ARS NEWS - 15/11/2013
Si celebra il
17 novembre la
giornata mondiale ONU dedicata al ricordo delle
vittime della strada: cioè alle persone che hanno perso la vita ma anche a quelle che, a seguito di un incidente stradale, devono fare i conti con la disabilità e naturalmente, anche alle loro famiglie.
La
World Day of Remembrance for Road Traffic Victims è stata istituita nel 2005 dall’Assemblea dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) proprio per sollecitare l’attenzione pubblica sul dramma degli incidenti stradali e per ricordare ai governi e alle società la responsabilità collettiva di questa “guerra silenziosa”.
Il tema della giornata 2013 -
Let’s have roads that are safe for all (strade più sicure per tutti) – evidenzia l’importanza dell’azione a livello globale, in aggiunta al ricordo, per raggiungere risultati concreti.
I numeri degli incidenti stradali nel mondo, in Italia e in ToscanaGli incidenti stradali hanno un peso importante in termini di vite umane: nel
mondo infatti
ogni anno muoiono oltre un milione di persone a causa di incidenti stradali, mentre sono oltre 50 milioni quelle che riportano ferite, spesso con conseguenze che conducono alla disabilità. Questo evento accidentale rappresenta la
principale causa di morte tra i giovani nella fascia di età 15-29 anni, e l’abuso di alcol si conferma come la distrazione al volante che comporta le conseguenze peggiori.
In
Italia, in base ai dati dell’Istat, nel 2012 si sono verificati 186.726 incidenti stradali, che hanno comportato 264.716 feriti e 3.653 morti. Il
numero dei morti è
calato del
5,4% rispetto al 2011, portando così la diminuzione del numero dei morti rispetto al 2001 a -48,5%. Sempre più vicino quindi per l’Italia, l’obiettivo fissato dall’Unione europea nel
Libro Bianco del 2001, che prevedeva nei paesi UE la
riduzione del 50% della mortalità su strada entro il 2010, obiettivo riproposto per il nuovo decennio.
In
Toscana invece, in base ai dati SIRSS/Istat, nel 2012 si sono verificati
16.911 incidenti con lesioni a persone:
22.780 sono stati i
feriti e
248 i morti. Una prima analisi dei dati regionali mostra una diminuzione del numero di incidenti (-9,4 % rispetto al 2011), di feriti (-8,4 %) e di morti (-6,4 %). Il trend dal 2001 al 2012 evidenzia quasi un dimezzamento del numero dei morti, ma la
Toscana rimane tra le regioni italiane con il numero più elevato di
incidenti e feriti,
anche se non gravi, e con costi sanitari che nel 2008 sfiorano i 47 milioni di euro (fonte: Automobile Club d'Italia).
Le azioni concrete in Italia e in ToscanaIl
Ministero della Salute è impegnato su vari fronti. “
La vita è sempre una anche se hai bevuto” è il titolo della
campagna effettuata nel 2012, che si rivolge proprio ai giovani e ai giovani adulti attraverso annunci stampa e banner sulle testate di informazione online. È stata inoltre progettata per gli smartphone ed i tablet l’
applicazione web “Adrenalina pura” che permette di scaricare una playlist di 20 canzoni e di calcolare indicativamente il proprio tasso alcol alcolemico, incrociando i propri dati su sesso e corporatura con le dosi di alcolici assunte per scoprire la propria idoneità o meno alla guida.
In
Toscana è stato invece istituito un
bando da 5 milioni di euro, che permetterà di cofinanziare i migliori progetti di province e comuni per il miglioramento delle condizioni della viabilità e riduzione del numero degli incidenti, ma anche iniziative per la promozione e la diffusione di una cultura della sicurezza stradale. Tra il 2010 e il 2012 la Regione Toscana, tramite altri bandi, ha finanziato 94 interventi per il miglioramento della viabilità sul territorio toscano, destinando a province e comuni circa 10 milioni di euro, che hanno attivato investimenti per oltre 29 milioni. Per il 2014 è già previsto un nuovo bando per favorire interventi sui tratti stradali ritenuti più critici.
Infine, il 2 agosto scorso è nato l’
Osservatorio regionale per la sicurezza stradale, previsto dalla
legge regionale n. 19/2011, con il compito di aiutare il Consiglio e la Giunta regionale a definire le politiche in materia di sicurezza stradale e a diffondere la cultura della sicurezza stradale.
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