Diffusione della variante Delta SARS-CoV-2 in Europa: la valutazione del rischio realizzata dall’ECDC


28/6/2021
Il Centro europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie (ECDC), ha recentemente pubblicato una valutazione dei rischi associati alla diffusione della variante Delta, la mutazione del SARS-CoV-2 che in questa fase della pandemia sta destando maggiore preoccupazione.

Sulla base dei risultati disponibili, la variante SARS-CoV-2 Delta (B.1.617.2), definita Variant Of Concern (VOC) dall’Organizzazione mondiale della sanitá a partire dallo scorso maggio, mostra una trasmissibilità maggiore del 40-60% rispetto alla VOC Alpha (Β.1.1.7), e può essere associata a un maggior rischio di ricovero. Alcune evidenze indicano inoltre che, indipendentemente dal tipo di vaccino somministrato, coloro che hanno ricevuto solo la prima dose (di un ciclo di vaccinazione a due dosi), hanno una protezione minore contro l'infezione da variante Delta rispetto alle altre varianti. La vaccinazione completa fornisce invece una protezione equivalente alle altre anche contro questa variante.

Considerato il vantaggio derivante dalla sua maggiore trasmissibilità, i modelli previsionali indicano che in Europa, all’inizio di agosto, il 70% delle nuove infezioni da SARS-CoV-2 sarà da imputare a questa variante, fino a raggiungere il 90% delle infezioni entro la fine dello stesso mese.

In uno scenario di riduzione graduale del 50% delle misure di intervento non farmaceutico (NPI), l'incidenza di SARS-CoV-2 dovrebbe aumentare in tutte le fasce di età entro l’1 settembre, con un'incidenza più alta nella fascia di età inferiore a 50 anni.

Secondo i modelli previsionali inoltre, l’allentamento delle NPI nei mesi estivi potrebbe portare a un rapido e significativo aumento dei casi di malattia in tutte le fasce d'età, ed un conseguente incremento del numero di ricoveri e decessi (che potrebbero raggiungere gli stessi livelli dell'autunno del 2020).

Considerata l'elevata probabilità che la variante Delta diventi dominante in Europa, il rischio complessivo di infezione da SARS-CoV-2 associato all’aumento della circolazione di questa variante è considerato:

  • “basso”, nella popolazione generale e tra coloro che hanno potuto usufruire della vaccinazione completa
  • “molto alto” nelle sottopopolazioni non vaccinate o parzialmente vaccinate

Al fine di scongiurare un possibile significativo incremento di nuove infezioni, ricoveri e decessi, l’ECDC suggerisce di mantenere attive le misure NPI, implementando inoltre rapidamente azioni indirizzate a vaccinare in maniera completa il maggior numero possibile di persone.


A cura di:
  • Francesco Innocenti, Agenzia regionale di sanità della Toscana




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