Tubercolosi in Europa, ECDC e OMS invitano a non abbassare la guardia
ARS SEGNALA - 20/03/2013
E’ stato appena pubblicato il quinto rapporto congiunto European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) e WHO Regional Office for Europe (WHO/Europe) sulla tubercolosi in Europa che presenta i dati aggiornati sull’epidemiologia della malattia nel nostro continente.
4% di casi di TBC in meno in Europa nel 2011
Nel 2011 si conferma in Europa il trend decrescente dei casi di tubercolosi. Sono stati 72.334 i casi segnalati nei paesi dell’Unione Europea e dell’European Economic Area (EEA), circa il 4% in meno rispetto al 2010: 14,2 ogni 100 mila persone.
Gli adulti presentano tassi di incidenza simili tra loro, mentre il tasso di notifica in età pediatrica 0-14 anni è di 4 ogni 100 mila persone, anch’esso in calo.
In generale, nonostante l’incidenza si sia ridotta negli ultimi anni, la popolazione immigrata è predisposta a un rischio maggiore di sviluppare la tubercolosi. In totale il 26% dei casi di TBC è di origine straniera, prevalentemente proveniente da paesi a bassa incidenza.
La TBC in Italia
Il tasso d’incidenza in Italia nel 2010 è pari a 7,8 casi di malattia ogni 100 mila abitanti, al di sotto dei 10 casi/100 mila abitanti, soglia che definisce un paese a bassa endemia tubercolare, ovvero a bassa incidenza di malattia. Il tasso di incidenza italiano è nettamente inferiore a quello dei paesi EU/EEA (14,9 per 100 mila abitanti) che presentano una variabilità che va dal 4,3 della Grecia al 98,1 della Romania.
Tubercolosi extrapolmonare
Un caso di tubercolosi su cinque è extrapolmonare. La manifestazione extrapolmonare, a differenza della TBC polmonare, non mostra un trend decrescente. Sebbene raramente infettiva essa contribuisce significativamente alla morbidità TBC correlata e può causare complicazioni, conseguenze permanenti e disabilità.
Le forme resistenti ai farmaci
La tubercolosi multifarmaco resistente (MDR TB) e la tubercolosi estremamente resistente (XDR TB) costituiscono un serio problema. In questi casi è indispensabile un adeguato trattamento per prevenire lo sviluppo di queste forme resistenti ai farmaci. Nel 2011 per quanto riguarda la tubercolosi multifarmaco resistente, i casi sono diminuiti ma continua a essere prevalente specialmente nei paesi baltici. Il rapporto sottolinea che per i pazienti di cui si conosce l’outcome del trattamento, solo il 74% ha avuto esito positivo. Per il 17% l’outcome invece è sconosciuto. Questo è particolarmente grave in quanto un paziente non trattato o con MDR TB può infettare 10-15 altri individui ogni anno.
Per approfondire:
scarica il rapporto Tuberculosis surveillance and monitoring report 2013
vai alla pagina Sorveglianza delle malattie infettive
E’ stato appena pubblicato il quinto rapporto congiunto European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) e WHO Regional Office for Europe (WHO/Europe) sulla tubercolosi in Europa che presenta i dati aggiornati sull’epidemiologia della malattia nel nostro continente.
4% di casi di TBC in meno in Europa nel 2011
Nel 2011 si conferma in Europa il trend decrescente dei casi di tubercolosi. Sono stati 72.334 i casi segnalati nei paesi dell’Unione Europea e dell’European Economic Area (EEA), circa il 4% in meno rispetto al 2010: 14,2 ogni 100 mila persone.
Gli adulti presentano tassi di incidenza simili tra loro, mentre il tasso di notifica in età pediatrica 0-14 anni è di 4 ogni 100 mila persone, anch’esso in calo.
In generale, nonostante l’incidenza si sia ridotta negli ultimi anni, la popolazione immigrata è predisposta a un rischio maggiore di sviluppare la tubercolosi. In totale il 26% dei casi di TBC è di origine straniera, prevalentemente proveniente da paesi a bassa incidenza.
La TBC in Italia
Il tasso d’incidenza in Italia nel 2010 è pari a 7,8 casi di malattia ogni 100 mila abitanti, al di sotto dei 10 casi/100 mila abitanti, soglia che definisce un paese a bassa endemia tubercolare, ovvero a bassa incidenza di malattia. Il tasso di incidenza italiano è nettamente inferiore a quello dei paesi EU/EEA (14,9 per 100 mila abitanti) che presentano una variabilità che va dal 4,3 della Grecia al 98,1 della Romania.
Tubercolosi extrapolmonare
Un caso di tubercolosi su cinque è extrapolmonare. La manifestazione extrapolmonare, a differenza della TBC polmonare, non mostra un trend decrescente. Sebbene raramente infettiva essa contribuisce significativamente alla morbidità TBC correlata e può causare complicazioni, conseguenze permanenti e disabilità.
Le forme resistenti ai farmaci
La tubercolosi multifarmaco resistente (MDR TB) e la tubercolosi estremamente resistente (XDR TB) costituiscono un serio problema. In questi casi è indispensabile un adeguato trattamento per prevenire lo sviluppo di queste forme resistenti ai farmaci. Nel 2011 per quanto riguarda la tubercolosi multifarmaco resistente, i casi sono diminuiti ma continua a essere prevalente specialmente nei paesi baltici. Il rapporto sottolinea che per i pazienti di cui si conosce l’outcome del trattamento, solo il 74% ha avuto esito positivo. Per il 17% l’outcome invece è sconosciuto. Questo è particolarmente grave in quanto un paziente non trattato o con MDR TB può infettare 10-15 altri individui ogni anno.
Per approfondire:
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