ARS NEWS - 20/02/2013
Sono stati presentati ieri, presso la Direzione generale dei diritti di cittadinanza e coesione sociale della Regione Toscana, i primi risultati della
rilevazione 2012 sullo
stato di salute della popolazione detenuta nelle strutture toscane.
L’indagine, condotta dall’Agenzia regionale di sanità, è giunta alla sua
seconda edizione.
Oltre ad offrire una panoramica sulle
condizioni di salute dei detenuti toscani, offre un primo monitoraggio dei possibili cambiamenti avvenuti a seguito dell’attuazione del
d.p.c.m. del 1 aprile 2008, che ha trasferito l’assistenza sanitaria in carcere al sistema sanitario nazionale.
Grazie alla partecipazione dei medici che operano nelle strutture detentive, l’edizione 2012 contiene informazioni sanitarie e notizie sui trattamenti di ben
3.329 detenuti su un totale di 4.172 arruolati (79,8%).
I
primi dati offrono l’immagine di una
popolazione giovane (età media 38 anni) composta per il 50% da
stranieri che vivono, in media, 18 ore al giorno all’interno di una cella. Le principali
patologie rilevate risultano i disturbi di natura psichica (37,3%), gastrointestinale (14,4%) e le malattie infettive e parassitarie (11,1%) con un aumento, in quest’ultime, delle infezioni tubercolari e da treponema pallidum, più nota come sifilide.
Le analisi sono attualmente in corso. I risultati definitivi saranno presentati ad un evento aperto a tutti gli operatori interessati e messi a disposizione dei Responsabili di presidio di ogni struttura detentiva. Lo scopo è facilitare le scelte da attuare in ogni singola realtà per
migliorare le condizioni di salute dei detenuti.
Per approfondire: