Quasi la metà degli adulti residenti in Toscana hanno sofferto almeno una volta nella vita di
mal di schiena e quasi 1 su 4 ne ha sofferto negli ultimi 30 giorni.
Il mal di schiena
aumenta con l’età e sono le
donne a soffrirne di più, a tutte le età. Anche le
malattie croniche giocano un ruolo importante: obesi e diabetici ne sono colpiti con maggiore frequenza. Fra i maggiori fattori di rischio per il mal di schiena c’è infatti l’
obesità, ma anche il
fumo e lo svolgere un lavoro che richiede uno
sforzo fisico intenso, oltre al fatto di non praticare attività fisica. Il rischio di mal di schiena è invece più basso per coloro che praticano
attività fisica, percepiscono il loro stato di salute almeno come “buono” ed anche per coloro che non hanno difficoltà economiche.
Questi sono alcuni dei dati emersi dal
progetto di ricerca che è stato condotto, tra ottobre e dicembre del 2013, su tutto il territorio toscano, su un campione di 2mila persone tra i 18 ed i 74 anni d’età per raccogliere informazioni sui numeri ma anche sul percorso diagnostico-terapeutico attivato in caso di mal di schiena. Lo scopo finale: valutare se e quanto ci si discosta dalle raccomandazioni delle linee guida.
I risultati del progetto sono stati presentati in dettaglio da Paolo Francesconi, dirigente dell’Osservatorio di epidemiologia dell’
ARS Toscana, in occasione del
meeting annuale della Società italiana di neurochirurgia – sezione chirurgia spinale, che si è tenuto a Firenze dal 4 al 6 novembre.
Per approfondire
Leggi e scarica la
presentazione di Paolo Francesconi/ARS Toscana