Nel 2015 aumentano in Italia i morti per incidente stradale, prima volta dal 2001. In lieve diminuzione in Toscana


immagine incidenti stradali
Nel 2015 il numero di incidenti stradali (IS) con lesioni a persone sulle strade italiane è stato di 174.539 (-1,4% rispetto al 2014), i feriti di 246.920 (-1,7% rispetto al 2014), mentre il numero di vittime è risultato pari a 3.428: per la prima volta, dal 2001, il numero dei morti in IS è in aumento (+1,4% rispetto al 2014). Il 2015 mostra un aumento delle vittime dei sinistri anche nella Ue28: dalle 25.896 del 2014 alle 26.311 del 2015 (+1,6%); l’aumento coinvolge anche i “feriti gravi” che, sulla base dei dati di dimissione ospedaliera, sono stati quasi 16 mila contro i 15 mila del 2014 (+6,4%).

Le categorie più coinvolte dall’aumento delle vittime da IS sono state i motociclisti (+9,8%) e i pedoni (+4,1%), mentre risultano in calo gli automobilisti deceduti (-1,5%), così come i ciclomotoristi (-6,3%) ed i ciclisti (-8,1%). L’analisi dei comportamenti errati indica che nel 40% circa dei casi si tratta di guida distratta, velocità elevata e mancato rispetto della distanza di sicurezza; le violazioni al codice della strada più sanzionate sono risultate l’eccesso di velocità, il mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza e l’uso di telefono cellulare alla guida.

All’interno del panorama nazionale la Toscana è una delle aree in cui si verifica il maggior numero di IS: nel 2015 sono stati 15.863, pari al 9,1% del totale, che rapportati alle popolazioni, rivelano un tasso pari a 423,6 per 100mila abitanti. (Italia: 287,7 per 100mila abitanti), che colloca la nostra regione al secondo posto in Italia dopo la Liguria. Per quanto riguarda invece la gravità delle conseguenze dei sinistri, la Toscana con 20.957 feriti, corrispondenti ad un tasso di 559,7 per 100mila abitanti (Italia: 407 per 100mila abitanti) si posiziona di nuovo al secondo posto dopo la Liguria e infine con 247 morti, corrispondenti ad un tasso di  6,6 per 100mila abitanti (Italia: 5,7 per 100mila abitanti) al settimo posto dopo Basilicata, Trentino Alto Adige, Emilia-Romagna, Umbria, Molise e Sardegna. Dunque rispetto all’anno precedente in Toscana gli IS sono diminuiti del 4,7%, i feriti diminuiscono del 5% mentre le vittime, in aumento nel contesto italiano, risultano invece in Toscana in diminuzione dell’1,2% passando da 250 decessi a 247 nel 2015. Nell'infografica che segue sono sintetizzati i dati principali riguardanti la nostra regione.

infografica incidenti stradali

Aumento della gravità degli IS nell’ultimo biennio: alcune riflessioni
Una quota non quantificabile, ma certamente importante, della crescita dei sinistri stradali riteniamo sia riconducibile alla “tregua” offerta dalla crisi economica che, a partire dal 2008, aveva generato in maniera spontanea una riduzione degli IS a causa della diminuzione delle immatricolazioni dei mezzi di trasporto, dell’aumento del costo dei carburanti, dell’aumento della disoccupazione e della diminuzione del potere di acquisto del denaro. Già a partire dal 2014, la crisi ha iniziato ad allentare la sua stretta e, nel 2015 ancora di più rispetto all’anno precedente, sono state osservate una ripresa della mobilità, un aumento delle prime iscrizioni di autovetture (+15%), e delle percorrenze autostradali (+3,6%, con oltre 79 miliardi di km percorsi): la conseguenza è stata quella di un maggior numero di veicoli in circolazione, che ha generato una crescita di incidenti. L’analisi dei dati di incidentalità inoltre indica che nel 2014 sono in aumento le morti per IS nella fascia delle ore pomeridiane (12-19) e serali (19-22), mentre sono in diminuzione quelle della notte. L’aumento dei sinistri infine è da imputare prevalentemente agli over 65 anni e, più in generale, agli over 45 anni.

Tutte queste informazioni fanno pensare che siano rimasti invariati i fattori di rischio noti, come la guida in stato di ebbrezza da alcol e droghe, eventi che siamo generalmente abituati ad osservare nelle ore serali e notturne, mentre le distrazioni alla guida sembrano essere i determinanti che hanno avuto il peso maggiore sull’aumento degli IS. Tra queste, l’utilizzo degli smartphone durante la guida, per il quale sono in aumento le contravvenzioni, è un comportamento che si ripercuote più di altri sulla gravità delle conseguenze poiché il conducente, in caso di incidente, difficilmente riesce a frenare. Un telefonino usato per la messaggistica (mail, sms, whatsapp, social, ecc.) ritarda infatti la frenata di 10 secondi: per fare un esempio, a 100 km/h il conducente percorre circa 28 metri al secondo, dunque quando utilizza lo smartphone percorre 280 metri senza avere gli occhi sulla strada. A 50 km/h, velocità massima percorribile in città, i metri percorsi senza guardare la strada sono la metà, ovvero 140:  tanti, anzi troppi.