ARS NEWS - 04/06/2014
Il fenomeno della
dipendenza da sostanze in Toscana analizzato da diverse prospettive: consumi, conseguenze, rete dei servizi e trattamenti. Questo il tema del
seminario organizzato dall’ARS Toscana a Firenze il 22 maggio scorso di cui è ora disponibile on line, sul sito web dell’ARS, tutto il materiale:
presentazioni,
video,
foto, oltre al documento
Dal consumo integrato alla marginalità sociale: lo stato delle dipendenze patologiche in Toscana.
Per quanto riguarda l’Italia, i
consumi di sostanze sono al di sotto delle medie europee e in
Toscana – come in Italia – sono pressoché
stabili. A livello nazionale è lievemente aumentato solo l’uso di
cannabis (regioni del Centro-sud) e di
stimolanti (Centro-nord). Cresce invece il consumo degli
psicofarmaci, sostanze illegali quando assunti senza prescrizione medica. I risultati delle 3 rilevazioni dello
studio EDIT – che l’ARS ha effettuato nel 2005, 2008 e 2011 – confermano che
non ci sono variazioni rilevanti nei consumi nemmeno
fra i giovani toscani, tranne un lieve aumento nell’uso di cannabis.
Durante il seminario sono state presentate anche
due indagini qualitative (a cui l’ARS ha collaborato nel 2013), i cui risultati sono inclusi nel nuovo documento
Dal consumo integrato alla marginalità sociale: lo stato delle dipendenze patologiche in Toscana. La
prima indagine, realizzata da
Forum Droghe, offre uno spaccato sui modelli di consumo, contesti e tendenze nella popolazione giovanile, mediamente integrata socialmente, che consuma sostanze illegali in Toscana. Si confermano trend ormai consolidati: il consumo di sostanze legato al divertimento e alle uscite serali, la larga diffusione della cannabis, che risulta la sostanza più consumata, seguita dalla cocaina e dall’MDMA come sostanza associata al ballo. Alcune sostanze, come la ketamina e l’oppio, sono più “di nicchia”, mentre l’eroina adesso viene per lo più fumata anziché iniettata per via endovenosa. Sempre più diffusi fra i giovani sono anche i mix di sostanze: cannabis e alcol, cannabis e cocaina, cocaina e alcol. La
seconda indagine, realizzata dal
Coordinamento nazionale comunità di accoglienza (CNCA), ha invece analizzato i problemi di quell’utenza, sempre più numerosa anche in Toscana, che oltre ad avere problemi sanitari come tossicodipendenza, malattie infettive, disturbi psichiatrici, si trova oggi anche in una condizione di marginalità e fragilità sociale.
Infine, al convegno sono stati presentati i risultati di una
sperimentazione degli inserimenti lavorativi per gli
utenti tossico- o alcol-dipendenti dei
Sert: si tratta di un progetto finanziato dalla Regione Toscana e realizzato in una prima edizione nel 2008 e in una seconda edizione nel 2011. Il progetto ha dato ottimi risultati: il 60% degli utenti ha portato in fondo il proprio percorso di intervento lavorativo, oltre la metà non ha avuto ricadute nella tossicodipendenza e ben 30 dei 179 soggetti partecipanti alla seconda edizione del progetto hanno poi stipulato un vero e proprio contratto di lavoro (a tempo determinato o indeterminato).
Per approfondireLeggi e consulta tutto il materiale del seminario –
presentazioni dei relatori,
foto,
videonews e videointerviste, il nuovo
documento ARS n. 77 – nella pagina dedicata all’
evento