ARS NEWS - 14/05/2014
Da anni molte regioni italiane utilizzano le ricche basi di dati amministrative per misurare la
qualità delle cure assicurata ai loro residenti affetti da
malattie croniche. Sul tema è stato appena pubblicato nella prestigiosa rivista PLOS ONE l'articolo
Can Italian healthcare administrative databases be used to compare regions with respect to compliance with standards of care for chronic diseases?In Toscana, per esempio, l’ARS ha sviluppato nel
2006 la banca dati MaCro e pubblica sul proprio
portale mARSupio i suoi risultati, che vengono utilizzati per
organizzare e comparare i servizi per i malati cronici, oltre che per valutare l'impatto di progetti di miglioramento come il
Chronic Care Model.
L'ARS ha condotto lo studio apparso su
PLOS ONE per verificare se queste misure siano affidabili. Le stime calcolate con i dati amministrativi sono state confrontate con misure simili determinate utilizzando i dati di un campione di
medici di medicina generale che collaborano con la
Società italiana di medicina generale. I dati dei medici, più ricchi e dettagliati, costituiscono una fonte di informazione indipendente. Quindi se i due modi di misurare la qualità avessero dato risultati simili, ciò avrebbe provato la loro validità.
Lo studio è stato accolto dall'
Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS) all'interno del
progetto VALORE. L'obiettivo era capire se fosse ragionevole paragonare regioni diverse usando questi dati: a priori infatti essi avrebbero potuto mostrare diversi livelli di completezza e qualità e dare quindi luogo a un confronto distorto.
I risultati ora pubblicati hanno in gran parte fugato questi timori. Infatti le misure ottenute con i due metodi (
dati amministrativi e
dati dei medici di medicina generale) sono risultate molto simili tra di loro (vedi la figura qui sotto) in tutte e cinque le regioni dove è stata effettuata la comparazione in base agli indicatori di qualità di tre diverse patologie croniche:
diabete,
cardiopatia ischemica e
scompenso cardiaco.
Questo studio fornisce perciò un'importante conferma delle potenzialità delle basi di dati amministrative del sistema sanitario nazionale. Questi dati permettono ai ricercatori di produrre una lettura affidabile della qualità dell'assistenza primaria alle malattie croniche e valutare il
successo delle politiche volte a migliorarla.
Ma l'ARS e l'AGENAS non si fermano qui: con il
progetto MATRICE continuano a varcare nuove frontiere sull'utilizzo di questi dati, per produrre in modo sempre più rapido e accurato informazioni utili a migliorare i sistemi sanitari delle regioni italiane.
Per approfondire: