Che cos'è L'acido solfidrico (H2S) è un gas incolore, infiammabile e presenta il caratteristico odore di uova marce. Le sorgenti naturali di H2S rappresentano circa il 90% dell'acido solfidrico totale presente nell'atmosfera. È prodotto naturalmente attraverso la riduzione di solfati e solfuri da parte di batteri anaerobici e non specifici. L'anidride solforosa viene rilasciata principalmente come un gas e si trova nel petrolio, nei gas naturali, nei gas vulcanici e nelle sorgenti di acqua calda. L'acido solfidrico viene emesso dalle acque stagnanti o inquinate e dal letame con basso contenuto di ossigeno. Viene anche emesso da alcune specie di piante come prodotto del metabolismo del solfuro. L'acido solfidrico è anche il sottoprodotto di alcune attività industriali quali l'industria alimentare, la raffinazione del petrolio, la depurazione delle acque tramite fanghi, la produzione di coke, la concia dei pellami. La soglia olfattiva di H2S è compresa tra i 7 e i 10 µg/m3, con una rilevante variabilità individuale, ma a concentrazioni molto più alte la percezione dell'odore tende a svanire per esaurimento funzionale dei recettori: l'olfatto non rappresenta un efficace sistema di allerta.
Vie di esposizione Le principali vie di esposizione per l'uomo sono quella inalatoria e quella orale, meno rilevante quella per contatto epidermico. Nell'aria l'acido solfidrico si rileva normalmente in concentrazioni di 0,15-0,46 µg/m3 per le sorgenti naturali e di 1 µg/m3 nell'ambiente urbano.
La popolazione generale può essere esposta a valori più alti nel caso di residenza nelle vicinanze di un impianto per il trattamento dei rifiuti, di una raffineria o in aree geotermiche o vulcaniche.
L'esposizione all'acido solfidrico è frequente e più consistente in campo occupazionale, in particolare in alcuni settori quali la lavorazione e il deposito di gas ed oli naturali o le altre lavorazioni dove tale composto è presente.
Effetti sulla salute umana Brevi esposizioni a concentrazioni molto elevate (oltre i 500-700 ppm) di acido solfidrico possono causare perdita di conoscenza e in alcuni casi morte. Nella maggior parte dei casi la persona può riprendere conoscenza senza altre conseguenze, ma alcuni studi documentano effetti permanenti o a lungo-termine, quali mal di testa, perdita di concentrazione, perdita di memoria e perdita della funzione motoria.
L'esposizione ad alte concentrazioni di acido solfidrico determina un ampio spettro di effetti su diversi organi bersaglio. Sono documentati effetti di irritazione oculare, sull'apparato respiratorio (secchezza della gola, tosse, dispnea, edema polmonare non cardiogenico), sul sistema nervoso (nausea, mal di testa, delirio, disturbi dell'equilibrio, perdita di memoria, cambiamenti nel comportamento, paralisi olfattiva, perdita di conoscenza, tremori e convulsioni), sul sistema cardiovascolare (dolori addominali e bradicardia, aritmie cardiache, irregolarità cardiache e aumento nella pressione sanguigna), sull'apparato riproduttivo (aumento degli aborti spontanei).
I dati a disposizione non mostrano per l'H2S un rischio cancerogeno.
Allo stato attuale non esiste una sufficiente evidenza scientifica degli effetti a lungo termine delle esposizioni croniche a basse dosi.
I più recenti studi di epidemiologia molecolare mostrano come l'H2S venga prodotto in diversi tessuti dei mammiferi (produzione endogena) e risulti dotato di importanti effetti sul metabolismo cellulare, ossia su molti processi biochimici importanti per la vita delle cellule, in particolare per la salute del sistema cardiovascolare.
L'acido solfidrico nelle aree geotermiche toscane I valori medi di H2S rilevati da ARPAT nel periodo 1997-2011 sono di 15,0 µg/m3 nell'area geotermica dell'Amiata senese, 2,3 µg/m3 nell'Amiata grossetana, 7,8 µg/m3 nell'area di Larderello-Lago e di 5,8 µg/m3 nell'area di Radicondoli-Travale.
Valori di riferimento In mancanza di una normativa che indichi limiti di concentrazione in aria ambiente, si fa riferimento alle raccomandazioni dell' Organizzazione Mondiale della Sanità che prevedono i seguenti valori di riferimento:
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