La presenza in Toscana di una
rete di 6 Banche del latte umano donato permette anche ai neonati gravi pretermine (nati prima delle 32 settimane di età gestazionale) o di peso molto basso (<1.500 grammi) di potere essere alimentati con latte umano nei primissimi giorni di vita.
Questo il
risultato principale di uno studio osservazionale, reso possibile in Toscana dalla presenza di un
archivio online a cui partecipano gli operatori sanitari di
tutte le Terapie intensive neonatali (TIN) e Neonatologie della regione. In un
articolo pubblicato sul
Bollettino epidemiologico dell'Istituto superiore di Sanità sono riportati i
dati su 920 neonati registrati in TIN toscane online negli anni 2012-14.
L'inizio della
nutrizione per via enterale avviene, per la grande maggioranza di questi neonati, nel primo giorno di vita, grazie anche al
latte umano donato che rappresenta la
fonte di nutrimento per il 66,9% dei nati.
La letteratura concorda sul fatto che
essere alimentati precocemente con latte umano è protettivo nel confronto di infezioni gravi e gravi patologie, come l'enterite necrotizzante, e facilita il raggiungimento più precoce della nutrizione completa per via enterale, cosa che avviene anche nei neonati toscani di TIN toscane online.
D'altra parte lo studio dimostra anche come l'
utilizzo precoce del latte umano donato non precluda (anzi) l'inizio dell'allattamento materno nei giorni successivi, quando mamma e neonato hanno raggiunto una migliore stabilizzazione delle condizioni cliniche.
Al raggiungimento della nutrizione enterale completa, la
prevalenza di allattamento esclusivo è del
77,8%: latte materno (36,4%), latte umano donato (26,4%) e latte materno più umano donato (15%).
Alla dimissione, quando il latte di banca non è più disponibile, il 27,4% dei neonati è allattato esclusivamente con latte materno e il 34,9% in maniera complementare (latte materno + formula adattata), con
prevalenze simili a quelle di altre realtà italiane e migliori di quelle di Francia e Regno unito.
I neonati gravi pretermine rappresentano una piccola quota dei nati (intorno all'1,5%) gravata da un'altissima mortalità e morbilità: è importante quindi la
messa in atto di azioni di miglioramento delle cure e il loro monitoraggio.
Per approfondire: