29/8/2024
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Salute florovivaisti e loro familiari
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Coorte mortalità
È stato effettuato uno studio con l’obiettivo di valutare la mortalità generale e per singole cause in una coorte di florovivaisti pistoiesi appartenenti a ditte individuali di medie e piccole dimensioni ed operanti tra il 1957 e il 1997 nella Provincia di Pistoia. La metodologia adottata per definire le attività lavorative dei soggetti in esame è la raccolta dei dati da fonti diverse, e più specificatamente l’elenco delle persone in possesso del patentino per l’acquisto dei fitofarmaci e le ditte individuali che operano nel vivaismo. In una presentazione della Fondazione Onlus Attilia Pofferi sono illustrate le strategie ed i metodi specifici dello studio (Allegato 1), presentate anche in un documento del 2020 (Allegato 2).  

Il progetto, avviato nel 2006 e durato tre anni, ha incluso la somministrazione di questionari per raccogliere dati sugli stili di vita e la ricostruzione delle storie lavorative dei soggetti coinvolti attraverso archivi INPS e dell'Amministrazione Provinciale. I risultati dello studio sono oggetto di aggiornamenti periodici. Gli Autori, nell’ultima versione, pubblicata sulla rivista scientifica Epidemiologia & Prevenzione, evidenziano come “Dai risultati dello studio emerge un quadro di mortalità in difetto per tutte le cause e per tutti i tumori oltre a molte cause specifiche, mentre alcune cause tumorali risultano in eccesso; tra queste, i tumori del pancreas e dell’apparato genitourinario. Le analisi per quinquennio nel corso del follow-up hanno, inoltre, mostrato un aumento dei tumori del tessuto emolinfopoietico.”

Leggendo l’articolo e le relative tabelle si capisce che gli Autori hanno ritenuto opportuno sottolineare la tendenza verso l’eccesso dei rischi per le sedi tumorali per le quali ci sono già evidenze della letteratura che suggeriscono una correlazione con l'esposizione a pesticidi, anche se i dati analizzati non mostrano la significatività statistica. Infatti i limiti di confidenza dell’indicatore di rischio, che misurano l’incertezza intorno alla stima, sono compatibili anche con risultati neutri.

Non è così per il gruppo ‘tumori dell’apparato digerente e peritoneo’ che negli uomini di una delle due corti analizzate mostra un significativo eccesso rispetto all’atteso, mentre nell’altra un difetto non significativo.

Il problema derivante dai numeri relativamente piccoli e quindi dalla cospicua fluttuazione statistica porta gli Autori ad auspicare un allargamento della coorte che coinvolga ditte di maggiori dimensioni, al fine di approfondire il profilo di rischio e di rilevare informazioni utili a comporre un quadro completo sullo stato di salute dei lavoratori di questo comparto.

Valutare l’esposizione ad agenti fitosanitari in questo particolare ambito occupazionale sia dal punto di vista quanti che qualitativo e indagare con maggiore precisione gli effetti sui lavoratori è l’obiettivo del Progetto “Vivai e Salute-Lavoro”, avviato dalla UFS CeRIMP del Dipartimento della Prevenzione dell’Azienda USL Toscana Centro nel giugno 2024.