Il peso socialeGli
infortuni che avvengono
tra le mura domestiche rappresentano, nella maggior parte dei paesi industrializzati, una delle principali cause di mortalità e morbidità in ogni fascia d’età. Si tratta di un problema di grande interesse per la sanità pubblica, essendo forte il loro impatto sulla salute delle persone che si occupano di
lavoro domestico (casalinghe, badanti ecc.) e più in generale delle
persone anziane: riveste infatti un ruolo importante il peso sociale che questi infortuni hanno in termini di
vite umane, di
assistenza sanitaria ospedaliera ed extra-ospedaliera e di
invalidità permanente e temporanea.
La situazione in ItaliaIn
Italia, secondo l’indagine Multiscopo ISTAT, nel
2013 si sono
infortunate a causa di incidenti domestici circa
2,55 milioni di persone, per un totale di
2,9 milioni di incidenti. Tali eventi, in base ai dati del Sistema informativo nazionale sugli incidenti di civile abitazione (SINIACA), sono la causa di oltre
un milione e mezzo di accessi al Pronto soccorso, in conseguenza dei quali
130mila persone vengono
ricoverate, mentre
7mila non sopravvivono. La tipologia di incidenti domestici che più spesso giungono a un Pronto soccorso sono le
cadute (
40%), le ferite da taglio o punta (15%) e gli urti o schiacciamenti (12%).
I dati della Toscana
In
Toscana, sempre secondo l’ISTAT, gli
infortuni domestici nel
2013 hanno colpito circa
240mila persone,
soprattutto donne: 169.563 femmine (70,6% del totale) e 70.445 maschi. La
Toscana si colloca
ai primi posti nel panorama nazionale in termini di numerosità di incidenti, insieme a Sicilia, Lombardia e Veneto.
L’analisi per età e genere rivela che i
giovani infortunati di età inferiore o uguale a 14 anni rappresentano il
30,4% dell’intera distribuzione per quanto riguarda i
maschi, mentre tra le femmine solo il 12,9% rientra in questa categoria. È quindi evidente una maggiore propensione al rischio dei bambini e dei ragazzi rispetto alle loro coetanee che tendono, invece, a fare attività e giochi meno pericolosi in quella fascia di età. A partire dalla fascia di
età 15-24 anni, le
femmine mostrano
frequenze assolute sempre più alte rispetto ai maschi. Dai dati ISTAT emerge con chiarezza che l’incidenza del rischio è direttamente correlata alla
quantità di tempo trascorsa in casa e all’
attività svolta: per questo i soggetti più colpiti sono le
donne, le
persone anziane e i
bambini.
Gli accessi ai Pronto soccorso della ToscanaSecondo i dati del flusso dei Pronto soccorso (PS) toscani, nel
2014 sono stati registrati
55mila accessi per incidente domestico e le diagnosi per le quali si ricorre maggiormente alle cure dei PS sono riconducibili a
concussioni,
ferite,
contusioni e
distorsioni.
Il numero di accessi da parte delle
femmine nel 2014 è stato pari al
53,8% del totale.
In base al “
codice colore al triage” (proxy della gravità dell’evento), si osserva un fenomeno parzialmente grave: il
55% registra un codice
verde (non critico), il
14,7% un codice
giallo (con potenziale pericolo di vita), mentre solo lo
0,5% un codice
rosso (imminente pericolo di vita).
Sulla base del campo “
esito” è anche possibile osservare che l’
84,5% degli utenti che accedono ai PS in seguito ad un incidente domestico viene
dimesso a domicilio, il
9% necessita di un
ricovero ospedaliero, il
2,1% viene
dimesso a strutture ambulatoriali, lo
0,9% viene
trasferito ad altro istituto, mentre
22 sono stati i
casi di decesso avvenuti in PS.
I decessi registrati in ToscanaNel periodo
2001-2012 sono stati registrati in Toscana
1.928 decessi a causa di incidenti domestici, per una media di
161 eventi ogni
anno. Proprio in conseguenza del fatto che gli eventi infortunistici colpiscono soprattutto il genere femminile, anche i decessi fanno rilevare numerosità maggiori nelle
donne (nel 2012 il
53,9%), così come è il gruppo degli
anziani, quello che maggiormente incorre in incidenti domestici, a subire le conseguenze più gravi degli infortuni: l’
82,7% circa dei
deceduti ha infatti un’
età maggiore o uguale a 70 anni.
Ultimo aggiornamento: ottobre 2015