La Toscana è una delle prime regioni d’Italia per presenza straniera nel proprio territorio, con l’11.1% della popolazione residente
nella regione che proviene da un altro paese. La componente femminile è maggioritaria in tutto il territorio regionale e, complessivamente,
si evidenzia una popolazione mediamente più giovane di quella italiana residente.
Questa popolazione è caratterizzata da problemi di salute che differiscono da quelli della popolazione autoctona, derivanti in parte da fattori quali l’età o comportamenti socio-culturali che ne influiscono gli stili di vita.
Ulteriormente, il fenomeno migratorio costituisce di per sé un rilevante determinante di salute in quanto l’autoselezione che precede l’emigrazione dal proprio Paese di origine favorisce la partenza di soggetti mediamente giovani e con una buona integrità fisica ma, con il prolungarsi della permanenza nel Paese ospite, tale vantaggio anagrafico tende a ridursi.
Ciò è da imputare in parte all’assimilazione degli stili di vita malsani della popolazione autoctona, quali fumo e alimentazione, oltre a ricorrenti situazioni di precarietà cui tale popolazione è soggetta, che li espone al rischio di contrarre patologie tipiche delle fasce di popolazione più svantaggiate.
Gli indicatori presenti nel portale sono stati selezionati a partire dal Monitoraggio della salute della popolazione immigrata promosso dal 2015 dall’Istituto Nazionale salute, Migrazioni e Povertà (INMP), al quale l’Agenzia ha aderito.
Il monitoraggio, raccoglie informazioni da 11 Regioni e Province Autonome: Piemonte, Trento, Bolzano, Emilia-Romagna, Umbria, Lazio, Basilicata, Toscana, Sicilia, Puglia e Lombardia, fornendo un quadro complessivo sullo stato di salute della popolazione immigrata in Italia.
Per ulteriori approfondimenti sui dati nazionali: Sito INMP