ARS NEWS – 22/12/2014
La Conferenza unificata ha approvato il 30 ottobre 2014 l'
accordo tra Governo, Regioni e Province autonome sul documento "Piano nazionale demenze - Strategie per la promozione ed il miglioramento della qualità e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nel settore delle demenze".
Il Piano nazionale demenzeIl Piano è introdotto da un richiamo a dati epidemiologici internazionali (documenti OMS, dati dello studio europeo
ALCOVE sui disturbi del comportamento) e nazionali (in Italia prevalenza di oltre 1 mln di casi con un costo stimato fra i 9 e 16.000 € pro capite/anno) e da una breve analisi sulla strategia finora adottata, evidenziando la necessità di un’evoluzione del sistema di presa in carico diagnostico, terapeutico e assistenziale. In particolare si propone di ridefinire le strutture specialistiche per la presa in carico diagnostica e terapeutica come
Centri per disturbi cognitivi e demenze (CDCD): tali strutture ereditano di fatto i compiti inizialmente attribuiti alle Unità di valutazione Alzheimer (
UVA), 500 unità distribuite sul territorio nazionale con oltre 2.000 operatori dedicati, nate nel 2000 a seguito del
Progetto Cronos. Ma questo viene reso adesso esplicito, allineando nomenclatura e pratica clinica, il loro ruolo di presa in carico non delle sole demenze Alzheimer (che rappresentano circa un 60% della casistica), ma di tutte le tipologie di demenza o malattie associate a deficit cognitivo. Viene inoltre posto l’accento sull’importanza della
presa in carico integrata sociale e sanitaria di questa tipologia di pazienti. Il Piano invita inoltre a migliorare la capacità del Sistema sanitario e sociosanitario nell'erogare e monitorare i servizi attraverso la
razionalizzazione dell'offerta e l'uso di metodologie di lavoro basate soprattutto sull'
appropriatezza delle prestazioni erogate al fine di rendere omogenea l'assistenza, con particolare attenzione alle disuguaglianze sociali e alle condizioni di fragilità e/o vulnerabilità socio-sanitaria.
Il Piano è costituito da
4 obiettivi primari, articolati ciascuno in azioni specifiche a sostengo della propria realizzaizone. Gli obiettivi riguardano:
- interventi e misure di politica sanitaria e sociosanitaria tramite un aumento della diffusione delle conoscenze su diagnosi tempestiva, trattamento e assistenza dei pazienti con demenza; sostenere, tramite la ricerca i progressi nelle cure, il miglioramento della qualità di vita dei pazienti e dei loro carers; realizzare sistemi di rilevazione epidemiologica finalizzata alla programmazione e al miglioramento dell’assistenza
- creazione di una rete integrata per le demenze che sia interdisciplinare, con particolare attenzione all’integrazione socio-sanitaria e finalizzata alla definizione di PDTA adeguati
- razionalizzazione dell’offerta e miglioramento dell’appropriatezza con definizione di linee guida adeguatamente monitorate nella loro applicazione, e realizzazione di interventi formativi adeguati
- aumento della consapevolezza e, soprattutto, riduzione dello stigma con particolare attenzione ai caregivers
La Toscana e la produzione di dati epidemiologici L’ARS pubblica annualmente nel proprio
portale indicatori stime di prevalenza della demenza applicando alla popolazione ISTAT i dati di prevalenza emersi in
4 studi epidemiologici di popolazione condotti in Toscana tra il 1994 e il 2000. Secondo tali stime, nel 2013 la Toscana conta circa 88.400 anziani con demenza.
Disponiamo inoltre di un
sistema di identificazione dei pazienti con demenza nelle banche dati amministrative (
MaCro). L’archivio di pazienti così generato, che copre circa un terzo dei pazienti stimati, può essere utilizzato per il calcolo di
indicatori sull’appropriatezza della presa in carico dei pazienti con demenza per specifiche malattie croniche (diabete, ictus, insufficienza cardiaca) e per la valutazione di
equità di accesso delle persone con demenza a interventi di chirurgia elettiva finalizzati alla prevenzione della disabilità, quali interventi di cataratta e protesi di anca e ginocchio.
L’ARS ha inoltre collaborato, in qualità di unità operativa, al progetto
Matrice nell’ambito del quale è stato implementato un software open source di aggregazione e di integrazione dei dati dei
flussi sanitari nazionali, per produrre la
lettura dei percorsi assistenziali di pazienti con patologie croniche tra cui anche la demenza (v. scheda Demenza:
algoritmo di identificazione della patologia e indicatori per il monitoraggio)
Per saperne di più: