Epatiti croniche in Toscana: lo studio dell’ARS al Meeting annuale della Federazione europea di gastroenterologia


immagine Epatiti croniche in ToscanaARS NEWS - 30/10/2014
All’United European Gastroenterology Week, il più grande e prestigioso appuntamento per gli operatori del settore in Europa, quest’anno ha partecipato anche l’Agenzia regionale di sanità della Toscana con un lavoro sul rischio di morbilità per epatopatie croniche HCV e HBV correlate.

L’evento, che si svolge ogni anno, è organizzato dall’United European Gastroenterology, una organizzazione professionale senza scopo di lucro che riunisce tutte le principali società europee che si occupano di malattie digestive, con lo scopo di migliorare gli standard di cura in gastroenterologia e promuovere la conoscenza delle malattie dell’apparato digerente e del fegato. Sono stati 13.000 i partecipanti che si sono ritrovati quest'anno a Vienna per il 22esimo Annual Meeting.

Nello studio che l’ARS ha presentato, è stato analizzato il Laboratory information system (LIS) dotato di identificativo universale (IDUNI) dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze. I dati si riferiscono all’anno 2012 e i ricoveri ospedalieri sono quelli avvenuti in Toscana tra il 2000 ed il 2012 nei pazienti HBV (in base alla presenza dell’antigene di superficie – HBsAg) e HCV (in presenza di HCV RNA; limite di rilevazione 15UI/mL) per “malattia epatica cronica e cirrosi”, “fibrosi e cirrosi epatica”, “sanguinamento da varici esofagee”, usando l’International classification of diseases, Ninth revision, Clinical modification (ICD-9-CM) e la Tenth revision (ICD-10).

Dal LIS sono stati estratti 2.697 casi di epatiti virali, tra cui 1.237 HBV. I casi positivi per HCV RNA sono stati 1.460. Nel gruppo HCV, 1.270 (87%) pazienti hanno avuto almeno un ricovero ospedaliero, mentre nel gruppo HBV sono stati 492 (40%). Dividendo i casi HBV e HCV positivi in 5 gruppi di età (15-30 anni, 31-45, 46-60 e oltre 61), il ricovero ospedaliero è stato rilevato prevalentemente nella fascia di età compresa fra 46 e 60 anni.

In conclusione, i risultati dello studio confermano l’elevata prevalenza di ricoveri ospedalieri per HCV e HBV nel centro Italia, soprattutto nella popolazione di età compresa fra i 46 e i 60 anni, con una più alta prevalenza di HCV rispetto ai casi HBV. Il loro impatto sul Servizio sanitario nazionale, anche in previsione delle nuove terapie per l’eradicazione del virus dell’epatite C, richiede un’attenta osservazione, non solo per la valutazione dei risultati ottenuti dai nuovi trattamenti, ma anche per favorire una maggior equità nell’accesso alla cure da parte di tutta la popolazione.


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