interno della quale non si rilevano particolari trend degli indicatori di base.
La degenza media è stata più alta nel secondo semestre del 2022 e nel primo semestre del 2023, con un trend comunque in diminuzione per l’anno 2023.
L’età media oscilla è diminuita dal primo semestre del 2020 (71,6) al secondo semestre del 2021 (62,8) per poi aumentare progressivamente dal primo semestre del 2022 (66,5) al secondo semestre del 2023 (74,1).

Tabella 5. Indicatori dei ricoveri di pazienti Sars-CoV2 positivi, ricoverati per motivi diversi da COVID-19 in Toscana, 2020-2023 (fonte dati: elaborazioni ARS da SDO)
tab5 approf 31mag2024

  vai all'indice 

A cura di:
» Silvia Forni, L. Martorella, M. Falcone, G. Galletti, F. Ierardi, F. Gemmi

Note e riferimenti bibliografici
1. F. Ierardi, G. Galletti, F. Collini, S. Forni, F. Gemmi. L’ospedalizzazione in Toscana nel 2022: il cammino verso la normalità
2. F. Profili, V. Voller. L'inverno demografico alle porte: il quadro della situazione toscana nel panorama nazionale
3. M. Falcone, S. Forni, F. Gemmi. Caratteristiche dei ricoveri per COVID-19 e dei pazienti SARS-CoV-2 positivi ricoverati per altra causa in Toscana. Periodo: 2020-primo quadrimestre 2023
4. S. Forni, M. Falcone, F. Gemmi. I ricoveri dei pazienti SARS-CoV-2 positivi in Toscana tra il 2020 e agosto 2023

  vai all'indice