ARS NEWS – 16/05/2013
In Toscana, per la seconda volta, è stata effettuata un’
indagine sullo stato di
salute della
popolazione detenuta nelle carceri della regione: l’
ARS aveva già condotto questa rilevazione, unica nel panorama italiano, nel 2009 e l’ha poi ripetuta nel
2012. La nuova rilevazione ha avuto una copertura dell’80% circa della popolazione penitenziaria: 3.329 soggetti su un totale di 4.172, che al 21 maggio 2012 sono detenuti nelle carceri toscane. Ecco i primi dati della nuova rilevazione appena conclusa dall’ARS, che
Fabio Voller, dirigente Osservatorio di epidemiologia dell’Agenzia, anticipa in questo
video.
I primi dati dell'indagine ARS 2012 nelle carceri toscaneLa
popolazione adulta detenuta nelle carceri toscane è composta per il
50% da
stranieri e per la quasi totalità (96,5%) da uomini. Nonostante si tratti di una popolazione giovane - l’
età media è di soli
38,5 anni – la maggioranza dei detenuti sono malati: il 71,1% di loro sono affetti almeno da una patologia, essenzialmente
disturbi psichici,
malattie infettive e
disturbi dell’apparato digerente. Fra le malattie infettive uno dei problemi maggiori è l’epatite C, che incredibilmente riguarda in misura maggiore i detenuti italiani. Nell’ambito dei disturbi psichici, i problemi più preoccupanti sono relativi invece alla dipendenza da sostanze e ai disturbi di adattamento. Per quanto riguarda i
minori detenuti nelle carceri toscane, 78 sono i ragazzi che durante il periodo indice hanno avuto accesso alle strutture, di cui 51 sono maschi. Solo il 29,5% di loro è di nazionalità italiana, la fascia di
età più rappresentata è quella
16-17 anni ed oltre il 30% dei ragazzi detenuti sono
malati, prevalentemente con problemi di dipendenza da sostanze (in misura molto maggiore rispetto ai loro coetanei).
I detenuti nelle carceri toscane trascorrono mediamente
in cella oltre 17 ore al giorno. Il
33,9% dei detenuti
svolge un’attività lavorativa o manuale durante la detenzione. Dalle prime analisi appare che i detenuti che hanno una
mission, cioè che svolgono un qualche tipo di attività pur in stato di coercizione, hanno una salute migliore rispetto agli altri.
Il convegno "Lo stato di salute dei detenuti italiani ed il loro rischio suicidario" del 17 giugno 2013 a FirenzeI
risultati finali della
rilevazione verranno presentati dall’ARS in occasione del
convegno "Lo stato di salute dei detenuti italiani ed il loro rischio suicidario", che si terrà a Firenze il
17 giugno presso l’auditorium di S. Apollonia. Ma il convegno offrirà una panoramica ancora più ampia sulla salute in carcere: in quell’occasione verranno infatti presentati anche i
dati nazionali sullo stato di
salute dei detenuti oltre l’esperienza di altre regioni (come l’Emilia Romagna) per promuovere la salute in carcere. Si affronterà inoltre il tema del
suicidio in carcere con i dati nazionali ed un approfondimento sulla prevenzione dei suicidi. Infine, verrà anche presentato il
progetto ministeriale che vede coinvolte 6 regioni italiane (Toscana inclusa) per elaborare un modello sperimentale di monitoraggio della salute e della prevenzione dei suicidi in carcere. Maggiori dettagli sul convegno, con tutte le indicazioni
per iscriversi, sono pubblicati nella
pagina del convegno nella nostra
sezione Eventi.
Per approfondire
vai alla pagina del
convegno ARS del 17 giugno
vai alla nostra pagina
La salute dei detenuti toscani