"La sepsi è una questione di sanità pubblica. Questa convinzione non è ancora diffusa quanto sarebbe necessario. Ma l’incremento della popolazione anziana, il numero di terapie che inducono immunosoppressione e di tecnologie di supporto vitale, di procedure invasive, così come l’aumento di infezioni da germi antibiotico-resistenti costituiscono un chiaro allarme".
Con queste parole ha inizio l'
editoriale a cura di
Andrea Vannucci, coordinatore del nostro Osservatorio per la qualità e l'equità, che riflette sul significato della Giornata mondiale della sepsi.
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Sepsi: la sfida non è ancora vintaPer approfondire